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Settima lezione
PREPOSIZIONI
- Le preposizioni in Esperanto reggono sempre il caso nominativo; ossia il
sostantivo che segue una preposizione non termina in -n.
- Li kuris al ni - egli corse a noi.
- La kato estas en la gxardeno - il gatto è in giardino.
- Qualche volta una preposizione è seguita dall'accusativo o caso
oggettivo, però questo non dipende dalla preposizione, ma invece dal verbo
esprimente direzione o moto verso un dato luogo.
- Mi iras en la cxambron - io vado nella camera.
- Mi metis la manon sur la tablon.
- La hirundo flugis trans la riveron.
- In Esperanto, a differenza delle lingue naturali, ogni preposizione ha un
significato fisso e definito, e ben distinto dalle altre. Si deve quindi
aver cura di scegliere la preposizione adatta ad ogni singolo uso,
altrimenti si altera il senso della frase. Citiamo il nostro per che
in italiano vuol dire a favore, per causa, per mezzo ecc.; in Esperanto
abbiamo:
- por - per, in favore di.
- pro - a causa.
- per - per mezzo, con.
Esempi:
Mi faras cxion por vi.
- Mi ridas pro lia naiveco.
- Mi scribas per la krajono.
- Quando per esprimere un rapporto speciale, non si trova la preposizione
adatta, si ricorre alla preposizione je, la quale non ha un
significato preciso e si applica specialmente nei casi dubbi.
- Mi gxojas je tio. - mi rallegro di questo.
- Mi venos je la nauxa horo matene. -Verrò alle nove di mattina.
- Quando poi non vi sia pericolo di ambiguità o confusione, in luogo della
preposizione si può usare l'accusativo.
- Si può dire:
- obei al la patro od obei la patron.
- Si dirà:
- pardoni al la malamiko lian kulpon
- perdonare all'avversario la sua colpa
e non:
- pardoni la malamikon lian kulpon.
- Ad ogni modo l'uso corretto delle preposizioni, come di tante altre
particelle, più che con regole si impara leggendo attentamente scritti in
Esperanto.
Le principali preposizioni sono:
- al - a, verso,
- anstataux - invece di, in luogo di,
- antaux - avanti,
- apud - presso di, accanto a,
- cxe - presso,
- cxirkaux -intorno
- da - di (misura, peso, quantità),
- de - di, da,
- dum - durante, mentre,
- ekster - fuori di, all'esterno,
- el -di, da, tra,
- en - in, dentro,
- gxis - fino a, fino a che,
- inter - fra, tra,
- je - corrisponde a varie preposizioni),
- kontraux - contro,
- krom - eccetto, oltre,
- kun - con,
- laux - a seconda,
- malgraux - malgrado,
- per - per mezzo,
- po - in ragione di,
- por -per, in favore di,
- post - dopo,
- preter - oltre,
- pri - di, intorno a,
- pro - a causa di,
- sen - senza,
- super - su, al di sopra (senza contatto),
- sur - sopra, con contatto,
- tra - attraverso,
- trans al di là.
SUFFISSI SOSTANTIVI
UL indica un individuo caratterizzato dal radicale al quale il
suffisso è unito, quindi:
- jun-a, giovane (agg.); jun-ul-o, un giovane,
- tim-o, timore; tim-ul-o, un timido,
- ricx-a, ricco; ricx-ul-o. un ricco,
- sankt-a, santo; sankt-ul-o, un santo.
AN indica l'abitante, il partigiano, il membro, il seguace di, ecc.:
- societ-o, società -societ-an-o, membro della società
- urb-o, città - urb-an-o, cittadino.
ESTR indica il capo, il principale di...:
- sip-o, nave - sip-estr-o, capitano della nave,
- urb-o, città - urb-estr-o, sindaco.
ID indica il figlio o discendente dell'essere espresso dalla radice:
- bov-o, bove - bov-id-o, vitello
- Izrael-o, Israele - Izrael-id-oj, Israeliti.
IN indica il femminile di qualunque nome proprio o comune:
- knab-o, fanciullo - knab-in-o, fanciulla,
- instruist-o, maestro - instruist-in-o, maestra.
IST indica mestiere, professione, occupazione abituale:
- bot-o, stivale - bot-ist-o, calzolaio,
- kurac-i, curare - kurac-ist-o, medico.
- Si riferiscono a persona anche i due suffissi CXJ e NJ.
CXJ indica il diminutivo vezzeggiativo maschile, corrispondente alle
desinenze italiane ino, etto, uccio, e si mette per lo più dopo le
due prime lettere di un nome:
- patr-o, padre - pa-cxj-o, babbo,
- Petr-o, Pietro - Pe-cxj-o, Pierino
NJ indica il vezzeggiativo ed il dimunutivo femminile:
- Mari-o, Maria - Ma-nj-o, Mariuccia
- patrin-o, madre - pa-nj-o, mamma.
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