Di solito si distinguono tre periodi. Durante il periodo iniziale,
che si č esteso fino al 1914, la letteratura nascente serviva come campo
sperimentale per provare le teorie linguistiche. Si traduceva molto per
arricchire la lingua e ci si rivolgeva alla poesia per perfezionare lo strumento
e provare la uguaglianza della lingua a quelle nazionali. La letteratura era
un prodotto dei pių attivi sostenitori, i quali intendevano convincere il mondo
sull'idoneitā dell'esperanto, non invece di artisti che si sforzavano di
trovare la propria espressivitā, benché alcuni manifestassero un talento notevole.
lė secondo periodo si colloca tra le due guerre mondiali. Quel tempo era teatro
della crisi di adolescenza con dispute tra conservatori e modernisti, tra i
quali risaltano le figure di Kālmān Kaloksay e di Gyula (Julio) Baghy e che
culminarono nel classicismo didattico. Dal 1945 in poi la fioritura di scuole
letterarie sui cinque continenti č attestazione che la letteratura esperantista
era entrata veramente in una fase creativa ed era considerata come normale ed
essenziale funzione nella comunitā dell'esperanto.