Introduzione

 

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I risultati qui descritti non sarebbero stati raggiunti senza un numero abbastanza grande di persone e un certo numero di organi­smi capaci di diffondere in modo continuativo il movimento esperantista. E' quasi impossibile indicare i numeri di questi partecipanti. Per comprendere come sia difficile questo calcolo, lo si con­fronti non con il censimento di cittadini accuratamente registrati ma con la valutazione approssimata di persone in nessun modo regi­strate. Come calcolare il numero degli amatori di musica o degli appassionati di sport nel mondo? Il quesito sul numero degli esperantisti assomiglia molto a queste domande. Due metodi ugual­mente incerti danno possibilità di una qualche valutazione. Il meto­do diretto consiste nel sommare gli aderenti a tutte le organizzazioni esperantiste. Con esso si individua un numero minimo (circa 120.000 nel 1987), ma è evidente che non tutti gli esperantisti aderiscono a qualche associazione di Esperanto, mentre in generale soltanto l'uno per cento degli allievi dei corsi si iscrive a un organismo. La valutazione sulla base degli associati rispecchia soltanto una parte della realtà: inoltre l'essere associati non sempre corrisponde con la capacità linguistica in Esperanto: esistono membri simpatizzanti, perfino "esperantisti senza Esperanto" con piccola o nulla cono­scenza della lingua, mentre si incontrano persone non associate con una elevata capacità linguistica. E' perciò necessario completa­re il metodo diretto con un altro metodo, che consideri i fenomeni sociali, economici, politici e altri nei quali partecipano esperantisti. Per esempio nel 1966 una proposta in favore dèll'Esperanto pre­sentata dalla Universala Esperanto-Asocio alle Nazioni Unite, ha raccolto 920.954 sottoscrizioni singole ed è stata sottoscritta anche da 3.843 organismi rappresentanti complessivamente 71.000.000 di membri. Se si suppone che un decimo dei 72.000.000 di interes­sati possono essere utenti di Esperanto, il loro numero sarebbe superiore a 7.000.000; se si suppone siano soltanto un ventesimo il numero supererebbe 3.500.000; e un quarantesimo significherebbe quasi 2.000.000. Ci si potrebbe domandare se le relative organizza­zioni si sarebbero sentite autorizzate a sottoscrivere la petizione in nome dei loro aderenti o anche solo interessati ad essa, se soltanto una così piccola proporzione di quegli aderenti (2,5%) fosse di esperantisti o di favorevoli all'Esperanto.

Questa valutazione, benché ipotetica, è più realistica del metodo diretto. Resta tuttavia una serie di domande interessanti:

quali esperantisti si devono calcolare? Comprenderemo soltanto quelli che posseggono la lingua perfettamente e non "i c6stanti principianti"? Forse è esperantista soltanto quello che regolarmen­te parla, scrive, legge, compone, pensa in Esperanto, o anche quello che lo usa di tanto in tanto con adeguata capacità? I criteri dell'essere esperantista non sono precisi e sono abbastanza elasti­ci. Secondo il criterio di misurazione scelto, la valutazione varia tra un grado ristretto ma minimo di 300.000 fino a un massimo ma eccessivo di 15.000.000 (Mario Pei, Wanted: a world language, Public Affairs Pamphlet, n. 434, New-York 1969 p. 13).

Benché la domanda sul numero sia importante per una lingua minoritaria, tuttavia essa non deve oscurare i risultati non misurabili con numeri. Per giudicare l'influenza e il progresso del movimento, non basta guardare quanti iscritti esso ha, ma bisogna sapere che cosa essi fanno. Le Opere di Mao furono pubblicate in centinaia di migliaia di esemplari quando la Lega cinese di Esperanto aveva soltanto 500 membri. Alcuni libri di apprendimento e vocabo­lari per i polacchi si esauriscono rapidamente benché la media di edizione sia di 20.000 esemplari, mentre l'Associazione polacca di Esperanto, una delle più forti, ha un numero di iscritti attualmente intorno 2.250. La maniera migliore per valutare la forza dell'intero movimento è studiare la sua dinamica che si manifesta nella strut­tura interna e nelle diverse attività.

 

Programma Multimadiale ESPERANTO realizzato nell'anno scolastico 2000/2001 dagli studenti:
            Di Fazio Andrea e Maurelli Francesco                      nuvola.bianca@tiscalinet.it - fran.mau@infinito.it 
Per domande o commenti su questo programma fare riferimento a:
                                                   ROMA ESPERANTA JUNULARO
                                                          info_rej@hotmail.com
Aggiornato nel mese di giugno 2001.