|
L'esperanto non era più
visto dal pubblico come una novità. Dopo la fondazione della Lega delle
Nazioni, la quale ufficialmente si interessò alla realizzazione dell'ideale
umanitario proprio dell'esperantismo, il movimento insistette più sulla
possibilità pratica della lingua internazionale che sul suo idealismo. Come in
precedenza apparvero molte traduzioni, ma due importanti tendenze si
precisarono caratterizzando il periodo. La resistenza
scientifica alla lingua diventa comune presso i teorici linguisti i quali
considerano l'esperanto come un oggetto di esplorazione secondo il punto di
vista scientifico. Così nacque la esperantologia con valenti lessicologi come
EmiI Grosjean-Maupin, Eugen Wuster, Gaston Waringhien e grammatici come
quest'ultimo e Kàlmàn Kaloksay i quali composero in esperanto l'opera in due
volumi Piena Gramatiko, ancora oggi un'opera ammirevole revisionata nel
1980 come Grammatica analitica completa di esperanto. Oltre gli studiosi
ora citati, Teo Jung, Tomas Pumpr; Theofil Cart parteciparono a vivaci dibattiti
sulla morfologia e la sintassi. Nel 1931 Ernest Drezen pubblicò Historio de
la mondo-lingvo, finora la più completa tra le storie sulle lingue
pianificate. Peter Evstaf Stojan compilò un'opera fondamentale di
interlinguistica, Bibliografio de internacia lingvo (1929, ristampata nel
1973). Johannes Dietterle ha raccolto le parole originali e ha compilato il
Vocabolario Originale di Zamenhof (1929) che è restato insuperato mezzo di
consultazione fino alla recentissima pubblicazione della edizione di Ludovikito
(Kanzi Ito). Enciklopedio de esperanto, iniziata da Sirjaev, ha messo in
evidenza sotto la redazione di L. Kokeny il lavoro collettivo di oltre cinquanta
collaboratori internazionali. Queste diverse opere mettono la prima imponente
pietra miliare sulla lunga via della trattazione scientifica dell'esperanto e
segnano con contributi di valore l'inizio della moderna esperantologia. Anche
nel campo letterario quel periodo dimostra maturità. In esperanto le belle
lettere non sono più un'attività amatoriale ma sono quasi una occupazione
professionale di autori, la cui opera si estende attraverso parecchie diecine di
anni e il cui alto livello si confronta con artisti di lingue etniche. La scuola
di Budapest, raggruppata intorno alla rivista Literatura Mondo, è
costituita da una diecina di autori che svolgono un ruolo importante nella
letteratura originaria. Julio Baghy
(1891-1967), attore, regista, instancabile combattente per la "interna
ideo", e un poeta sensibile ed antimilitarista in Preter la vivo -Oltre
la vita- (1923), Pilgrimo -Pellegrinaggio- (1962), La vagabondo kantas
-lì vagabondo canta- (1933), novellista satirico un poco pessimista in Dancu
marionetoj -Ballate marionette- (1927), Verdaj Donkihotoj -Verdi Don
chisciotte- (1933), La teatra korbo -L'intreccio teatrale- (1924), Kolonoj
-colori- (1926>, Migranta plumo ~enna vagante- (1929), e valente
scrittore di romanzi: sulla guerra in Viktimoj -Vittime- (1925), Sur
sanga tero -Su una terra insanguinata- (1933), e sulla utopia in Hura -Urrà!-
(1930). lì suo dramma lirico in tre atti Songe sub pomarbo -Sognando
sotto un melo- (1956) guarda al futuro del mondo tecnico attraverso il prisma
di un idillio giovanile e della fantasia. lì suo Verda koro -Cuore
verde- (1937) è un romanzo articolato su realistici episodi che invita alla
lettura con efficacia didattica progressiva. Kàlmàn Kaloksay
(1891-1976), medico, professore, capo redattore di Literatura mondo, ha
acquistato grande fama con molte traduzioni di grande valore, con trattati
linguistici (Lingvo stilo formo - 1931) e la sua collaborazione alla Piena
gramatiko (1935) e a Parnaza gvidlibro -guulda al Parnaso- (1932).
Con i suoi poemi egli, come talvolta Grabowski, introdusse molti neologismi.
Questo fatto riaccese le dispute tra i partigiani di un esperanto minimale e
quelli di un esperanto massimale, ma Kaloksay aiutò molto per la vittoria dei
massimalisti perché la maggior parte dei suoi neologismi sono ora elencati nel
lessico. Strecita kordo -La corda tesa- (1931), Rimportretoj -Ritratti
in rima- (1931), Izolo -lsolamento- (poemi composti dal 1931 al 1939 e
pubblicati nel 1977) lo mostrano quale sperimentatore in tutti gli stili ed
argomenti per dimostrare che l'esperanto si adatta ovunque ed in ogni modo.
Nell'opera Literatura mondo egli accolse talenti nascenti come Ferenc
Szilàgyi, Lajos Tàrkony, Hendrik Adamson, Hilda Dressen, Brian Price Heywood,
Nikolao Hovorka, Nikolai Kurzens, Georges Maura (Gastcn Waringhien), Amalia
Nunez Dubus, L.N.M. Newell, e altri, i quali appartengono nella maggior parte al
terzo periodo. In Gran Bretagna gli
autori si raggrupparono intorno alla rivista International Language (1923-31).
Il già citato Newell (1902-1965), poeta conciso e novelliere ironico (Baksis,
1938), con la traduzione da lui fatta di Amleto più di sessanta anni dopo
quella di Zamenhof, dimostra la stabilità e la evoluzione della lingua nel
primo mezzo secolo di vita. K.R.C. Sturmer (1903-1960> compositore di
novelle di argomenti diversi e in vari stili, si è collocato naturalmente tra i
fondatori della sociologia dell'esperantismo con Notlibro de praktika
esperantisto -Appunti di un esperantista pratico- (1934). H.A. Luyken
(1864-1940> si mostra un moralista un po' convenzionale in quattro romanzi Paulo
Debenham (1912>, Mirinda amo -Un meraviglioso amore- (1913), Stranga
Heredajo -Una strana eredità- (1922) e Pro lstar -A causa di lshtar-
(1924). Nei paesi già facenti
parte dell'Unione Sovietica risaltano autori con forte talento personale: il
rivoluzionario avventuroso E. Izgur, il saggista marxista Nikolai Nekrasov e il
poeta Eugenio Mihalski con brillanti trovate distribuite in due volumi: Prologo
(1929) e Fajro kuracas -Il tuono guarisce- (1932). Vladimir Varankin,
autore del libro di interlinguistica Teorio de esperanto, con occhio
realistico osserva gli avvenimenti degli anni di crisi in Berlino e Mosca nel
periodo anteriore alla guerra nel famoso romanzo Metropoliteno (1933).
La sola raccolta di poesie di Nikolai Hohlov, Tajdo -La marea- (1928),
rivela un poeta con raffinata musicalità lirica degna del parnaso esperantista,
vicino al non vedente Vasiliy Erosenko, ad Alessandro Liljer-Logvin e Giorgio
Deskin. Anche in altri paesi
europei sono emersi autori con caratteristiche speciali. In Germania è stato
scritto il primo romanzo poliziesco, Pro Kio? -Perché?- (1921) di
Friedrich Wilhelm Ellersiek, con lo pseudonimo di Argus, e in Olanda la serie di
romazi di Hindrik Balthuis: Idoj de Orfeo -l discendenti di Orfeo- (1923), La vila mano -La mano pelosa-(1928), Inferio -li paese dell'inferno- (1938). Stellan Engholm (1899-1960) rappresenta la Svezia con la sua trilogia di romanzi Al Torento -Al torrente-, Infanoj en Torento -Bambini nel torrente- Vivo vokas -La vita chiama- e col quarto romanzo Homoj sur la tero -Uomini sulla terra- (1932), nei quali egli racconta la vita di una famiglia contadina per la durata di tre generazioni. In Polonia Jean Forge dà inizio alla sua camera umoristica con tre romanzi pieni di sentimento e di analisi; Abismoj -Abissi- (1923), Saltego trans jarmiloj -Un balzo tra i millenni- (1924), Mister Tot acetas mII okulojn -Il Signor Tot compra mille occhi- (1931). La Catalogna ha dei trovatori con un proprio stile, Jaume Grau Casas e Artur Domenech y Mas; la Francia è rappresentata da un umorista di primo piano secondo la tradizione cabarettistica, Raymond Schwartz, che fu un poeta in Verdkata testamento -Testamento del gatto verde- (1928) e in La stranga butiko -La strana bottega- (1931), scrisse due romanzi brevi Anni kaj Montmartre (1930) e kiel akvo de l'rivero -come acqua dal fiume- (1963), che è uno dei pochi capolavori in questo genere. Egli scrisse anche volumi divertenti; Prozo ridetanta -Prosa sorndente- (1928), La goja podio -L'allegro podio- (1949), Vole.. novele -Racconti di niente- (1971), Kun sia speca spico! -Con la propria specie di spezie- (1971) che segnano tappe gioiose di una carriera lunga e spiritosa. Con tono serio e con attento approfondimento Norbert Bartelmes (1891-1987) è il principale tronco letterario nel circolo dì Lanti (Eugen Adam) fondatore del movimento dell'Associazione Mondiale degli Anazionali (S.A.T.). Egli produsse una traduzione del Faust, numerosi articoli, novelle (Ne plu ludo -Non si gioca più- 1973) e due romanzi, Juneca ardo -Ardore giovanile- (1936) e Vartejoj -Asili- (1938), i quali trattano principalmente dell'educazione, della libertà e della coscienza di classe. Insieme con Varankin e con l'inglese K.R.C. Sturmer (Kenelm Robinson) famoso per il romanzo breve Por recenzo! -Per recensione- (1930), la serie di racconti Se grenereto -Se un chicco di grano- (1932) e il piccolo dramma Homaranisma laboro -Lavoro per l'umanità- (1931), Bartelmes rappresenta la tendenza libertaria che fioriva in Europa prima della seconda guerra mondiale. |
Programma Multimadiale ESPERANTO realizzato nell'anno scolastico 2000/2001 dagli studenti:Di Fazio Andrea e Maurelli Francesco nuvola.bianca@tiscalinet.it - fran.mau@infinito.itPer domande o commenti su questo programma fare riferimento a:ROMA ESPERANTA JUNULAROinfo_rej@hotmail.comAggiornato nel mese di giugno 2001. |