Creatività Letteraria

 

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Come per l'Europa orientale e centrale, recenti eventi han­no aperto nuove opportunità per pubblicazioni specialmente in Rus­sia, dove si nota un risveglio di scritti creativi ~ di critica letteraria. Hilda Dresen, che mori nel 1981, con altri poeti degli stati baltici continuò a pubblicare nel periodo tra le due guerre. La Polonia fu più ospitale per i poeti esperantisti e in Cecoslovacchia ne emerse­ro numerosi tra i quali Tomàs Pumpr, Eli Urbanovà, Stefo Urban, Karolo Pic e Jiri Korinek. Restò isolato l'ucraino Matkonski. Poeti jugoslavi figurano in due antologie di opere originali in esperanto, Reehoj -Risonanze- (1961), con diciannove autori e una nuova rac­colta del 1991 dalla Croazia con ventidue autori. Nel 1987 dalla Bulgaria un'antologia di poesie originali in esperanto ha presentato opere scelte di sessanta autori; numerose opere sono state pubbli­cate anche in volumi individuali.

Non soltanto in Europa, ma anche in altre parti del mondo si evidenziano nuovi sviluppi. Saint-Jules Zee (Xu Shengyue) in Cina e Dan Tirinaro in Corea sono stati precorritori ditali talenti in Asia. Le poesie di Zee sono state pubblicate in giornali dell'occi­dente e insieme con altri otto in una raccolta di Literatura mondo a Budapest nel 1938. Notevoli talenti in Giappone, che erano ri­masti soffocati dal flusso nazionalista, sono riemersi nel periodo successivo alla guerra: Ossaka Kenji (EI orienta florbedo -Da un'aiola orientale- 1956), e specialmente Miyamoto Masao (lnvit'al japanesko -Invito alla stile giapponese- 1971) il quale facente parte del gruppo conosciuto come il Club Haiku (Ueyama Masao, Kuroda Masayuki, Yamada Tempu, Tanaka Sadami, e altri) apportò nuovo influsso di tecnica delicata e di sensibilità nella forma poetica in una serie di sei volumi negli anni dal 1967 al 1973. In seguito sono stati pub­blicati anche volumi dei singoli autori Ueyama e Kuroda.

Il sudafricano Edwin de Kock ha pubblicato sei raccolte delle sue poesie cominciando dal 1961 con Ombroj de la kvara dimensio -Ombre della quanta dimensione-. De Kock è soprattutto un poeta di liriche molto accurate ma è una voce solitaria nel conti­nente africano. L’Asia meridionale e quella occidentale non hanno prodotto poeti, salvo una occasionale voce israeliana, invece l'Ame­rica latina, e in particolare il Brasile, si colloca in importante posi­zione nella moderna poesia in esperanto. Forse il più espressivo dei poeti brasiliani è Geraldo Mattos che in Miniaturoj -Miniature- del 1959 risulta notevolmente influenzato dai modelli giapponesi. Forme costanti hanno conservato il particolare talento di Mattos, i cui sonetti Arcoj -Archi- del 1967 sono stati seguiti da due cicli La libro de adoro -li libro di adorazione- e La libro de Nejma -il libro di Nejma- entrambi del 1985. Applicando diligentemente l'appello di Zamenhof agli scrittori diffuso agl'inizi dell'esperanto, perché cu­rassero compiti difficili, Mattos ha prodotto anche il dramma in versi Ivan VI ne! 1953. Altri fiorenti scrittori, ora pubblicati in Bra­sile, sono Sylla Chaves, con Animo prisma -Anima prismatica- del 1959, Diderto Freto, acrobata delle rime in Monosilaboj -Monosilla­bi- (1967, 1972, 1985, 1990) e Roberto Passos Nogueira (Vojo kaj vorto -La via e la parola- 1972).

 

Programma Multimadiale ESPERANTO realizzato nell'anno scolastico 2000/2001 dagli studenti:
            Di Fazio Andrea e Maurelli Francesco                      nuvola.bianca@tiscalinet.it - fran.mau@infinito.it 
Per domande o commenti su questo programma fare riferimento a:
                                                   ROMA ESPERANTA JUNULARO
                                                          info_rej@hotmail.com
Aggiornato nel mese di giugno 2001.