Capo Rizzuto, tra ulivi e colori mediterranei la zona di Capo Rizzuto è una zona unica e affascinante,
per la particolare morfologia delle sue coste e per la sua natura mediterranea che da origine a paesaggi tra loro variegati.
Spiaggia dai colori particolari e soprattutto introvabili in altre spiagge della zona: la sabbia è infatti di un colore rosso-arancione.
Il fondale marino è bassissimo ed anche protetto dalla Riserva Marina, per l'unicità della sua fauna e per la presenza di antichi
resti archeologici del passato: anfore, ancore e resti archeologici.

Tra le tendenze del turismo, in forte espansione è quella delle cosiddette "vacanze attive". Contatto con la natura, sport, escursioni trekking a cavallo o in bicicletta, tutto fuorchè l'ozio sotto l'ombrellone. Emergono nuove mete turistiche, altre si scoprono e ci ammaliano. Come la Calabria.

C'era una volta un grande arcipelago composto da cinque isole: Dioscori, la più grande; Calipso (la leggendaria Ogigia della omerica Odissea), e più in direzione sud, Tyris, Eranussa e Meleoessa. Oggi queste isole dai nomi seducenti sono scomparse, ma certamente identificabili – stando a testi scritti e carte geografiche – nelle grandi Secche che caratterizzano la Riserva Naturale Marina "Capo Rizzuto": Capo Rizzuto, Le Castella, Sovereto, Seleno, Madonna Greca, Capo Bianco e Capo Cimiti.

L'ampio contenuto di reperti storico-archeologici delle coste di questo paradiso a sud di Crotone, è uno dei motivi che hanno portato ad istituire la Riserva Naturale Marina "Capo Rizzuto", nel 1991. Già dieci anni prima quest'area, visto e considerato il suo notevole interesse ambientale, era stata inserita tra le 21 aree protette o riserve da costituire in Italia. A definire oggi i 36 km di costa e i 13.500 ettari di superficie dell'Area Marina Protetta (A.M.P.) sono ben otto promontori, il primo dei quali è quello di Capocolonna, con il tempio dedicato alla dea Hera Lacinia. Punta Le Castella invece, rappresenta l'ultimo baluardo della riserva, con la fortezza di età bizantina posta sull'isolotto che diede i natali a Ugurk-ali, comandante della flotta imperiale di Costantinopoli.

L'intera costa alterna tratti rocciosi a distese di sabbia fine dal tipico colore rosso, dove si mantiene integra la macchia mediterranea con le sue essenze di oleastro, mirto, lentisco, corbezzolo ed euforbia. Ma sono soprattutto i fondali a garantire l'unicità dell'ambiente da un punto di vista naturalistico, grazie alla presenza, tra le altre cose, delle estese praterie di Posidonia Oceanica. Quello che bisogna sapere, per comprenderne il valore, è che le posidonie non sono semplici alghe, ma vere e proprie piante al completo, con tanto di foglie, fusti, radici, fiori e frutti. Praticamente sono in grado di arricchire l'ambiente circostante di ossigeno grazie al processo di fotosintesi clorofilliana e, di conseguenza, di favorire lo sviluppo di una fauna ricca e varia. Tra le numerose specie ittiche che abitano questo paradiso subacqueo, cernie, barracuda, tonnetti, donzelle, saraghi, mormore e salpe, piccoli organismi come attinie, molluschi, nonché la pinna (Pinna Nobilis), le più grandi conchiglie presenti nel Mediterraneo.

La realtà di questo ambiente splendido ma fragile è interamente fruibile grazie al lavoro e all'organizzazione dell'A.M.P. Capo Rizzuto, che ha come obiettivo primario la tutela ambientale. Esiste per tutti la possibilità di ammirare questo straordinario ecosistema marino con la massima comodità, senza nemmeno bagnarsi. E' il nuovo battello della OSTRO che, grazie alla sua particolare chiglia, vi permette di stare comodamente seduti sotto il livello del mare, e ammirare i fondali in una fantastica escursione, di un'ora e mezza. Naturalmente per chi vuole c'è la possibilità di compiere immersioni guidate da istruttori qualificati, o di parteciparvi come accompagnatori non sub. Inoltre, con le dovute cautele, via libera anche alla pesca-turismo.


Santuario "Madonna Greca"
Situato nel centro di Capo Rizzuto occupa una superficie di 1000 mq. Dedicato all' Icona della Madonna Greca,
patrona di Isola, la prima pietra fu posta nel 1991.

 



Icona“ Madonna Greca”
Patrona di Isola di Capo Rizzuto, è la più antica delle madonne bizantine venerate in Calabria.
Secondo la leggenda popolare, l’Icona fu trovata sulla spiaggia di
Capo Rizzuto, trasportata dalle onde del mare, da un pastore il 5 agosto di tanti anni fa.
Si narra, infatti, che provenga dalla Grecia, da qui il nome “ Madonna Greca”.
Considerata miracolosa ad essa sono dedicati due momenti di festa religiosa. La prima domenica di maggio,
con un pellegrinaggio il lunedì successivo da Isola a Capo Rizzuto e il rientro alla sera accompagnato da fiaccolate,
fuochi d’artificio. Il 5 agosto giorno del ritrovamento dell’icona dove l’immagine viene portata in processione
anche sul mare accompagnata da piccole imbarcazioni.

 


 

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