Vlad II, il condottiero tradito

"Dovete riflettere, quando un Principe è potente e coraggioso, può far regnare la pace come e quando desidera. Se, tuttavia, Egli non ha potere, qualcuno più forte di Lui conquisterà i suoi domini e comanderà a sua discrezione." Vlad Dracula.

Queste sono le parole di un grande guerriero, di un grande cavaliere che marciò sotto egida della Santa Croce di Cristo contro i Bestemmiatori della fede.

Fu chiamato dal suo Re, sulle sponde meridionali del Danubio, a difendere la sua terra e la religione in cui credeva.

"Non era di statura altissima, ma piuttosto forte e robusto, con un aspetto crudele e terribile, un lungo naso diritto, narici larghe e un viso affilato e rossastro, in cui i grandi occhi chiari erano incorniciati da sopracciglia nere e folte, che rendevano minaccioso lo sguardo. Il viso era rasato con cura tranne che per un paio di baffi lunghi e neri. Le grosse tempie facevano sembrare la sua testa ancora più grossa sul collo taurino e pesanti ricci neri ricadevano sulle spalle forti."

(Niccolò Modrussiense, "Historia de bellis Gothorum", 1475)

Fu un uomo che venne tradito dal suo stesso fratello, dal Re che serviva e che seppe vendicarsi.

La storia ricorda di lui solo la vendetta, una vendetta spietata ed un "patto" scellerato che si diceva stretto con il maligno, si disse che mangiò fra i cadaveri dei suoi nemici che ne bevve il sangue.

Vennero a lui attribuiti i delitti più efferati e sanguinosi.

"Invitò a palazzo tutti i poveri del suo regno e dopo averli soccorsi appiccò il fuoco al palazzo dove li aveva riuniti. Morirono così più di duecento persone. ... Fece arrostire alcuni bambini e obbligò le loro madri a mangiarli. Poi tagliò alle sventurate i seni e dopo aver costretto i loro mariti a cibarsene li impalò."

(Manoscritto n. 806, Monastero di San Gallo, XV secolo)

"Una volta, Dracula stava banchettando contornato dalle vittime che fece impalare dopo un lungo assedio. In quella foresta di cadaveri, Dracula si divertiva e mangiava a quattro palmenti. Un nobile inviato alla sua mensa fece un gesto di disgusto e il principe gli chiese: "Perché fai così?". Il boiaro rispose: "Perché, mio Signore, non riesco a sopportare questo odore di cadaveri". Dracula ordinò che il nobiluomo fosse impalato sul palo più alto e gli disse: "Allora starai là in alto, dove la puzza non potrà raggiungere le tue narici!"."

(Manoscritto II/I088, Monastero Kirillov-Belozerskij, Leningrado, 1490)

La notte in cui salì al trono i suoi vassali tremarono e la leggenda narra di una grande scia luminosa apparsa nel cielo, attribuita dagli astronomi del tempo, all'avvento di un Grande Principe la cui ira si sarebbe placata solo nel sangue.

Sono molti e ancor più famosi i racconti su questa figura oscura del passato, ma nonostante il loro numero non ne daranno mai la "verità".

 

Il valente e prode cavaliere fu quindi consegnato non già alla storia, ma alla leggenda... la leggenda dei vampiri.