HAMLETKOWSKIJ

 

 

 

 

di Pasquale Stanziale

 

 

 

 

 

 

L’attore e il testo. Bianco e nero.

Luci  modellanti. La violenza della poesia.

Le confessioni. Scivolamenti melodrammatici.

Lame di coscienza.  Urli e insulti.

Frammenti di mito. Hamlet - Majakowskij

Eleonora , Pasolini. Lo scenario del recitato.

Prologo alessandrino. Intermezzi trash-music.

Nella camera di un motel di Durango.

La politica  (non dimenticare Foucault).

 L'infanzia, chi siamo. Rumori, silenzio.

Forse il sonno dopo la violenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

1

 

.. ecco diecimila televisori e diecimila  computer

si accendono improvvisamente

alle quattro del mattino

 

e sia, parliamone

 

così  comincia la storia

non perché l'odio sia spento

ma perché ora nascono le parole della scena

 

in un motel di Durango infine

dove ti chiedi

chi è la donna

che sta con te all'alba,

di chi la carne su cui sei passato

 

il fatto è che non puoi vivere la tua vita

senza che tentacoli

di inquinanti piovre

s'attacchino ai tuoi fianchi

trascinandoti

verso mortali pomeriggi

facendo finta di fare, di fare..

 

più tardi, forse, al sole

puoi liberarti dei tentacoli

e buttare tutto

sui furgoni della spazzatura

che si inseguono

sul ponte di Brooklyn

 

più tardi, forse,

Amleto gioca con un elicottero

 

e intanto posso assicurarti, maledetta,

che tutto sta andando per il meglio

perché li vedo

di notte dormono

e di giorno lavorano

senza ambizioni

piacciono alle mogli

e fanno discorsi

stupidi né intelligenti

e solo io e tu, forse,

vedimmo ‘e marinai americani

che volano, volano,

mmiez’’e cornicioni

‘e via Partenope

e vanno a sbattere

ncoppa ‘e vvetrine ‘e via Roma

 

e intanto passano le notti sull'onda dei giorni

confondendo le date verso...

 

è forse tempo che le talpe sottomarine prendano il largo?

 

vedo che la luna ormai cammina

sul pomodoro delle vecchie rivoluzioni

in silenzio marcisce

sui consigli comunali del Sud

sulle contee di Walt Disney

e si spegne

-ovvero si astuta

sulle unghie spezzate

di una puttana messicana

che assomiglia alla madre

 

esti femmene nere

c’’a faccia secca d'alberi

e cu ‘e mani mmane

a cui bisognerebbe rotare nel petto

un coltello da macellaio

 

e … silenzio dalla mamma malata

passano frusci i di gente

e bisogna andare via, via, fuori

a cantare sulla strada

a vedere come muoiono i bambini

e per fortuna la notte è venuta

bella, insinuante, calda

e la folla per le strade di Las Vegas

si stringe all'umido del cielo

e tu, dormi

ma non puoi sognare

che gialli confetti

e spingole dint’’e braccia

 

e io servirei, dunque,

a dare la vita a grandi seduttori

tra un'orgia e l'altra

tra una crociera e l'altra

servendo bourbon annacquato

nella notte del Bronx

o meglio qui, stasera

a scoprire che il cuore di una ragazza

bolle nel suo sonno alcolico

e io resto un frammento pietrificato

di una vecchia estate

e ncoppa a na bustina ‘e minerva

nu nummero ‘e telefono

è ormai senza valore

 

 

 

 

2

 

e allora? e allora?

a voi tutte che siete piaciute e piacete

che al mattino con sicuri gesti

disegnate la vostra durezza femminosa

e uscite da un monitor

travestite da sogni

con la vostra anima da passerella

un'anima di Dior

su cui Majakowskij

avrebbe volentieri fatto pipì

a voi, per voi

agito la mia testa come una coppa di champagne

alzo gli occhi inflazionati d'amore e di flash

 

a parte il fatto che spesso, troppo spesso,

mi chiedo se non sia meglio trovare il non essere

in un fiore di piombo

ma avvenga in modo casualmente teatrale

un kalashnikov d'argento

 

no, non credo di essere un conservatore

destinato ad esserlo...

sono solo un solista dell'addio

in ogni caso, nel concerto presente

concerto di memorie e di monnezze letterarie

ecco, chissà perché

mi viene in mente D'Annunzio-Rambo

che raduna nel circo

del suo cervello liberty

schiere di donne

di Francesche Bertini

di Kim Basinger

contesse

baiadere

commesse di piccoli e grandi magazzini

amazzoni col mitra

mani sulla fronte

trash... all'anima e chi ...

 

da un occhio all'altro, ecco,

allargo il mio sorriso teatrale

 

certo qui dal palco

le cose hanno una prospettiva diversa

e deludervi adesso sarebbe atroce

e allora?

 

travesti la notte di antiche nozze

e di corpo in corpo effondi la gioia

gioia a Las Vegas

dopo una notte di tutto

bottiglie e bottiglie

su per le scale e nel letto

che nessuno di noi scordi quella notte!

che nessuno di noi scordi quella notte!

giacché tutti abbiamo giocato

a Las Vegas, tutti,

anche tu uomo

di via Salita a Poggioreale

che fai il bidello a Caserta

col giaccone di pelle grigia

e vinn’’e rilorgi, ll'accendini,

marrocchino-napolitano,

uomo massa che pure vai a messa

 

e non lo sai, tu, voi, tutti,

che stasera suonate il pianoforte stasera

della mia colonna vertebrale

un poco artrosica

ma pur sempre colonna d'artista sperimentale

con contributi

pubblici e privati

 

e dove andrò, dunque, a nascondere

il mio inferno, dove (come si suoi dire)

se non nella folla

dove tutti sono nessuno

e dove ti nascondi tu, maledetta,

vampiro inconcepito..

e questo pensiero striscia via

dalla bocca

con grumi di sangue

 

io sono qui con voi

perché non so

con chi andare alla festa

con chi camminare per le strade

che sono troppo strette

per la mia gioia

è tardi...

e la festa

è ormai lontana,

sentite le voci, le risate,

parole d'amore e d'affari

al ventitreesimo piano

a Manhattan

 

per tutto c'è' una tecnica tecnica d'approccio

tecnica di dialogo

tecnica d'amore

tecnica di avanzamento sociale

tecnica di nettezza urbana...

 

sul ponte di Brooklyn

al mattino presto

nel sole

una fila di spazzatrici

trascina i residui civili verso il mare

costruendo nuove penisole

e Dio è soddisfatto

 

e invece ogni notte

fino al 1'alba

l'orrore che il sangue esca

dai rubinetti

sconvolge migliaia di uomini

di donne tremanti

e grida, grida

telefoni che squillano

ambulanze

trasfusioni

telefilm

concerti

sassofoni,

quando sorge la luce.

 

non ho bisogno di te

nessuna cioccolattosa comprensione

tra poco creperò,

serrerò la bocca e sarò puntuale, Dio

non tarderò di un minuto

 

nato di novembre

ho il destino segnato

dalla luna del falco

 

novembre, il freddo mese dei segreti

come disse il vecchio indiano hopi

come disse la vecchia di via Montecalvario

 

voi direte di avere nostalgia ‘e cose ca nunn'avite mai viste

 

e mille diamanti

scolpiti dal vento

mille giorni di paura alcolica

di sogni sudati

e di viaggi

attraverso la vita che è la lunga strada per Denver

 

le parole d'amore non sono vane

e voi  qui stasera

rilascerete una dichiarazione di affetto sconfinato

altrimenti vi bacerò sulla bocca, tutti,

fino all'alba,

finché non resterai che tu sola

e io ti inseguirò di città in città

anche se andrai di là dal mare

ti bacerò attraverso la nebbia di Londra

con le labbra di fuoco delle insegne di Broodway

 

il fatto è che

non vi sono leoni

che escano dalle vostre teste

e io sono costretto

a restare qui con te

maledetta

odore di sudore e di Chanel

fruscìo di nylon

bocca bruciata

 

affonderò nella tua vita

mi muoverò dentro i tuoi progetti finanziari

leccherò la tua anima azionaria

carne rosa e nera

di peli umidi

umida bocca e mani umide

scendendo e salendo

tra i tuoi notturni trasalimenti

frugando tra i seni con la lingua secca di parole

e vai, dentro, sempre più dentro la noia

e paesaggi, parole, musiche, strade

fino a che non gridi

gridi un finto desiderio di morte e

finalmente

finalmente

accendi il televisore inconscio

e parli del futuro...

 

ma che me ne fotte che me ne fotte

 

avete avuta la vostra catarsi a prezzo di svendita

e intanto guardatemi

io getto su di voi

la mia gelosia, l'invidia

il sesso pronto

 

ed ecco l'occhio morente del toro

adesso, adesso,

come uno schermo da trenta pollici

dove faccio la pubblicità

alla regione Campania

 

forse io sono forte

forse hanno bisogna di me e mi ordineranno:

muori sullo spot!

 

 

 

3

 

 

continuando, continuando,

facendo finta di svegliarsi

facendo finta di recitare

di svegliarsi in qualunque modo

in un motel di Durango...

 

o meglio di buon mattino

Amleto si sveglia

vicina a una puttana bionda

con la bocca che sa di bourbon

e si accende una sigaretta francese

e si accorge che dalla finestra

si vedono i grattacieli

della trentesima strada

e... non avresti mai detto che laggiù

verso l’East River cresce l'erba

e la finestra

è quella di una clinica psichiatrica

del New Jersey-Frattamaggiore

 

-signò pigliateve ‘o ccafè

 

mi sveglio sempre con la sensazione

di trovarmi su una nave.

con tre marinai negri che lavano il ponte

a ritmo di tip-tap

 

e... pronto, mamma, mi senti..

il cielo sopra Hong Kong è grigio

pensavo di venirti a trovare...

ti fa piacere se vengo? si, parto subito ...

vivo solo certo che ti voglio bene.. ah

 

è solo per un anniversario

che ho messo su questo spettacolo

questo carnevale privato

fatto di reciproche ipocrisie

mentre il tempo cade verso la luce

 

e niente conta

se non il desiderio

di nasconderai in un corpo di donna

 

Amleto guarda dalla finestra...

 

ci sarà l'amore?

e sarà grande o piccolo?

 

tra letto e palcoscenico la prospettiva è stimolante

malgrado non canti Steve Wonder

e non ci siano affreschi apache alle pareti del teatro

 

il fatto è che

 

mamma!

 

tuo figlio è magnificamente malato e può capitare...

 

Viciè nunn’a capisco cchiù sta città

 

in un fruscìo di gomme attraverso Napoli

orribilmente sola

orribilmente deserta

come il sogno di stanotte

tra letto e palcoscenico

mentre la carne marcisce

nei supermercati

e un fiume di plastica rosa

investe i disoccupati che ingrassano

vicino alle vetrine cinematografiche

 

 

come potrei spiegarti questa situazione terrena,

terra-terra,

 

a te basta una assicurazione sulla vita

 

tu sai cos'è una Luger Blackhawk?

 

sognavamo i treni della Southern Pacific

e i passaporti blu

e una bugia di tanto in tanta

non fa male

e se c'è sangue sulla cravatta

forse è rossetto

 

potete dire che sono un freddo assassino

con gli occhi bruciati

dalla polvere da sparo

 

eppure

eppure

io vi rimbocco

le vostre coperte mentali

 

e forse tu mi ameresti di più

se non dovessi uccidere

questi signori

per vivere

 

e... ci siamo tutti nel viaggio

io, voi testimoni e...

cosa succede nella vostra pancia

nella vostra testa

nel vostro sesso

giacché vi siete avventurati

in una saletta

teatral cinematografica

che è luogo

sempre più pericoloso...

 

e recitando si scende giù in fondo

in fondo

e si fa scena

sound

rebound

soul

make up

mariage

mixage

e talvolta recitando si sale si sale sempre più su

tenetevi forte... musica!

 

 

 

 

 

 

4

 

per una donna sempre si paga

non fa niente se non ti vestirò

con un elegante vestito giapponese

ma solo col  fumo della mia sigaretta

 

si, scorderò questa notte, l'evento

chiuso nella camera di un motel di Durango

con un foglio di carta, la TV accesa

la pistola sul tavolo

con voci orribili di cartoni animati

mentre geme il vento

dal mare, dal deserto

 

bisognava conoscere Marguerite Duras

in Indocina, a vent'anni

 

ho paura che questi pensieri

possano avverarsi sul serio

e dovremo tagliarci la testa

con una sega elettrica

 

purtroppo io vengo

da una provincia del Sud

dove per sopravvivere

bisogna tendere

lo spirito filosofico

dell'anima e chi t'è muorto

sopra un precipizio

come su una fune

e fare l'equilibrista, il giocoliere

 

e succede poi che l'amore

consuma la fune

e l'eco degli applausi

rimbalza nei vicoli dei paesi

dove i ragazzini bestemmiano

prendendo a calci

i bidoni della spazzatura

da cui esce l'onorevole

con la pancetta e la farfalla

 

c'è una diversa prospettiva da questo posto

 

ma vafammoccaammammeta

 

questa sera ho spremuta,

come si dice,

la mia disperazione

fino all'ultima goccia …di sudore

ma lasciamo perdere

 

mi avete offerto le labbra

o testimoni

con molta indifferenza

e io le ho sfiorate ghignando

mi è sembrato di baciare

in penitenza un monastero

un bicchiere di birra gelata

con dentro una sirena

che apre continuamente la bocca

in modo osceno

 

e va bene, okay

ci siamo tutti guadagnati

il silenzio

eppure tutti hanno saccheggiato

il mio cuore

cercando i regali di Natale

il caldo delle parole

gli sguardi rassicuranti

i ristoranti cinesi

l'autoroute du Nord

i paesaggi marini

il  mare

che straccia il delirio

che inchioda i passi sul palco

l'immagine sullo schermo

la carta con le parole

 

ma chi se ne fotte

chi se ne fotte!

 

lo so che mi sparerete addosso

senza rancore

un ornamento della festa

e io non potrò spiegarti

maledetta

perché i furgoni della spazzatura

si stanno allontanando per sempre

nel sole

sul ponte di Brooklyn

 

e intanto ti strappi

la parrucca bionda

e la getti sul pavimento

ti scolli le ciglia finte

la pelle umida di sudore

un asciugamano azzurro intorno al collo

lo slip nero

e vieni avanti

vieni avanti con la pistola

e gli spettatori cominciano a ballare

 

mia madre mi diceva

sarebbe il paradiso se tu tornassi a casa

mio figlio mi diceva

sarebbe il paradiso se tu tornassi a casa

 

e questa e l'ultima scena

 

e questa e' l'ultima scena

 

ci si arriva sempre

un prestigiatore spinge l'attore

due passi più in là e spara

e l'arcobaleno si innesca

sui vicoli del paese

 

una risata

 

Amleto guarda la puttana messicana

e avverte un urto nel petto

 

e solo ora mi rendo conto

che mi hanno sparato addosso

con un certo sollievo

 

comprerò le bretelle rosse

e andrò a Rimini e a Berlino

sui palchi la sera con te

 

ci faremo due risate

mentre sparano dalla veranda

e la voce di Tom Waits

risuona nei sobborghi

di New Orleans-Sanità

 

ma dove, dove andrò

a nascondere il mio inferno

mentre di cento soli

arde il tramonto, come si suol dire

 

 

e luce, troppa luce

sempre mi piace

qualsiasi luce e'

meglio del buio

del buio

del buio

fine

maledetta

fine

 

 

1992-2003