Questo comunicato è stato consegnato a tutte le autorità che hanno presenziato alla ricorrenza della patrona dei pompieri, S. Barbara, presso la sede centrale dei VV.F. di Trieste, dove la RdB ha manifestato davanti al cancello in modo civile il 04 dicembre 2000.

R.d.B. protezione civile

Rappresentanze Sindacali di Base

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Illustrissimo Ospite

Come consuetudine nella ricorrenza della festa di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco, i Dirigenti si sprecano in fiumi di parole nell’elogiare le virtù dei lavoratori operativi.

A 60 anni dall’istituzione del nostro Corpo, anche i lavoratori della nostra Regione, come in gran parte d’Italia, esprimeranno il loro dissenso con un presidio ai cancelli del Comando di Trieste.

Tale decisione scaturisce dalla poca sensibilità, continuamente dimostrata dall’Amministrazione centrale, dalla poca organizzazione dei Dirigenti locali e dalla convinzione che l’Italia debba avere una struttura dei Vigili del fuoco efficiente, unica e professionalmente preparata. I lavoratori dei vigili del fuoco sono costretti ad operare in condizioni particolarmente disagiate, mentre, da parte del Governo, non c’è una benché minima attenzione e volontà nella risoluzione delle problematiche legate al riconoscimento di lavoro particolarmente usurante, agli infortuni, alle morti sul lavoro e a quelle causate da patologie non riconosciute come professionali.

Il D.L. 300/99 relega i VV.F. a manovali della Protezione Civile e impedisce, di fatto, un coordinamento fra le varie strutture di protezione civile, come ampiamente dimostrato nelle ultime calamità che si sono abbattute sul Paese o recentemente nel disastro di Soverato (Catanzaro 13 morti)

Nella quasi totalità delle riprese televisive, mandate in onda dai servizi giornalistici a seguito d’eventi incidentali, vi è sempre la presenza del personale VV.F. dando così l’impressione che il nostro Corpo sia presente in modo massiccio e capillare su tutto il territorio. In realtà spesso e volentieri, per far fronte a tutte le richieste di soccorso, le squadre sono suddivise e frammentate contravvenendo così alle normative sulle condizioni di sicurezza nei confronti degli operatori con un aumento degli infortuni e decessi

Il maltempo che si è riversato sulla nostra Regione un paio di settimane fa ha evidenziato una gestione superficiale da parte dei dirigenti locali in quanto, mentre parte del personale veniva impiegato per oltre 26 ore nel soccorso alla popolazione, altri venivano deliberatamente non utilizzati

I lavoratori, che con azioni di protesta tese a far emergere la situazione ormai insostenibile riguardante la cronica carenza d’organico vengono sistematicamente colpiti dalla nostra Amministrazione con provvedimenti disciplinari pretestuosi, come accaduto ad alcuni nostri colleghi del Comando di Trieste inviati a sopperire alla mancanza di personale nei comandi di Udine e Gorizia per l’apertura dei distaccamenti di Grado e Lignano.

Al fine di esprimere in modo vivido il disagio e la frustrazione che pervade ormai in modo sempre più consistente il personale dei VF, alcuni colleghi non ritireranno l’attestato di riconoscimento che l’amministrazione concede a tutto il personale che ha raggiunto i 15 anni di servizio.

In occasione di S. Barbara il Presidente della Repubblica, parteciperà alla ricorrenza presso le scuole antincendi di Capanelle a Roma, riceverà una lettera che gli espone i disagi dei Vigili del fuoco, con la richiesta di aiutarci a fornire un servizio migliore alla cittadinanza, richiesta che i Vigili del fuoco di Trieste fanno pure a Lei.

Non vogliamo, che per coprire le incapacità di gestione della nostra Amministrazione e le scelte politiche errate, fatte in relazione al soccorso alla popolazione, si perda il senso della legalità e della giustizia e di conseguenza il senso del rispetto per i cittadini e per gli operatori Vigilfuoco.

Trieste 04/12/2000

Per il cons. naz. RdB VV.F.
Massimiliano Gregori