R.d.B. protezione civile f

Rappresentanze Sindacali di Base

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Alle ore 15.00 del 6 giugno, dopo 5 ore, si è conclusa l’ennesima riunione tra Dirigenti dei Vigili del fuoco del Friuli Venezia-Giulia (Ispettore regionale, Comandante di Udine Gorizia e Trieste) e organizzazioni sindacali CGIL CISL RdB e UGL. All’ordine del giorno l’apertura dei distaccamenti stagionali di Grado e Lignano. Come da riunione del 3 luglio dove vi hanno partecipato gli stessi componenti, e emerso da subito che l’attesa di ulteriori tre giorni per vedere se l’Amministrazione centrale (Ministero dell’Interno) avesse provveduto in parte a venire incontro alle richieste più volte formulate da tutti i rappresentanti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco di questa Regione fosse servita. Facciamo un passo indietro, nel 1999 dopo ben 23 anni di chiusura viene riaperto il distaccamento dei Vigili del fuoco di Grado dopo che era stato chiuso per motivi igienici, lo stesso viene riaperto con il sacrificio e contributo dei Vigili del fuoco di Trieste, che con alcune unità e pendolarismo quotidiano affiancano i colleghi di Gorizia, che a sua volta vedono diminuire il personale nelle altre sedi di servizio, nel frattempo inizia una battaglia con Roma sia per chiedere del personale sufficiente per la riapertura sia per aprire il distaccamento in forma permanente. Come tutta risposta, verso la fine del 1999, un nuovo documento dal Ministero cancella il distaccamento di Grado in forma permanente e viene autorizzato solo in forma stagionale. La rappresentanza di base dei Vigili del fuoco nell’agosto del 99 raccoglie le firme da parte dei cittadini e le consegna a Roma (Sottosegretario Prof. Franco Barberi Ministero dell’Interno) chiede al Presidente della Regione un interessamento politico, da cui non vi è arrivato alcun segnale, invia documenti comprovanti la necessità di riaprire la sede di Grado a tutti i responsabili nazionali dei Vigili del fuoco. Nel marzo del 2000 con un primo articolo stampa, e con l’ennesimo invio a chi di competenza, invita a provvedere per una futura riapertura della sede facendo presente che le necessità dovute alla carenza di personale sono aumentate dall’anno scorso. Giugno 2000, sebbene nell’ultimo periodo sia stato fatto un notevole sforzo da parte del Comandante dei vigili del fuoco di Gorizia che si è espressamente recato a Roma per chiedere personale, da parte dell'Ispettore regionale che in più volte ha richiesto a Roma d’intervenire, da parte di tutte le OO.SS. regionali che unitariamente e d’intesa con l’Ispettore regionale hanno inviato un documento a Roma dove si evinceva chiara la difficoltà nell’apertura dei due distaccamenti di Grado e Lignano senza il contributo in termini di personale, da parte del Comandante di Udine che sono ormai anni che chiede un aumento d’organico, spesso costretto a chiudere il distaccamento di Gemona per mancanza di personale, da parte della RdB che ha chiesto personalmente in data 1 luglio al nuovo Direttore Generale del dipartimento della protezione civile e dei servizi antincendio Dott. Berardino e all’Ispettore Generale Capo Dott. D’Errico un gesto di buona volontà e sensibilità nei confronti della popolazione del Friuli Venezia Giulia. Oggi dopo l’ennesima telefonata fatta in corso di riunione dall’Ispettore regionale a Roma vi è stato l’ennesimo no all’invio di personale residente nella nostra regione ma attualmente in servizio in altri Comandi. Quindi vi è stata una disperata contorsione mentale da parte di tutti i presenti alla riunione per garantire a tutti i costi l’apertura dei 2 distaccamenti, è stato chiesto al personale di Trieste l’ennesimo sacrificio i quali nel numero sempre maggiore, 5 unità di giorno e 5 unità di notte, per tutta la durata dell’apertura dei distaccamenti insieme ai colleghi di Gorizia e Udine dovranno recarsi a fare servizio a Grado e Lignano oppure Udine in base alle necessità.

La RdB coerente con il pensiero e lo sforzo dei Dirigenti locali e della battaglia intrapresa, pur estremamente consapevole della necessità di dare un servizio alla cittadinanza ha detto no alla riapertura in questi termini che vede diminuire il personale in tutte le sedi di servizio, vede un pendolarismo quotidiano e soprattutto non vede risolversi l’annoso problema della carenza d’organico, che si ripresenterà puntualmente.

Avevamo proposto, visto che tutte le forze erano concordi, una coalizione tra Dirigenza e OO.SS. del Friuli Venezia Giulia per chiedere con forza a Roma una volta per tutte un maggiore interessamento per questa regione, che i fatti lo dimostrano, è spesso dimenticata da Roma.

Noi in ogni caso non ci fermiamo qui e inviteremo tutti i parlamentari eletti nella nostra regione a farsi carico politicamente delle presumibili discriminazioni che vengono fatte ai Cittadini e ai lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nella nostra regione, invitando ancora una volta i Dirigenti locali e le altre OO.SS.a partecipare compatti per una condizione di lavoro migliore dove, consequenzialmente vede un soccorso più idoneo alla popolazione

Trieste 06/07/2000 per il coord. Reg. RdB Massimiliano Gregori