Reggae


Home

 

 

Il Reggae

L'esodo di Bob Marley alla testa della gente di Jah inizia grazie al fiuto di Chris Blackwell, fondatore della Island Records, principale esportatore di reggae nel mondo. Quando Bob Marley entrò nell'ufficio della Island, Blackwell era nell'invidiabile posizione di poter lavorare su una musica che amava anche senza l'assillo di un successo commerciale. Si trattava di veicolare il reggae dei Wailers fuori dalla Giamaica, abolendo il concetto di one-shot music (musica che può esistere solo su 45 giri), e occidentalizzando il suono con l'uso di chitarre e sapori rock non tanto però da snaturarne il messaggio. Il reggae è, per la prima volta nell'evoluzione musicale giamaicana, uno stile che vuole condurre alla liberazione del corpo e dello spirito; è una musica impregnata, almeno per come la concepisce Bob Marley, di un profondo misticismo. Il reggae non ha faticato a tenere lontane le tensioni sperimentative e i matrimoni tra ibridi; come ogni musica nata in strada, rimane ancorata ai propri codici fino a quando dalla strada non si toglie per visitare altri luoghi. Per questo il reggae è stata l'unica espressione musicale supportata e applaudita dai punk, il cui nichilismo distruggeva chiunque e ovunque. L'unica differenza sostanziale tra reggae e punk è che i rasta si ribellavano al mondo circostante con la ripetizione ossessiva di un suono, i punk con la distruzione di un suono. E' risaputo che la morale della maggior parte dei gruppi punk era: meglio questa mia canzone di merda che tutta la merda che c'è oggi in tutte le canzoni.
Le radici del reggae affondano nella schiavitù della gente di Giamaica. Quando Cristoforo Colombo, nel secondo viaggio verso il Nuovo Mondo, sbarcò sulla costa nord di St. Ann trovò ad accoglierlo gli indiani Arawak, un popolo pacifico dal ricchissimo patrimonio di canti e danze.
Quando gli Spagnoli iniziarono la colonizzazione dell'isola nel 1509, gli Arawak furono messi a lavorare nelle miniere e nelle piantagioni. Otto anni dopo, in seguito all'alta moria degli Indios, venne fatto sbarcare il primo contingente di schiavi catturati in Africa. La Giamaica diventò colonia inglese nel 1655 e vi rimase fino al 6 Agosto 1962, anno dell' indipendenza giamaicana. Le prime ribellioni risalgono al 1673, quando un piccolo gruppo di guerrieri provenienti dalle coste dell'Africa riuscì a fuggire dalle piantagioni e a rifugiarsi tra le montagne. Furono chiamati Maroons, divennero l'emblema di una razza che non vuole abbassare la testa senza combattere un nemico crudele e razzista. Fu proprio la sua discendenza dai Maroons una delle ragioni che convinsero i giamaicani a seguire Marcus Garvey, evangelista di grande carisma, fondatore di un giornale, Negro World, che assicurò la diffusione di frasi e slogan poi ripresi da ogni combattente per la libertà del popolo africano. "Uno scopo, un Dio, un destino; Africa per gli Africani in patria e all'estero", "Noi siamo i discendenti di gente che ha sofferto, ma siamo anche i discendenti di gente che non voleva più soffrire". Fu soprattuto una sua profezia - "Guardate all'Africa, quando un re nero sarà incoronato il giorno della liberazione sarà vicino" - a dare inizio al culto di Hailè Selassiè.Poco importa che colui che è stato ritenuto il Messia dalla gente della Giamaica abbia fatto poco per loro.