ACNews 004-2003
Milano,
20 febbraio 2003. Il dibattito internazionale sulla situazione in Iraq ha
riportato alla ribalta numerosi episodi della storia della tormentata nazione medio-orientale, in gran parte dimenticati e su cui si
erano affaticati solo pochi specialisti.
Così,
in un libro divulgativo che riassume altri suoi studi specialistici, il
sociologo francese Pierre-Jean Luizard
ricorda "la distruzione, a La Seyne-sur-Mer
nel 1979, a opera di agenti del Mossad [i servizi
segreti israeliani], di materiale nucleare francese destinato all’Iraq"
(La questione irachena, trad. it., Feltrinelli, Milano 2003, p. 224). L’episodio è in effetti
interessante, in quanto a suo tempo segnò il minimo storico delle relazioni fra
la Repubblica Francese e lo Stato d’Israele, e ha generato un’ampia
letteratura. Si può fare rifrimento, per una
cronologia, all’articolo di Jacqueline Denis-Lempereur Si l’Irak a la
bombe, c’est grâce à la France
apparso sul n. 882, del marzo 1991, della rivista di divulgazione scientifica Science et Vie e
disponibile all’indirizzo Internet www.chez.com/atomicsarchives/bombe_irak.html.
L’autrice
esprime alcune ipotesi di carattere "complottistico"
e mette in dubbio quanto gli specialisti accademici come Luizard
danno per scontato, cioè che autore dell’attentato del 1979 fosse in effetti il
Mossad, forse con l’appoggio logistico della CIA, i
servizi segreti degli Stati Uniti d’America. Sostanzialmente fedele è la
ricostruzione cronologica dei fatti: nel settembre del 1974 il primo ministro
francese dell’epoca va a Baghdad e incontra, fra l’altro, il responsabile dei
servizi segreti del governo baathista del presidente Hassan al-Bakr — scomparso nel
1982 —, con cui avvia gli accordi per una fornitura nucleare francese. Nel
settembre del 1975 lo stesso capo dei servizi segreti iracheni visita la
Francia e sceglie il materiale nucleare del quale ha bisogno, la cui consegna è
prevista nel 1979.
Ufficialmente
si parla di nucleare per uso civile, ma né gli israeliani né gli americani
hanno dubbi sui reali scopi dell’Iraq. Il 6 aprile 1979, 48 ore prima che il
carico nucleare parta da Tolone alla volta dell’Iraq, il commando del Mossad penetra nei depositi della società Constructions navales et industrielles de la
Méditerranée, a La Seyne-sur-Mer, e distrugge l’hangar
n. 3, che contiene la fornitura destinata agli iracheni.
Peraltro, la collaborazione nucleare fra la
Repubblica Francese e quella Irachena continuerà ancora per anni. Il
responsabile dei servizi segreti iracheni che negozia l’accordo con il primo
ministro francese nel 1974 e si reca in Francia per perfezionarlo nel 1975, è
un parente del presidente Hassan al-Bakr,
che nel luglio del 1979 — tre mesi dopo l’attentato israeliano a La Seyne-sur-Mer — lo deporrà e prenderà il suo posto: si
chiama Saddam Hussein. Il
primo ministro francese che incontra Saddam nel 1974
e nel 1975 e accetta di fornirgli il materiale nucleare avrà una lunghissima
carriera che, fra alti e bassi, lo porterà alla presidenza della Repubblica
Francese: è Jacques Chirac.