Il Giornale. Venerdì 12 gennaio 2001

MADONNA DI GUADALUPE

Negli occhi della Vergine la prova del miracolo

di ANDREA TORNIELLI

Un’immagine formatasi in modo inspiegabile quasi cinquecento anni fa sul povero vestito di un indio. Una Madonna meticcia, venerata dall’intero Continente americano e dallo stesso Papa Wojtyla, che nelle pupille nasconde un segreto. Sono gli ingredienti di uno dei misteri più affascinanti della devozione mariana popolare, quello legato alle apparizioni di Guadalupe, in Messico: la Vergine apparve al beato Juan Diego nel 1531 e come "prova" da portare al vescovo incredulo, il francescano Juan Zummaraga, impresse la sua figura nell’abito dell’indio veggente. Immagine venerata ancora oggi nel santuario della capitale messicana da milioni di persone ogni anno. Sono stati presentati ieri per la prima volta in Italia i risultati delle ricerche di José Aste Tonsmann, il ricercatore che ingrandendo e analizzando con tecniche digitali computerizzate le pupille della Madonna di Guadalupe ha scoperto che negli occhi sono riprodotti in miniatura (nello spazio della cornea che misura meno di un centimetro quadrato) i 13 testimoni di quella apparizione. Tonsmann ha parlato all’Ateneo Regina Apostolorum di Roma. "I personaggi - ha spiegato - sono troppo piccoli per essere stati disegnati con le tecniche di allora". Per individuarli è stato necessario ampliare, filtrare e migliorare le fotografie direttamente dall’originale.
Sorprendente, continua l’ingegnere, è il fatto che "le stesse figure sono riprodotte in entrambi gli occhi, ma con diverse proporzioni, proprio come si presenterebbero negli occhi di un essere umano". La Madonna, insomma, si sarebbe inspiegabilmente impressa sulla stoffa del vestito di Juan Diego conservando negli occhi la scena che "vedeva" in quel momento. I personaggi, inoltre, hanno precisi riferimenti storici, ad esempio l’abbigliamento e il colore della pelle. "Nonostante siano microscopiche, queste immagini risultano molto dettagliate".