Pete Seeger, insieme a Woody Guthrie, è uno dei personaggi più importanti e fondamentali della musica Americana. Nato a New York nel 1919 è stato il vero padre dei cantanti folk e di protesta non solo americani. Come il grande ricercatore di musica popolare Alan Lomax, ha girato l'America alla ricerca di quei canti rurali per poi renderli popolari prima con Woody Guthrie e poi nel 1949 con il gruppo dei Weavers con il quale ebbe anche un notevole successo commerciale. Negli anni 60 è stato la balia, l'ispiratore ed il mecenate di molti folksingers che sicuramente devono l'inizio della propria carriera anche al suo contributo. Sempre presente nelle importanti occasioni per celebrare i diritti dell'uomo e rappresentare la voce degli oppressi di ogni razza e nazionalità. La sua ricerca nel corso degli anni lo ha portato anche fuori dall'America per poi far conoscere ad un più ampio pubblico le canzoni della tradizione popolare di altri paesi. Ha una discografia monumentale e tra i brani suoi o che comunque ha contribuito a far conoscere vorrei ricordare : Where Have All The Flowers Gone (cantata in italiano anche da Patty Pravo), If I Had A Hammer (cantata in italiano anche da Rita Pavone), Turn Turn Turn (grosso successo anche con i Byrds), We Shall Overcame (grosso successo anche con Joan Baez) , più alcuni brani che Seeger ha reso famosi e che poi sono stati letteralmente "rubati" da altri artisti come Wimoweh di Linda Soloman (diventata poi The Lions Sleeps Tonight) oppure ripresi come il brano tradizionale The House Of The Rising Sun (di cui gli Animals hanno solo la paternità dell'arrangiamento elettrico) |
Il ricordo Era il 1978 ed io avevo sempre desiderato di assistere ad un concerto di Pete Seeger. In Italia mi risultava che fosse venuto solo una volta nella metà degli anni 60. Seguivo sempre con attenzione gli annunci dei concerti e rimasi malissimo quando venni a sapere che aveva tenuto un concerto nel settentrione proprio in quei giorni e poi era ripartito. Siccome leggevo spesso anche la rivista inglese "Melody Maker" appena mi accorsi che di lì a poco avrebbe tenuto un concerto a Londra non potevo perdere assolutamente l'occasione di andarci. il 7 marzo 1978 il sogno si realizzo ed io ero su di un palchetto (perchè le prime file erano già esaurite) della "Royal Albert Hall" ad ascoltare uno dei miei miti. La prima parte del concerto finì ma non ero soddisfatto della distanza che c'era tra il mio posto ed il palco, decisi allora di fare un tentativo dissi a mio fratello se non ci vediamo più alla fine ci troviamo all'entrata principale, presi il mio registratore portatile e cercai di andare nel "Backstage". Ora dovete sapere che Seeger divideva il concerto con i Quilapayun un gruppo cileno importante tanto quanto gli Inti-Illimani, e dovete anche sapere che il dialetto Veneziano può trarre in inganno un anglosassone e farti scambiare per un Ispanico per qui parlando a vanvera sono riuscito a passare i controlli scambiato probabilmente per un Cileno e son arrivato nel "Retropalco". Quando è iniziata la seconda parte del concerto mi sono infilato velocemente in uno dei posti vuoti dell'orchestra e mi sono goduto lo spettacolo a pochi metri da Seeger con mio fratello che dopo mi ha raccontato lo stupore nell'avermi visto sul palco, è andata bene nessuno mi ha cacciato ed alla fine mi sono fatto autografare la sua foto. |
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