Serata
di presentazione del disco <<Amigavel>>(Caligola
Records 2042-2)
Venerdì 23 Maggio 2003
STEFANO BOLLANI piano–solo
Stefano Bollani (pianoforte)
Ingresso unico € 13
VENEZIA, Palazzo delle
Prigioni
Castello 4209 (tel.
041.5225707)
Inizio concerti ore 21.15
Apertura sala ore 20.30
Nella
splendida cornice di Palazzo delle Prigioni, a fianco del Palazzo Ducale e di
fronte all’Isola di S.Giorgio, non più di cento fortunati spettatori
avranno modo di ascoltare del jazz di alta qualità, che troverà nella splendida
acustica della sala da concerti, al primo piano dello storico palazzo veneziano,
un’ulteriore importante valorizzazione.
Entrambi i
concerti saranno preceduti da un rinfresco offerto agli intervenuti dalla
Barbero 1891 Spa, che proporrà il suo spumante metodo classico “Alta Langa”,
prodotto dalla Cantina Enrico Serafino.Un ulteriore valido motivo, se mai ce ne
fosse bisogno, per non lasciarsi sfuggire queste due magnifiche
serate.
Sia
l’attesissimo piano–solo di Stefano Bollani, fra i nostri giovani jazzisti più
celebri in campo internazionale, da anni partner fisso del trombettista Enrico
Rava, sia il raffinato duo formato dal pianista veneziano Marcello Tonolo e dal
trombettista Marco Tamburini, di Cesena –che presenterà nell’occasione un nuovo disco,
<<Amigavel>> (Caligola 2042)– hanno tutte le carte in regola per
soddisfare anche gli appassionati più esigenti.
Informazioni e
prenotazioni: Caligola, tel./fax 041.962205, e-mail caligo@tin.it (è consigliabile la prenotazione)
E' possibile anche comperare i biglietti
attraverso il circuito Box Office Triveneto (www.boxoffice.it, tel.
041.940947)
Si
ringraziano:
il Circolo Artistico di
Venezia
la Barbero 1891 Spa (che ha fornito lo
spumante metodo classico “Alta Langa”, della Cantina Enrico
Serafino)
la Provincia di Venezia, Assessorato alla
Cultura
Caligola sostiene EMERGENCY
Marcello Tonolo, nato a Mirano
(Venezia) nel 1955, è da ormai vent’anni fra i più ricercati ed affidabili
pianisti di jazz italiani. Sin dalle prime importanti esperienze in un quartetto
dov’era affiancato dal fratello Pietro ai sassofoni, s’è fatto apprezzare per la
solidità ritmica ed il gusto musicale. Ha suonato con i più importanti jazzisti
italiani ed ha accompagnato molti maestri americani, da Chet Baker a Jack
Walrath, da Lee Konitz a Gary Bartz, solo per fare qualche nome. All’inizio
degli anni ’90 è stato fra i fondatori della Keptorchestra ed ha poi guidato la
GAP Band ed il gruppo Music On Poetry. Marcello dirige da qualche anno la
Thelonious Monk Big Band, orchestra che nasce all’interno dell’omonima scuola
jazz di Dolo, che il pianista ha fondato insieme a Maurizio
Caldura.
Il sodalizio che lega Marcello Tonolo
al trombettista Marco Tamburini risale ai tempi della Keptorchestra. Tonolo ha
poi accompagnato Marco in varie occasioni e recentemente nel quintetto che
quest’ultimo guida col trombonista Roberto Rossi.
Marco
Tamburini, nato a Cesena nel 1959 ma residente da tempo a Bologna, oltre che
essere un solista di spicco del jazz italiano, Marco Tamburini lavora attivamente come turnista in ambito
pop, e collabora dal 1995 con Lorenzo Jovanotti. Ha inciso molti dischi come
leader. Lo scorso anno ha pubblicato per la prestisiosa etichetta francese
Dreyfus il disco "Why Not", inciso come direttore musicale del gruppo
"Massive Groove", che comprende ancora Roberto Rossi, Marcello Tonolo ed il
sassofonista Piero Odorici.
Il duo in questione non è
altro che il completamento di un lavoro che i due jazzisti hanno iniziato da
oltre dieci anni, forse il punto più alto sin qui raggiunto dalla loro
collaborazione. Il disco che viene presentato in questa serata,
<<Amigavel>>, registrato all’Unisono Jazz Café di Feltre, è
il quarantaduesimo pubblicato dall’etichetta veneziana Caligola
Records.
Stefano
Bollani, nato a Milano nel 1972 ma toscano d’adozione, è senza dubbio uno
dei più completi ed originali pianisti italiani degli ultimi anni. Inizia a
lavorare giovanissimo nel campo della musica leggera, dopo essersi diplomato con
il massimo dei voti al Conservatorio Cherubini di Firenze.
Si avvicina
quindi al jazz e viene subito notato da Enrico Rava, che lo chiama a collaborare
in molti dei suoi progetti, ma soprattutto forma con lui un duo assai
apprezzato. Bollani vince nel 1998 il referendum della rivista “Musica Jazz”
come miglior nuovo talento e fonda un proprio quintetto, l’Orchestra del
Titanic, con Antonello Salis alla fisarmonica. Suona con Richard Galliano,
partecipando all’incisione di <<Opale>>, ma anche con Kenny
Wheeler, Lee Konitze Roberto
Gatto. Nel suo pianismo la tecnica, benchè notevolissima, è sempre messa al
servizio di un non comune gusto melodico. Abilissimo improvvisatore, con il suo
fraseggio largo e cantabile, il suo intenso lirismo, non fatica a conquistarsi
le simpatie del pubblico. Fra i nostri pianisti è forse quello più legato per
stile e sensibilità all’indimenticato Michel Petrucciani.
Negli ultimi
tempi, oltre a continuare a far parte di tutti i gruppi diretti da Enrico Rava,
dal duo al sestetto, Bollani dirige un proprio trio completato da Ares
Tavolazzi, contrabbasso, e Walter Paoli, batteria. Quanto il pianista milanese
sia ormai apprezzato in tutto il mondo, lo dimostra la sua sorprendente vittoria
come miglior nuovo talento mondiale per il 2002 nel referendum indetto dalla
rivista giapponese “Swing Journal”, premio assai ambito e prestigioso, che
Stefano ha ritirato di persona lo scorso
febbraio.