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Nel nostro paese sono tre le specie di Testuggini presenti. La prima specie, quella da più tempo radicata nel nostro territorio è la testuggine di Hermann (Testudo Hermanni); poi, in ordine di diffusione, la testuggine marginata (Testudo marginata), importata in Italia dalla Grecia meridionale già nel secolo scorso e in ultimo, quella di origini più dubbie, in quanto alcuni la reputano originaria italiana ed altri pensano sia stata importata fin dai tempi di Noè di nome testuggine moresca (Testudo Graeca).
Ma altre sono le specie presenti: troviamo la Testuggine Palustre Europea
dotata di una membrana natatoria tra le dita con abitudini prevalentemente acquatiche. E le vere e proprie tartarughe marine del mar Mediterraneo come la Caretta, la Franca e la Embricata.

Merita una nota anche la Testuggine Palustre Comune (Trachemis scripta), praticamente quella che troviamo in tutti i mercati e nelle fiere: questa può essere senza dubbio la specie più diffusa al mondo, proprio a causa di questo intenso commercio. Ma vediamole ora in particolare:

 

 

Nome: TESTUDO HERMANNI
classificata nel 1789


Distribuzione:
La troviamo nell’Europa meridionale (vedi disegno), in modo certamente non uniforme: è presente in Italia, nella Spagna orientale in parte della Francia meridionale e Corsica, in Grecia, penisola balcanica… Si presuppone che tutte le Ughe della zona occidentale dei Balcani derivino dalla famiglia dei Testudo hermanni hermanni, le altre orientali alla specie Testudo hermanni boettgeri.
Habitat: Gli ambienti tipici dove le ughe di Hermann si insediano sono le zone costiere, nei boschi, nelle pinete o nella macchia mediterranea.
Caratteristiche: In media la lunghezza del carapace è compresa tra i 13-20 cm nell'individuo adulto, ma si sono registrati casi fino a 30 cm. Si distingue facilmente dalla
testuggine marginata per la robusta punta cornea presente sull’estremità della coda; la scaglia che sormonta la coda è doppia e la colorazione del carapace è gialla con una macchia molto scura e ben definita.
Accoppiamenti: avvengono verso la fine della primavera verso la fine maggio e per tutto il mese di giugno; in una covata la femmina depone da 4 a 12 uova. Le uova dal guscio bianco sono a forma ellittica, vengono deposte verso la metà di luglio e ad una prima covata ne può seguire subito una seconda. Dopo circa tre mesi termina il periodo di incubazione: alla nascita i piccoli hanno un peso di 6 g e sono lunghi 3 o 4 cm.

Alimentazione: Queste ughe sono principalmente erbivore, anche se, in modo particolare gli individui più giovani, integrano la loro dieta con piccole chiocciole o altri invertebrati (nella foto a fianco la uga di Hermann).
Vita: In media la vita di una testuggine non è superiore ai 30 anni; questo vale però solo per quelle che vivono allo stato libero, tali esemplari sono soggetti

 
 

 

 

 

 

 

alle alterazioni climatiche, come siccità e incendi, ma anche alle malattie. Tuttavia non preoccupatevi per le vostre "feroci bestie", in quanto mantenute in cattività, hanno riportato casi di longevità da record (anche oltre i 100 anni).

Come altre specie, anche le ughe di hermann, con l’arrivo della stagione fredda, vanno in letargo (periodo di latenza): qui da noi tale periodo è compreso tra la fine di ottobre ed il mese di aprile.

 

 

Nome: TESTUDO GRAECA
classificata nel 1758


Distribuzione:
La troviamo nell’Africa settentrionale, nella Spagna meridionale, è presente in Italia soprattutto in Sardegna, in Grecia, in Turchia e più in generale nel medio Oriente (vedi schema). Le ughe moresche sono state suddivise in quattro sottospecie (che si differenziano per la colorazione e la forma del carapace) dal nome: Testudo graeca graeca, Testudo graeca ibera, Testudo graeca terrestris e Testudo graeca zarudnyi.
Habitat: Oltre negli ambienti già descritti per la
testuggine Hermanni, vista la loro così vasta diffusione, le possiamo trovare anche dalle oasi del nord Africa agli altipiani turchi ad oltre 2000 metri d’altezza.
Caratteristiche: La lunghezza del carapace varia dai 15 ai 25 cm (individuo adulto). È caratterizzata dall’assenza della punta cornea sull’estremità della coda e la scaglia che sormonta la coda è singola. La colorazione del carapace è gialla con macchie poco definite. La testa è piccola e la coda molto corta.

Accoppiamenti: Vedi Testuggine hermanni, ma una covata non supera le 8 uova.
Alimentazione: Vedi
Testuggine hermanni (nella foto a fianco la uga Moresca).
Vita: vedi
uga hermanni. Come tutte le altre ughe soffrono l’eccessivo caldo. Con temperature oltre i 30°C vanno rapidamente incontro alla morte se non riescono a trovare un riparo fresco e ombreggiato.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Nome: TESTUDO MARGINATA
classificata nel 1792


Distribuzione:
È originaria della Grecia ed è stata successivamente introdotta in Sardegna (vedi schema).
Habitat: È frequente trovarla nelle zone della macchia mediterranea.
Caratteristiche: La lunghezza del carapace arriva ai 30-35 cm (individuo adulto) e non sono rari anche individui di dimensioni maggiori. Si differenzia dalla
Testuggine graeca per il carapace più allungato e di colorazione decisamente differente (vedi foto).

Alimentazione, Vita: Vedi Testuggine hermanni (nella foto a fianco la uga Marginata).
Accoppiamenti: Come le altre
due specie, da tempo si riproducono perfettamente in cattività.

 
 

 

 

 

 

Nome: CHRYSEMYS SCRIPTA ELEGANS
o testuggine dalle orecchie rosse
classificata nel 1839


Distribuzione:
È originaria del continente americano: la troviamo negli USA, in Messico, nel Brasile settentrionale... e a causa dell'intenso commercio come "animale da compagnia" è stata esportata in quasi tutto il globo.
Tale razza è ormai in grado di vivere e riprodursi in ambienti ben differenti da quelli di cui è originaria. Questo aspetto è da considerarsi estremamente negativo se si considera il fatto che moltissimi esemplari (giovani o meno) vengono continuamente abbandonati dai proprietari e, visto il loro grande adattamento, una volta insediati nel nuovo habitat, possono sconvolgere l'equilibrio naturale della zona.
Habitat: È frequente trovarla in ruscelli, canali: comunque in zone ricche di vegetazione.
Caratteristiche: L'individuo maschio possiede la coda più lunga. La lunghezza del carapace varia a secondo della sottospecie: da un max di 60 cm (T. scripta grayi) a un min di 20 cm (T. scripta troostii). La fascia rossa, dal margine posteriore dell'occhio al collo, è la causa del suo nome comune testuggine dalle orecchie rosse.

Alimentazione: Generalmente onnivora: gli esemplari più giovani si nutrono sia di piccoli invertebrati sia di piante acquatiche, quelli più adulti (pur mantenendo una dieta vegetariana) sono carnivori e necrofagi.
Accoppiamenti: Avviene nel periodo primaverile, le uova (in genere non più di dieci) vengono deposte tra aprile e giugno in piccole buche scavate nel terreno e restano in incubazione per almeno 60 giorni.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Nome: EMYS ORBICULARIS
o testuggine palustre europea
(famiglia Emydidae)


Distribuzione
: La cartina sopra mostra le aree dove, in origine, era possibile trovare questa testuggine: tuttavia al giorno d'oggi la distribuzione è discontinua ed in molti casi puntiforme. In Italia è ancora diffusa in Sardegna e nelle regioni centrali, molto più rara nel resto della penisola. Sono state distinte, a parte la Emys orbicularis orbicularis, altre due sotto specie: Emys orbicularis aralensis (del Lago d’Arai) e la Emys orbicularis taurica (della Crimea).
Habitat: generalmente in tutti i corsi d’acqua a corso lento e soprattutto in stagni, paludi e in lagune costiere salmastre. Questa testuggine ha infatti abitudini prevalentemente acquatiche.

Alimentazione: i giovani esemplari preferiscono una dieta a base di piccoli invertebrati acquatici. Per adulti invece qualsiasi piccola preda caduta in acqua o debilitata, piccoli pesci, parti vegetali...
Accoppiamenti: la maggior parte degli accoppiamenti avviene in primavera. Il maschio da inizio al rituale nuotando ai lati e davanti alla femmina per bloccarla, quando ci riesce fa vibrare dinanzi al suo muso i suoi arti anteriori toccandola con le unghie e successivamente le sale sul dorso aggrappandosi al margine anteriore del suo carapace iniziando l’accoppiamento vero e proprio. Il periodo della deposizione inizia da fine giugno e perdura per tutto agosto. Ogni femmina depone da 3 a 15 uova, con guscio bianco calcareo.... e poi... dopo circa due mesi di incubazione... tartarughini!!!

Caratteristiche: il carapace è lungo in media 13-18 cm e appiattito rispetto alle specie viste fin ora. Inoltre le zampe sono dotate di una membrana natatoria tra le dita. I maschi hanno una coda lunga più di metà dell'intera corazza. Gli esemplari asiatici o mediorientali hanno di solito il guscio molto più verde e con una punteggiatura gialla più diffusa e brillante.

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

DISTRIBUZIONE DELLE TARTARUGHE MARINE
(Chelonidi e Dermochelidi)

In quest’ultima parte andremo a conoscere meglio le ughe che abitano regolarmente i nostri mari. Perché regolarmente? Perché può accadere che qualche altra uga oceanica attraversi lo stretto di Gibilterra per venirci a trovare. Ma torniamo alle nostre. Ora ve le presento tutte e tre: si tratta della Tartaruga Caretta (Caretta  Caretta), della Tartaruga Franca o Verde (Chelonia Mydas) e della Tartaruga Embricata (Eretmo Chelys Imbricata). Infine, unica del suo genere (i Dermochelidi), la Grande Sfargide o Tartaruga Liuto (Dermochelys Coriacea).

 

 

Nome: CARETTA CARETTA

Distribuzione: vivono nel Mediterraneo e nell’oceano Atlantico. Sono volentieri animali solitari.
Caratteristiche: gli esemplari maggiori possono raggiungere una lunghezza del carapace fino a 120 cm ed un peso anche superiore ai 120 kg. Gli arti superiori sono più sviluppati di quelli posteriori. La testa è grande e massiccia e il carapace (marrone-rossastro) è caratterizzato da cinque piaia di scudi costali.

Alimentazione: è prevalentemente carnivora a base di crostacei, gasteropodi ed echinodermi, pesci, meduse, non disprezzano però anche alghe.
Accoppiamenti: avvengono in giugno-luglio; le deposizioni (in genere un paio) sono composte da 50-85 uova l’una. In Italia hanno trovato luoghi ideali di cova nelle spiagge della Sicilia e di Lampedusa.

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Nome: CHELONIA MYDAS

Distribuzione: Nell’oceano Atlantico e nel Mediterraneo occidentale. È in grado di compiere migrazioni transoceaniche anche di 2000-3000 chilometri per portarsi nei luoghi di riproduzione.
Caratteristiche: il carapace è lungo al massimo 150 cm e il peso non superiore ai 300 Kg, è scuro o olivastro e provvisto di 4 paia di scudi. Grandi placche poligonali sono anche presenti sulla testa.

Accoppiamenti: avvengono in maggio-giugno. Una femmina compie fino a cinque deposizioni all’anno per un totale oltre 600 uova.
Alimentazione: prevalentemente erbivora a base alghe, raramente anche molluschi e pesci.

Questo rettile viene cacciato perchè (così dicono) si ottiene un brodo particolarmente gusto e ricercato. A causa di questo la specie è ovunque in grave regresso.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

Entrambe, altamente minacciate, sono a rischio estinzione per la caccia indiscriminata a cui sono da sempre sottoposte; oltre che dalla CITES sono protette dai decreto della marina mercantile.

 

 

 

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