Malessere-Sanità
(La Salute come la Mortadella)

   

R@fly

In questi giorni le esigenze di una trasparenza nel mondo dalla sanità, sarebbe doveroso!! Almeno per capire quale linea di pensiero verrà adottata:
1) Quella della Restaurazione, tutto come prima, i Baroni legalizzati e liberi di agire (come se non fosse mai stato così!).
2) Quella di un rinnovamento profondo, che parta dalle fondamenta, in modo da seminare una nuova cultura della salute, della medicina, dei diritti del paziente, senza, ovviamente, tralasciare i legittimi interessi dei medici.

La nostra società civile si basa su una carta dei valori molto importante, in cui sono racchiuse quelle che sono le regole fondamentali del vivere in Italia: la Costituzione, in cui oltre a indicare, regole generali di garanzia, di equità, nella distribuzione di sempre migliori tecnologie per la salute del cittadini, si basa molto sulla libera volontà del cittadino di perseguire i propri interessi legittimi ed egoistici,  senza, però, che questi possano ripercuotersi nei confronti di altre persone, e anzi che questo perseguimento egoistico sia indicativo per migliorare le condizioni generali di tutti!! 

 

Questa precisazione per capire perché in Italia esiste un'assistenza pubblica che dovrebbe garantire la salute ai cittadini, e quindi dovrebbe essere efficiente, e migliore di qualsiasi altra struttura privata (seconde le regole). Ma poi sarebbe naturale chiedersi come farebbe profitti una struttura privata, e conseguentemente sarebbe logico pensare perché la sanità pubblica va a rotoli!! E' un gioco perverso che non avvantaggia nessuno se non pochi (cosa che istituzionalmente sarebbe sbagliata), ma che succede puntualmente fino ad arrivare alle scandalose tariffe praticate.
Perché scandalose?? L'economia spiegherebbe, con la sua glaciale imparzialità ( senza pendere dalla parte della vittima-malato, e senza pendere dalla parte del drago-dottore), che un mercato come quello della salute si basa come tutti i mercati, come per esempio quello della mortadella, su una legge di domanda e di offerta: che dalle esigenze di chi compra (i malati), e le voglie di chi offre (i dottori), fa trovare un punto di equilibrio per cui le due leggi si equivalgono: il Giusto prezzo, per la giusta prestazione. 

  A questo punto sarebbe obbligo morale, prima che economico, porsi la domanda del perché la salute deve essere soggetta ad un mercato, dove non è in gioco la quantità di mortadella comprata per quella offerta, ma la SALUTE dell'uomo, il che ad un primo esame sembra evidentemente chiaro, ma forse non per tutti, in primis, chi trae da questa situazioni extraprofitti (tutto a carico di chi ha la sola colpa di essere un malato, che probabilmente in questo gioco, manca di potere).
Chi è predisposto ad un controllo dei costi, chi dovrebbe, seguendo le logiche del mercato, mantenere un certo potere e ridimensionare il mercato se necessario, non lo fa!! Perché??!! 
Tutto questo si può giustificare con la cruda e fredda economia,  o ci sono dei valori che dovrebbero prescindere da tutta questa logica prima che realistica, perversa???!!!
Ai posteri (sempre se sopravvivranno) l'ardua sentenza!!

R@fly

   

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