Vagabond

Ancora in corso di pubblicazione in Giappone sul settimanale della Kodansha "Morning" (9 volumetti disponibili fino ad oggi), Vagabond narra la storia di Musashi Miyamoto, leggendario samurai giapponese del 1600, ispirandosi al romanzo "Musashi", di Eiji Yoshikawa, edito anche in Italia da Rizzoli.
A 17 anni Takezo Shinmen, questo il vero nome di Musashi Miyamoto, partecipa assieme all'amico Matahachi Honiden alla battaglia di Sekigahara come fante della truppa occidentale. Pur nella disfatta del loro esercito, i due riescono a mettersi in salvo e... Il manga inizia proprio con il risveglio di Takezo che giace praticamente illeso nel fango dopo la battaglia. A Matahachi è andata peggio: una ferita non gli permette di camminare bene. Aiutato dall'amico comunque tenta di allontanarsi assieme a lui dal campo di battaglia.

Mentre si sta... ehm... "liberando", distrutto dalla fatica e dalla disperazione seguita alla sconfitta, Matahachi viene affrontato da un samurai della fazione opposta a caccia di sopravvissuti. Takezo accorre subito in suo aiuto, e con una violenza inaudita riesce ad uccidere il nemico in pochi secondi... è comunque solo l'inizio delle loro peripezie, ben altri probleimi li attenderanno nei capitoli successivi.

Già dalle prime poche pagine possiamo notare l'avvenuta maturazione stilistica di Takehiko Inoue. Le tavole, sia in bianco e nero sia a colori, che anche negli ultimi volumi di Slam Dunk avevano raggiunto una bellezza e una ricchezza di particolari invidiabile, sono ora davvero incredibili. Lo stile di disegno si e' fatto sempre piu' raffinato, e le cruenti scene di battaglia riportano alla mente autori come Ikegami ma anche il Kentaro Miura di Berserk.

Anche i contenuti piu' "adulti" rispetto ai precedenti manga, le sopranominate scene davvero cruente e la perfezione della ricostruzione storica, contribuiscono a rendere Vagabond la definitiva consacrazione ad "autore" di Takehiko Inoue, che pur avendo dato già prova delle sue capacità in piccoli gioiellini narrativi come Piercing o Babyface veniva ancora dai piu' considerato come "quello dei manga sul basket", belli, per carita', ma pur sempre roba da appassionati di questo sport.

 L'edizione italiana della Planet Manga, in volumi quasi dimezzati rispetto agli originali (stranamente per i volumi pari non vengono usate le copertine dell'edizione di Hong Kong, come era stato fatto invece per Slam Dunk -  anche se la copertina del primo volume di HK e' stata usata per lo speciale di 16 pagine a colori presente in appendice a Slam Dunk #62), rende giustizia all'opera.

Il volumetto non si sfalda, la costina e' resistente e fa la sua bella figura in libreria (al contrario, purtroppo, di Slam Dunk), la carta è buona e bianca, la stampa è pressochè perfetta ed anche i numerosi redazionali a cura di Davide Castellazzi sono discretamente esaurienti. Anche il prezzo (5500L. per 144 pagine, di cui spesso alcune a colori) e' piu' che accessibile, rendendo Vagabond una delle uscite da edicola piu' appetibili anche sotto questo aspetto.

Insomma, Vagabond e' un piccolo gioiello da non lasciarsi scappare, sia che abbiate adorato Slam Dunk, sia che l'abbiate snobbato perche' l'argomento non vi interessava (e allora cosa ci fate in questo sito? :). Correte in fumetteria, il nuovo numero uscirà tra pochissimo!

 

 

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