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Bhavana Sati Sangha

SAPER VIVERE SAPER MORIRE: andare oltre la paura

 

 

Il corpo che giace sul letto di morte, la voce che sussurra le ultime parole, la mente che osserva lo svanire dell’ultimo ricordo: cosa farete quando sopraggiungerà questo dramma? ( Il VII° Dalai Lama )

 

I maestri e le maestre di tutti i tempi hanno da sempre dato grande rilievo alla consapevolezza dell’unità del processo vita-morte per insegnarci il “buon vivere e il buon morire”.

Questa consapevolezza ci permette di vivere pienamente senza limiti, attimo per attimo sapendo che ogni momento potrebbe essere l’ultimo.

E’ importante essere pienamente consapevoli che la morte non è altro che un’altra nascita e che la nascita non è altro che un’altra morte nel ciclo del continuo divenire.

Questa è l’unica certezza che possiamo avere nella vita ed è questa conoscenza che risveglia in noi la “grande gioia.

Paure, ansie, preoccupazioni, inquietudini, malesseri ed infelicità ci disorientano facendoci perdere il senso della vita.

La consapevolezza del “continuo infinito presente” e l’intensità di vivere “l’attimo fuggente” ci libera da ogni afflizione.

In realtà, l’unico tempo che abbiamo è ora.

Spezzare la catena dell’illusione del tempo passato e futuro significa andare oltre ogni nascita e morte, saper vivere senza paura nell’Amore.

Questo seminario sarà un lavoro intenso di sensibilizzazione per tutti coloro che vogliono essere supportati a lasciare andare il vecchio per consentire un cambiamento profondo nel proprio modo di vivere e pensare.

E’ proposto con l’intenzione di contribuire ad educare gli individui a vedere le cose nella dimensione naturale del loro divenire, senza drammi e preconcetti favorendo il sorgere della consapevolezza che la malattia, la vecchiaia e la morte sono momenti inevitabili nella vita di tutti noi e al tempo stesso grandi e preziose occasioni di crescita interiore.

Siamo peraltro convinti che l’approccio alla comprensione della morte, richieda l’apprendimento di un’arte del vivere fondata sulla consapevolezza della unità bio-psico-spirituale.

Se l’esperienza della morte, piuttosto che alla fine della vita, viene considerata all’interno di un continuo processo vita-morte comprenderemo che essa è solo un passaggio da uno stato di coscienza, limitato dall’identificazione con il corpo, ad uno stato di coscienza ove l’accesso alle più alte realtà spirituali sono possibili in questa stessa vita.

Così superando le nostre paure e liberando l’energia vitale trattenuta ritroveremo pace, felicità e amore.

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