Documenti

Bhavana Sati Sangha

La prima paramita: generosità (dana)

Tratto da "Non creare altra sofferenza" di Achaan Thanavaro

La parola pali paramita significa letteralmente 'ciò che è andato al di la', e indica le virtù che il bodhisatta, cioè colui che aspira alla totale illuminazione di un Buddha per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, sviluppa nel corso di numerose esistenze, andando così al di là della sofferenza. Ancora oggi possiamo servirci del modello, o archetipo, rappresentato dal Buddha, per trovarvi l'ispirazione e l'esempio che ci consentano, nel nostro piccolo, di accrescere queste virtù.

Sono qualità che vanno coltivate con molta cura, e tradizionalmente sono in numero di dieci: generosità (dana), moralità (sila), rinuncia (nekkhamma), saggezza (panna), energia-applicazione (viriya), pazienza (khanti), onestà (sacca), determinazione (adhittana), amore universale (metta), equanimità-equilibrio (upekkha).

... La generosità è l'inizio e la fine dello sviluppo spirituale, l'alfa e l'omega del percorso spirituale che ci conduce allo stato trascendente al di là della vita e della morte, oltre l'inizio e la fine. Tutto nasce da questa virtù, dalla capacità di essere più attenti, a quella potenzialità che, presente qui e ora, preannucia il risveglio nel momento stesso in cui riusciamo a donare e andare oltre il senso di separazione.

Donare è avvicinarsi all'altro. è creare una situazione di felicità e di amicizia che facilita l'avvicinamento, l'apertura nei confronti degli altri. Il senso di fiducia reciproca che ne scaturisce ci rende più gentili ed amabili, e di conseguenza benvoluti ed accolti con gioia.

... Il Buddha ha detto che, se voglio trarre grandi meriti da una offerta al sangha, il dono deve presentare quattro caratteristiche; 1) deve essere un dono puro, non ottenuto cioè con mezzi disonesti ma attraverso il retto impegno del donatore; 2) deve muovere da una intenzione pura; 3) deve provenire da un donatore puro, cioè da una persona che segue almeno i 5 precetti; 4) deve essere destinato a un ricevente puro.

... Nella vita quotidiana possiamo sviluppare la generosità comprendendone l'importanza, rendendoci utili in modo creativo. La generosità non è un fatto inconsapevole nè una risposta pietosa al bisogno di un altro: è un atto di responsabilità, un riconoscere l'esigenza di coloro che chiedono il nostro aiuto e ne hanno bisogno.

Anche la disponibilità verso gli altri, che non implica necessariamente un dono di denaro o di qualcosa di materiale, è espressione di generosità.

La disponibilità ad ascoltare può essere il dono più prezioso.

Se siamo capaci di fare questo salto di qualità, potremo intraprendere la grande avventura che ci conduce alle soglie del mistero.

Scrivi a Bhavana Sati Sangha | Webmaster | ©2007 Bhavana Sati Sangha