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Caratteristiche dello spazio sensibile: SINTESI E LEGGI
Riassumiamo brevemente le caratteristiche dello spazio sensibile nei termini in cui lo utilizziamo nel Sat Nam Rasayan.
1. Lo spazio sensibile è la dimensione nella quale accadono le sensazioni.
2. Tutto ciò che so è perchè lo sento. Prima legge dello stato sensibile.
3. Non si sente nulla al di fuori di se; le sensazioni accadono nella coscienza. Seconda legge.
4. Tutte le sensazioni, indipendentemente dalla loro natura, sono incluse dallo spazio sensibile. Questa è la terza legge.Tutto è perfetto purchè lo si senta. Sono incluse anche le sensazioni prodotte da pensieri o da altri fattori condizionanti.
5. Lo spazio sensibile è illimitato poichè di ogni manifestazione dell'universo, inclusa la propria mente, si può fare esperienza in termini di sensazione.
6. Per aprire lo spazio sensibile, il curatore riconosce le sue sensazioni e le permette.
7. Permettere lo spazio sensibile significa abbandonare il controllo, evitando di fare supposizioni su ciò che si sente.
8. Quando permette le sue sensazioni, il curatore non si concentra. Rimane presente all'esperienza nel suo complesso e utilizza una forma allargata di sensazione.
9. Il principiante sceglie le sue sensazioni fisiche. Scegliere significa riconoscere l'esistenza di certe sensazioni senza concentrarsi su di loro.
10. Con il termine "resistenza" intendiamo la sensazione di limitazione prodotta da pensieri condizionanti.
11. "Completare" una resistenza significa permetterla finchè scompare. Quando ciò accade, lo spazio sensibile si espande e diventa più intenso. La relazione diventa molto più stretta.
12. I Curatori rimangono stabili nello spazio sensibile equalizzando, cioè riconoscendo che tutte le sensazioni accadono loro contemporaneamente e che occupano tutta la coscienza.
13. "Individualizzare" indica l'atto di mettere in relazione lo spazio sensibile con un evento specifico. Il curatore sente quello che sente in rapporto a questo evento. Tutto, assolutamente tutto quello che si sente, è collegato all'evento.
14. Il principiante impara a curare completando le resistenze che compaiono nella relazione con l'evento.
15. Perchè il trattamento sia efficace il curatore deve mantenere l'intenzione di curare.
16. C'è una legge che preferiamo alle altre. A prima vista è sconcertante ma acquisisce significato dopo anni di pratica.
Il dogma fondamentale del Sat Nam Rasayan è che non ci sono dogmi.