Maréttimo, un'isola speciale

Antonino Rallo, 1999

 

La più lontana delle Isole Egadi, Maréttimo, è ritenuta assieme a Montecristo e Palmaiola una delle tre bellissime isole italiane in cui assieme al fascino del mare è presente una natura ricca e selvaggia dai tratti a volte straordinari. L'abitato sorge sul versante orientale dell'isola, e guarda verso la costa siciliana, distante una ventina di miglia. Sono però le falesie dolomitiche della costa di ponente, assieme alle  suggestive grotte marine, a dare all'isola un'impronta speciale che gli amanti di un turismo a dimensione umana apprezzano particolarmente.

Sono più di una dozzina gli itinerari di trekking che attraversano l'isola, quasi tutti ben tracciati e segnalati. Secondo   Annette Neises, presidente del Centro di Cultura Italo-Tedesco di Vicenza, che li  percorre regolarmente ogni anno, i più suggestivi sono il sentiero che da Case Romane conduce a Pizzo Falcone (h1,30 circa) e l'itinerario che dal paese  porta a Punta Libeccio (2h circa). Altro itinerario molto suggestivo, adatto però a camminatori esperti, è quello che dal centro abitato conduce a Cala Bianca (3h circa). Si tratta del tracciato di trekking più lungo ed anche accidentato dell'isola, ma agli escursionisti più allenati offre momenti di rara, selvaggia bellezza. Più tranquilla ma non meno affascinante è la mulattiera che conduce a Punta Troia (1h circa), da cui una brevissima deviazione, a 20 min. circa dal paese, conduce ad una sorgente di acqua potabile. 

Per chi visita l'isola con una certa attenzione a mantenerne intatta la bellezza, forse il riferimento più importante è l' A.C.R.S.T. (Associazione Culturale Ricreativa Sportiva Turistica) Maréttimo, sigla chilometrica ma nota tra tutti gli amici dell'Isola come l'Associazione. Creata più di dieci anni fa, l'Associazione Maréttimo ha  sempre lavorato, con coraggio  e tenacia pur in mezzo a mille difficoltà ed incomprensioni,  per un turismo sostenibile che fa riferimento al meglio delle esperienze realizzate sinora in   Europa. Una visita alla piccola sede dell'Associazione (in via Campi 3, allo Scalo Vecchio, posto telefonico pubblico, tel.e fax 0923 923000) permetterà di visionare una discreta mole di materiale video e bibliografico avente come tema l'Isola, la sua natura e le sue tradizioni. Molto probabilmente sarete accolti da Paolo Vaccaro, un attivo pensionato che impiega diverse ore della giornata in questa utile attività di volontariato animata anche  da gente come Vito Vaccaro, Elisa Aliotti, Luigi Ialuna, Leonardo Sercia ed altri, marettimari e non. Sempre a cura dell'Associazione Marettimo, dall'estate del 1999 è in funzione il Museo del Mare che assieme ad alcuni rari attrezzi relativi al periodo pre-industriale della pesca, mostra una piccola ma  interessante raccolta di conchiglie marine di un certo interesse scientifico.

Per informazioni sull'apertura del Museo, sui sentieri percorribili, sui limiti della riserva e sulle  possibilità di soggiorno nell'Isola, sono disponibili sia l'Associazione Marettimo che la Cooperativa Hiera (tel. 0923 923 132).     

 

 

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