MONDO PICCOLO FONTANELLE

IL CULATELLO DI ZIBELLO  

DUE MONARCHI ASSOLUTI DOMINANO L'IMMAGINARIO DEGLI ABITANTI E DEI "FORESTIERI": L'AMATISSIMO CULATELLO L'ODIATISSIMA NEBBIA, PRONTI A SCANDIRE LE STAGIONI DEGLI UOMINI IN UNA CONFLITTUALE RELAZIONE DI ODIO E AMORE  

Là bassa parmense è una zona situata geograficamente a nord di Parma e a sud del Po, delimitata ad est dalla Riserva naturale Parma Morta e ad ovest da Roncole e Busseto, luoghi Verdiani per eccellenza. Nel suo territorio due monarchi assoluti dominano I' immaginario degli abitanti e dei "forestieri':1'amatissimo Culatello e I'odiatissima nebbia, pronti a scandire le stagioni degli uomini in una conflittuale relazione di odio e amore. Sì, perché se la nebbia non è amata da nessuno piace però tanto al Culatello che a lei deve, in fase di stagionatura, il suo incomparabile sapore e il suo inconfondibile profumo. Infatti il processo di produzione di questo salume d.o.p. (denominazione di origine protetta) ha come ingrediente basilare l'umidità climatica, identificabile con la nebbia in inverno e l'afa in estate, e questa, a parte nella fase iniziale, risulta poi l'elemento che fa la differenza.

E proprio di questo raccontano tanto spesso i norcini citando antiche mitologie di signori che cercarono di produrre il Culatello in zone sopra il Po e che mai riuscirono ad ottenerlo. E sono sempre i norcini a divulgare i segreti del Culatello, ad istruire i loro giovani allievi, a lottare per la fama di miglior produttore e a spiegare ai curiosi la preziosa ricetta: una coscia di suino adulto, sale, pepe, aglio, lambrusco, spago e 1'abbondante umidità della bassa parmense che, come dice va Guareschi, "fa cuocere il cervello in testa alla gente", ma, come dicono gli artisti del salume d.o.p., crea il miglior salume del mondo. Ma come si fondono i preziosi ingredienti? Le regole fissate dal Consorzio del Culatello di Zibello sono le se seguenti: dalla coscia di suino adulto vengono tolti l'osso che ne è la parte ne meno pregiata da cui si otterrà il Fiocchetto, un salume magro e di qualità inferiore, mentre la parte migliore viene opportunamente rifilata e subirà una prima sommaria legatura. Quindi questo pezzo di carne sarà energicamente massaggiata con sale, pepe, aglio e lambrusco affinché questi "profumi incorporino bene prima di porlo a riposo. Solo successiva te sarà introdotto nella vescica del maiale cui verrà fatto con una fitta cucitura per poi subire, alla fine, la magistrale legatura a ragnatela che gli darà la tanto nota forma a pera solo da questo momento in poi, negli almeno undici r stagionatura, che interviene 1'ultimo ingrediente essenziale la riuscita del Culatello: il clima di questo lembo di terra mantiene morbido e ne permette una maturazione lenta. Passato circa un anno finalmente il controllo, da parte del C zio del Culatello di Zibello, degli "esemplari": con 1'ago me viene bucato per controllane il profumo e col martello ne picchiettato per verificare che non ci siano parti vuote all' iterno. Se il salume supera la prova verrà marchiato col si del Consorzio e arriverà ai nostri palati colla garanzia di qualità.

IL CULATELLO Il culatello è uno dei salumi più prestigiosi della tradizione italiana. Patria di questo eccellente salume è la " bassa parmense "la zona del territorio della provincia parallela al fiume Po,in particolare la zona di Zibello, il cui clima procura quelle inconfondibili qualità di dolcezza e fragranza. Si ricava dalla parte muscolosa degli arti posteriori del suino, privata di cotenna e di osso e stagionata nelle zone rivierasche del Po e della Bassa Parmense.
Prendendo come riferimento il prosciutto che è fatto con la coscia interna, il culatello si ottiene stagionando, per almeno 12 mesi, solo il muscolo posteriore della coscia. Le altre parti vengono utilizzate per produrre il "fiocchetto". Il salame viene fatto maturare insaccato in una vescica, che viene poi legata con una fitta rete di corda. Il suo peso oscilla tra i 3 ed i 5 kg; la sua forma è caratteristicamente a "pera". Per ottenere un culatello bisogna dunque "smontare" una coscia, rinunciando così a destinarla a un prodotto già molto pregiato, come il prosciutto: questo, la lavorazione di carattere artigianale, la lunga stagionatura e la delizia del suo sapore ne spiegano il costo particolarmente elevato.

Prima del consumo E' importante prima del consumo che il culatello sia ben stagionato; liberato dalle corde, passato sotto acqua tiepida corrente e spazzolato con cura. Una volta ammorbidito, va privato della pelle, rifilato perfettamente dal grasso esterno e tagliato a fette sottili preferibilmente a mano.
Come si conserva Per conservare al meglio il culatello, si spalma con un filo d'olio di oliva e di burro la parte tagliata, lo si avvolge in un telo, meglio se di lino, e lo si tiene in un luogo fresco che non sia il frigorifero perchè ne appiattirebbe il sapore.

SCRIVONO DI LUI: IL CULATELLO DI ZIBELLO NELLA LETTERATURA

 Del Culatello di Zibello la cui prima citazione esplicita viene ritrovata in un documento emanato dal Comune di Parma nel 1735, numerosi poeti, scrittori e giornalisti hanno dedicato ,sotto forma epistolare, narrativa o giornalistica, inni al culatello: ne abbiamo estrapolato alcuni:


"Carissimo Bozzi, ti farò sorridere: io sono cupidissimo amatore del parmense culatello ( con un T o con due?). Esausto dalla malinconia operosa, dianzi sentivo i morsi della fame; e anche sentivo la struttura delle costole travagliata come il più fiero dei tuoi pezzi d’argento, e pativo nella bocca dello stomaco il rostro di una delle Tue Aquile vendicatrici. Mentre gridavo non senza ferocia : "Subito, subito, tre fette di culat(t)ello". La donna appariva coi tuoi pacchi preziosi. Il più grande aveva la forma conica della compatta cosa di fibra rossa e salata. O Fratelmio,….l’allucinazione della fame m’ha strappato un grido di riconoscenza e di felicità: "Brozzi ! Un Culatello! E come ci ha pensato?….
Pongo le mani sul pacco e sento eroico il becco dell’Aquila. Ti confesso che per un così bello e potente raggio di arte vera, ho dimenticato la delizia gioiosa. La donna di servizio, la Milia, potrà confermarti l’esattezza del mio racconto. Interrogala. Fin d’ora ti son grato del profondo pasto che porti al mio spirito (…) Perdona al delirio del Famelico in bellezza"
GABRIELE D’ANNUNZIO ( lettera a Renato Brozzi, 30 giugno 1891)

….Entra la padrona e ci serve Culatello, tortelli, anguille fritte ed una torta squisita e forse di origine viennese, e si comincia a parlare di cibi, del Culatello che matura solo in questo quadrato con centro a Zibello, dove l’aria del Po è spessa e umida, buona per le muffe che conservano buona la carne priva di grasso. Culatello e anolini mi hanno deliziato, ma perseguitato con il loro lessico un po’ equivoco: se andavo da amici in un’altra città mi sfottevano: "Cosa c’è ma mangiare a Parma?" Dai, ripetilo forte: culatello ed anolini. Dovete essere tutti culi da queste parti.

GIORGIO BOCCA (Il Giorno, 18 novembre 1962)

…..Ho in mente un favoloso ristorante nella cui ala cercai rifugio dopo la parentesi sublime (Duomo e Battistero). Franai, pesavo molto, su una sedia che avrei preferito trovare impagliata di falasco. Mi sottrassi dapprima al Lambrusco per goffa leziosaggine. Un Culatello fresco di taglio rosseggiava, invitante, come un prezioso marmo di Verona.

LUCA GOLDONI (Corriere della Sera, 8 novembre 1986)

……E da morto crematemi e per favore spargete le mie ceneri nelle anse del Po per reincarnarmi per sempre tra le giunchiglie ed i pioppi, fra le nebbie e la sabbia e dove il Culatello ha eletto il suo regno.

GIANNI BRERA  (La repubblica, 20 gennaio 1990)

IL CULATELLO DI ZIBELLO
Il " Culatello di Zibello" è patrimonio unico di questa particolare terra adagiata sulle rive del grande Po e avvolta nelle nebbie. E la nebbia è la condizione necessaria, fattore determinante e regime climatico insostituibile per la maturazione e la stagionatura di questo inimitabile salume. Il Consorzio tra i produttori del Culatello di Zibello ( tredici produttori associati con una produzione annuale di circa novemila pezzi) ha introdotto un disciplinare esasperato per cui, qualora non venga rispettato nella sua interità, il prodotto finale non potrà fregiarsi del marchio "culatello di zibello"
In breve le regole essenziali per ottenere un culatello di Zibello che può fregiarsi del marchio consortile:
Zona di produzione del "Culatello di Zibello" : circoscritta ai seguenti comuni: Polesine, Soragna, Zibello, Busseto, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno (provincia di Parma)
Materia prima: prodotto da salumeria costituito dalla parte anatomica del fascio di muscoli crurali posteriori ed interni della coscia del suino, opportunamente mondati in superficie e rifilati fino ad ottenere la classica forma a pera. Da suini rigorosamente allevati nel territorio della Regione Lombardia ed Emilia Romagna
Miscela di salagione: sale, pepe nero intero o spezzettato, aglio e, a discrezione del produttore, può essere impiegato vino bianco secco.
Metodo di elaborazione: dopo aver proceduto a quanto descritto in materia prima, dopo l’operazione di salatura, che ha una durata di circa sei giorni, viene posto in cella frigorifera a temperatura fra zero e cinque gradi per il tempo necessario ad ottenere l’assorbimento del sale.
Successivamente i culatelli vengono trasferiti in cella di riposo per il successivo insacco in vescica di suino, legando con diversi giri di spago procedendo a spirale, tale legatura del prodotto fresco deve essere ben stretta e serve per evitare che rimangano sacche d’aria all’interno.
Stagionatura: la stagionatura deve avvenire in locali ove sia assicurato un sufficiente ricambio dell’aria ad una temperatura tra i 13 e 17 gradi. La stagionatura non deve essere inferiore a 10 mesi dalla data di salatura.
Caratteristiche : peso medio di un culatello al termine del periodo di stagionatura tra i tre e cinque chilogrammi.
Caratteristiche organolettiche: all’esterno: classica forma a pera con leggero strato di grasso nella parte convessa imbrigliato in giri di spago tali da formare una sorta di rete a maglie larghe. Al taglio la frazione muscolare si presenta di colore rosso uniforme mentre il grasso compreso fra i diversi fasci muscolari è di colore bianco. Per degustare al meglio il culatello di Zibello si consiglia di consumarlo nei luoghi di produzione.
Costo medio al kg. Lit. 95/100.000