IL MOSTRO DI BRINDISI
Ciao a tutti,
Giovanni Vantaggiato.
In pochi giorni il mostro è stato preso. A guardarlo in faccia non si direbbe che sia stato capace di uccidere una bellissima ragazza e ferire altre cinque amiche procurando loro ferite difficilmente rimarginabili. Sembra che una di loro abbia perso una mano!
La domanda che ci poniamo è come sia stato possibile vivere una vita normalissima dopo una strage del genere, mangiare e dormire con i propri figli e nipoti.
La confessione ha moltissimi lati oscuri e probabilmente saranno acclarate altre responsabilità ed allora il movente infame verrà a galla. Al mostro è stato assegnato un avvocato di ufficio che presto sarà intervistato ed allora sarà un florilegio di racconti di come vive il mostro, privato nei primi giorni di ogni conforto mediatico, recluso in isolamento allo scopo di sottrarlo ad un probabile linciaggio ecc.ecc.
Quello che mi fa rabbia è che l’avvocato ce lo presenterà come un agnellino piangente e penitente finalmente consapevole della gravità del suo gesto, pronto a chiedere perdono ai genitori della povera Melissa giustappunto per indurre a considerazioni di pietà o commiserazione.
Nei panni dell’avvocato mi asterrei dalle considerazioni suddette, direi semplicemente: tutti i mostri hanno diritto ad una difesa; il caso mi è stato assegnato e devo fare il mio dovere; un atto atroce di questa gravità non può che essere stato consumato da un pazzo e quindi cercherò di invocare e dimostrare l’infermità mentale.
Caro avvocato difensore eviti per favore di affermare che “Ha pianto, inizia a prendere coscienza di ciò che ha fatto. È molto provato, sebbene sia lucido. E certamente si farà aiutare dagli psicologi della casa circondariale”.
Spero anche che non si arrivi a patteggiamenti di sorta riti più o meno abbreviati tale per cui tra una decina di anni il mostro possa tornare libero e godersi gli ultimi anni della sua vita se mai andando per mari a bordo della sua “ barchetta “.
Ma siamo in Italia e tutto è sempre possibile !
Buona giornata
Lello