I GIAPPONESI

 

A quaranta anni dalla fine dell'ultima guerra su alcune isole dell'arcipelago giapponese vi erano ancora soldati che, fedelissimi all'imperatore oppure all'oscuro della fine delle ostilità, continuavano imperterriti a combattere in servizio permanente effettivo. Mi chiedo contro chi, dal momento che il combattimento prevede la presenza di almeno due contendenti di opposte tendenze!

Il giudizio su questi imperterriti combattenti può essere ambivalente; possono essere definiti portatori dei più alti valori dell'onore militare, ma anche degli sprovveduti che in quaranta anni non si sono accorti che il nemico non appariva all'orizzonte e che nessun colpo di pistola, di fucile o di cannone veniva sparato contro di loro.

Oggi una tale tipologia di combattenti si annida in molti gangli della vita sociale. Alcuni non si sono accorti che dal nostro Parlamento sono scomparsi i comunisti duri e puri dediti ancora alla lotta di classe che il tempo e la storia ha sconfessato, che i nemici sono diventati avversari, che la maggioranza che gli italiani hanno chiamato alla guida della nazione ha manifestato una inusuale voglia di dialogo con l'opposizione e che la speranza che si possa fare qualcosa di più e di meglio di quanto non fosse stato fatto nel passato, più o meno recente,si appresta a  diventare sempre più concreta.

 

 

 

Oggi ho ascoltato Giovanni Sartori, Pancho Pardi e Antonio Di Pietro che hanno sparato ancora bordate contro Berlusconi prima ancora che il suo governo abbia varato un qualsiasi provvedimento. Sartori ha dato giudizi negativi sulla composizione del governo bollando come asini i giovanissimi ministri. Si è ancora parlato di televisioni e di giornali al servizio del Cavaliere e allorquando è stato fatto notare che ancora una volta Berlusconi abbia vinto le elezioni pur non andando sul piccolo schermo con la stessa frequenza e  per lo stesso tempo utilizzato dalla....concorrenza ,il Pancho Pardi ha affermato che non è il tempo concesso al cavaliere o le cose che lo stesso  dice che sono importanti e determinanti, bensì la manipolazione sublimale della società italiana con tutte le trasmissioni, le soap opera,i grandi fratelli e le corride  che predispongono il popolo italiano - notoriamente ignorante e bue - a chiedere a gran voce di essere guidati dal loro ammaliatore! Popolo italiano infantile che pende dalla bocca del pifferaio di Hamelin!!

Insomma da Sartori e Fuksas non ci salviamo !

Per tornare all'Italia dei Valori ecco cosa riporta oggi, 14 maggio 2008, il Corriere della Sera:

CRITICA AL PD - Il discorso di Veltroni viene criticato però proprio dall'alleato Di Pietro, che ne ha dunque anche per il Partito democratico: «C'era anche il Pd in aula? Non me ne sono accorto. Ho dovuto girarmi più volte per capire chi era Cicchitto e chi Veltroni». A proposito dell'opposizione annunciata da Veltroni, Di Pietro spiega: «Ormai c'è una sola opposizione, perché anche l'Udc ha detto che voterà i provvedimenti del governo. Per noi il Parlamento sarà il luogo in cui far rispettare la verità dei fatti. Berlusconi rivolge la sua captatio benevolentiae a 360 gradi, e può farlo grazie ai media grazie ai quali vuole instaurare una dittatura dolce».

Come è stato diverso il discorso di Berlusconi da quello della scorsa legislatura dei Romano Prodi allorquando forte di ben due o tre voti di maggioranza al Senato ( compresi i senatori del giurassico ) non solo sdegnosamente rifiutava ogni collaborazione e dialogo con l'allora minoranza, ma affermava, in più occasioni, che avrebbe governato per i normali cinque anni o più, forte del mandato ricevuto dalla maggioranza degli italiani.

Probabilmente il professore venne distratto da qualche accadimento involontario dal momento che dimenticò di contabilizzare tutti i voti dati al centro destra e non solo il numero dei deputati e senatori ottenuti grazie ad una legge che allora venne definita  "porcellum", ma che nelle elezioni dell'aprile 2008  ha funzionato bene, se non proprio benissimo!

Bene, fin quando in Italia si aggireranno,arma in pugno i soliti...giapponesi potremo gridare: BANZAI !

 

che significa : diecimila anni di vita !!!

Arrivederci alla prossima occasione.