FASE   UNO   E   FASE   DUE

 

Ciao a tutti,

 

Fase uno e fase due! Mi fa venire in mente una barzelletta contro i  napoletani ( che non condivido affatto ). Domanda: come volete risolvere i problemi di Napoli? Con due diluvi universali. Scusa , ma non  ne basta uno? No, con il primo muoiono tutti i napoletani e con  il secondo si spediscono al Creatore i parenti che arrivano per i funerali!

La prima fase della manovra ha distribuito in modo non equo un mare di tasse e la seconda fase si appresta a fare altrettanto. Rivalutazione degli estimi catastali, aumento delle tariffe autostradali  e via dicendo.

La situazione in cui versiamo dipende da un attacco fatto ai titoli sovrani dell’area euro specialmente verso gli Stati che sono gravemente indebitati. E’ una guerra in grande stile che si prefigge di scardinare l’Europa e per far ciò si è cominciato ad attaccare l’Irlanda, per proseguire con il Portogallo, la Grecia, la Spagna e, per ora, buon ultima l’Italia. La guerra trova facile progressione  a  causa  dell’assoluta mancanza di difesa da parte degli  “attaccati “.

Altrove le banche centrali offrono ingenti armi di difesa mediante la stampa di carta moneta e attuando un’ efficace politica monetaria. Recentemente la speculazione aveva attaccato gli Stati Uniti d’America, ma ha dovuto ritirarsi in buon ordine. Difendersi da simili attacchi è pressoché impossibile dal momento che si dovrebbe offrire un argine compatto e determinato impensabile con un’ Europa fatta da Stati che perseguono strategie nazionaliste, uniti solo da una pseudo moneta chiamata euro.

In natura le belve feroci per azzannare la preda disperdono il branco ed isolano il predestinato al pranzo di mezzogiorno. Anche nel nostro caso sta avvenendo la stessa cosa.

Gli estimatori incalliti di Berlusconi ci ripetono che le previsioni di un calo vistoso dello spread alle sole dimissioni del premier si sono rivelate fallaci, anzi, dopo una manovra lacrime e sangue, lo spread ha raggiunto limiti non molto distanti dal massimo storico.

Coloro che disistimano il cavaliere ripetono che la  sua credibilità e la sua  presentabilità nei consessi internazionali era ridotta ai minimi termini tanto da essere oggetto di frizzi e lazzi che hanno umiliato tutti gli italiani.

Ci hanno ripetuto che noi non siamo la Grecia o la Spagna; abbiamo fondamentali eccellenti, ma poi a conti fatti vediamo che lo spread sui Bonos spagnoli è di 340 punti ed il nostro ad otre 500 punti. Anche la Francia era in difficoltà; lo spread era salito a 206 punti, quindi pronta ad essere attaccata, ma ora lo spread transalpino è di appena 106 punti base.

Ora sulla scena nazionale ed internazionale è arrivato Mario Monti, istruito, compassato, suadente, poco incline al sorriso ( in verità ci sarebbe poco da sorridere ) e lavoratore indefesso, al limite della resistenza fisica.

La ricetta di tanto personaggio mi pare deludente al massimo.

Siamo in recessione, lo spread è alto e ci costringerà a sborsare un sacco di soldi in più per il servizio del debito e per aiutare la ripresa economica si tolgono i soldi dalle tasche degli italiani che un po’ psicologicamente, un po’ per penuria di mezzi, si ritrarranno dal mercato peggiorando così il PIL e quindi la possibilità dello Stato a far fronte agli impegni finanziari del paese.

Un avvitamento di tal genere produrrà con matematica certezza una vera e propria catastrofe che colpirà principalmente il ceto medio ( alto o basso non fa differenza ) e coloro che fanno parte dei poveri veri o destinati a divenir tali.

Mario Monti dovrebbe dire, anzi gridare al mondo intero che i beni demaniali sono in vendita, caserme, spiagge e colline. A me personalmente non frega niente se la spiaggia del mio paese sia data in concessione al bagnino oppure sia di sua proprietà. Inoltre, la Banca d’Italia ha una quantità sproporzionata di oro inservibile nei suoi forzieri. A cosa serve questa ricchezza se fuori si muore di fame e se coloro che devono finanziare il nostro debito non guardano tanto alle garanzie reali quanto alla reale possibilità di rimborso derivante dall’aumento del PIL?

Come è possibile che persone di mediocre intelligenza – come il sottoscritto – comprendono queste cose, mentre i professori di ogni razza le ignorano? Vuoi vedere che hanno un’intelligenza al di sotto della mia di  cui vado fiero?

L’Italia è piena zeppa di lobby e di corporazioni potentissime che bloccano ogni iniziativa saggia dei governi e quindi occorrerebbe rivedere e riformare lo Stato nei minimi particolari eliminando ogni possibilità di sprechi e corruzione, se mai riformando anche il codice penale comminando addirittura l’ergastolo o, in subordine, i lavori forzati ai corrotti, corruttori e chi commette peculato. Altro che privacy! Mussolini diceva che governare gli italiani non era difficile, era INUTILE !

La regione siciliana che ha il primato dello spreco e del numero dei dipendenti ( 23.000 contro i 3.000 della Lombardia ) aveva appena deliberato l’assunzione di altri 1.600 elementi. L’assunzione è stata bocciata dal Commissario e l’UDC è uscita dalla maggioranza.

Non si affronta questo cancro e si mettono le mani nelle tasche di pensionati e dipendenti !

Gli evasori totali miliardari se la caveranno con qualche multa salata e con un paio di anni di galera, subito tramutati in assegnazione ai servizi sociali, mentre sarebbe logica una confisca senza appello di tutta l’attività annessa e connessa. L’evasore riceverebbe una tesserina per accedere alla Caritas per sfamare se stesso ed i suoi famigliari.

Altro che  Stato liberale, qui occorre uno stato di polizia! A mali estremi, rimedi estremi!

Dopo aver fatto una bella e sacrosanta pulizia si potrebbe con estrema moderazione ritornare ad uno stato democratico e liberale, pur mantenendo un occhio vigile ed attento agli sgarri.

Speriamo bene ed alla prossima

Lello