L'ESISTENZA DI DIO

 

Non vedo perché alcuni cittadini di questo Belpaese abbiano sentito il bisogno di riunirsi in una confraternita allo scopo di affermare che Dio non esiste. Ogni azione umana presuppone il conseguimento di un certo vantaggio altrimenti sarebbe come far la guerra ai mulini a vento di Miguel de Cervantes Saavedra, ma il vantaggio  proprio non riesco a vederlo.

Un bel giorno uno si alza e comunica al mondo che Dio non esiste, ma una tale affermazione dovrebbe essere dimostrata e certamente  costui non è migliore di Aristotele, Kant o Pascal che affermava che “ vi è tanta luce da credere all’esistenza di Dio e tanta ombra per dubitarne”.

Ovviamente l’esistenza di Dio è anche una questione di fede che, tra l’altro, è un dono dello stesso Iddio.

Blaise  Pascal ci dice:

“”AdoperateVi dunque a convincerVi non già con l’aumento delle prove di Dio, bensì mediante la diminuzione delle Vostre passioni. Voi volete andare alla fede, e non ne conoscete il cammino; volete guarire dall’incredulità, e ne chiedete il rimedio: imparate da coloro che sono stati legati come Voi e che adesso scommettono tutto il loro bene: sono persone che conoscono il cammino che vorreste seguire e che son guarite da un male di cui vorreste guarire. Seguite il metodo con cui hanno cominciato: facendo cioè ogni cosa come se credessero, prendendo l’acqua benedetta, facendo dir messe, ecc. In maniera del tutto naturale, ciò Vi farà credere e V’impecorirà [Vous abêtira]. "Ma è proprio quel che temo." E perché? che cosa avete da perdere? Ma, per dimostrarVi che ciò conduce alla fede, sappiate che ciò diminuirà le Vostre passioni, che sono i Vostri grandi ostacoli. Fine di questo discorso. Ora, qual male Vi capiterà prendendo questo partito? Sarete fedele, onesto, umile, riconoscente, benefico, amico sincero, veritiero. A dir vero, non vivrete più nei piaceri pestiferi, nella vanagloria, nelle delizie; ma non avrete altri piaceri? Vi dico che in questa vita ci guadagnerete; e che, a ogni nuovo passo che farete in questa via, scorgerete tanta certezza di guadagno e tanto nulla in quanto rischiate che alla fine Vi renderete conto di avere scommesso per una cosa certa, infinita, per la quale non avete dato nulla. "Oh! codesto discorso mi conquista, mi esalta, eccetera." Se esso Vi piace, e Vi sembra valido, sappiate che è fatto da uno che si è messo in ginocchio prima e dopo, per pregare quell’essere infinito e senza parti al quale sottomette tutto il proprio essere affinché sottometta a sé anche il Vostro, per il Vostro bene e per la sua gloria; e che quindi la sua forza si accorda con questa umiliazione.””

 

Tornando più prosaicamente alla nostra vicenda occorre evidenziare ancora una volta che l’avversione al Cristianesimo, alla Chiesa ed alla cultura religiosa viene sempre dalla sinistra. Il sindaco di Genova è la dottoressa Marta Vincenzi che è Laureata in filosofia, dirigente scolastico di scuola superiore (preside in un istituto scolastico di Bolzaneto), è stata un'esponente del Partito Comunista Italiano aderendovi nel 1974. Coniugata con Bruno Marchese, ha una figlia. Eletta nelle liste civiche di centro sinistra.

Nel sindacato degli autotrasportatori di Genova l'iniziativa dell'Unione atei divide le sigle sindacali genovesi. Cgil e Ugl alzano le spalle. Faisa-Cisal conta 900 iscritti tra i 1700 lavoratori dell'azienda trasporti comunale. Il sindaco Marta Vincenzi sull'iniziativa: "Difendiamo democrazia e laicità". Questa affermazione mi ricorda un’altra “ difendiamo l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura “ ( anche quando annienta Enzo Tortora )

Cosa succederebbe a Genova oppure a Firenze se i cattolici credenti e praticanti tappezzassero gli autobus del servizio urbano cittadino con delle scritte inneggianti a Gesù di Nazareth, alla Madonna del Carmine oppure a San Luigi? Darebbero questi sindaci sinistri  il nulla osta, perché si tratta di assicurare la democrazia?

E se cominciassimo a scrivere frasi pro Dio sui muri, sulle lenzuola da appendere ai balconi e se cominciassimo a proporre tridui di riparazione nelle cattedrali e così via ? Quale scenario medioevale ne verrebbe fuori?

Meno male che i credenti ( anche se non praticanti )  sono la stragrande maggioranza del popolo italiano ed hanno ancora in considerazione la frase di Cristo: portae inferi non prevalebunt adversus eam.( Così nel Vangelo di Matteo (cap.Xv I v.18) quando Gesù affidò a S.Pietro la guida della Chiesa, che avrebbe resistito nei secoli alle forze del male.)

L’esistenza o meno di Dio è un problema che riguarda solo la coscienza individuale e non va affidata alla pubblicità sugli autobus, specialmente oggi, che dappertutto si assiste ad una crescente scristianizzazione e ad una persecuzione acerrima contro i cristiani nei paesi dell’oriente e del medio oriente, una tal presa di posizione della confraternita atea mi pare del tutto fuori posto e fuori luogo.

Lasciate  sugli autobus lo spazio pubblicitario alla reclame della Coca Cola o dei MacDonald!

Ve ne prego !

Lello