TRAGICOMMEDIA TRATTA DALL'ESIBIZIONE DI BEPPE GRILLO, COMICO MILIARDARIO, E CHE HA COINVOLTO SANTORO, SGARBI. TRAVAGLIO E PETRUCCIOLI.

 

 

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

IL BRAVO GIORNALISTA: MICHELE SANTORO DA SALERNO

IL BRAVO SCRITTORE GIORNALISTA: MARCO TRAVAGLIO

IL POLITICO ESAGITATO: VITTORIO SGARBI

PUBBLICO DI VARIA ESTRAZIONE MA DI PROVATA TENDENZA.

L'AZIONE SI SVOLGE IL 2 MAGGIO 2008 IN RAI 3

 

Pronti? Via !

E si riparte puntualmente sotto la bandiera della libera e corretta informazione. In Italia vi sono due dogmi laici: il primo riguarda l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura ed il secondo la libertà di informazione. Sotto queste due bandiere si rende possibile l'accanimento inquisitorio contro determinati soggetti, escludendone altri, e la diffamazione a mezzo della tv di stato che viene tenuta in vita con i soldi di tutti i contribuenti, quelli di destra, quelli di sinistra e quelli extraparlamentari le cui fila oggi, grazie alla strategia di Veltroni, si sono irrobustite e di molto.

La prima trasmissione di Annozero l'ho voluta vedere al fine di verificare in che modo il bravo giornalista avesse condotto il programma e, dopo pochi minuti ( una ventina ) sono stato colpito da conati di vomito e sono corso via.

Ricordo che vi era l' architetto Massimiliano Fuksas che ha pontificato dando dell' ignorante a tutti gli italiani dicendo che se avesse fatto la domanda " chi era Eschilo oppure Euripide " nessuno avrebbe dato la risposta, ovviamente lui escluso. Il bravo giornalista sogghignava ben felice che un tale giudizio  avesse colpito i suoi connazionali.

 

 

Ma è stato proprio il bravo e saputello architetto a prendere la cantonata. Ecco cosa ho letto sui giornali:

ANTEFATTO:

Fucksas ad Anno Zero si è chiesto come si possa votare uno che attribuisce a Cesare una citazione di Cicerone.

Leggiamo qui:

" Siracconta, che mentre la comitiva valicava le Alpi, passò accanto ad una cittadina di barbari squallida e abitata da pochissime persone. I compagni, cosí per dire, esclamarono ridendo: "Chissà se anche qui i potenti del luogo ambiscono alle cariche pubbliche e lottano e disputano tra loro per ottenere il primato fra i cittadini".

CESARE rispose loro, serio: "Io, comunque, preferirei essere il primo in questo villaggio che il secondo a Roma" " (Plutarco, Vita di Cesare,11, traduzione di C. Carena pubblicata da Einaudi nel 1958, vol. II, pp. 667-668).

Come dire, "chi di spada ferisce, di spada perisce" (chissà a chi l'attribuirebbe Fucksas)


 

Milano - Se Massimiliano Fuksas conosce l’architettura come la storia latina, meglio stare alla larga dai palazzi che ha costruito. Certo, confondere due autori antichi sarebbe una mancanza perdonabile. Se non fosse che è proprio Fuksas  a considerare un ignobile somaro chi commetta quell’errore. Ad Annozero ha dato dell’ignorante a Silvio Berlusconi - e a chi lo ha votato - perché il Cavaliere ha attribuito a Cesare una certa citazione. «Era Cicerone, ragazzi, non Cesare, è una cosa gravissima!», ha urlato indignato l’architetto.

Ma ci tocca dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Fuksas del somaro. Perché la citazione era proprio dell’imperatore romano, come riportata da Plutarco nelle sue Vite parallele. Quindi, a meno che anche Plutarco non sia uno zoticone illetterato come gli elettori del Pdl o della Lega, Fuksas ha fatto una bella figuraccia. E meno male che non ha spiegato chi era Euclide, chissà cosa avrebbe detto. Euclide? Un bravo geometra straniero.

 

 

 

 

 

Vi era solo un giornalista di parte avversa e questi era  Filippo Facci che appena si è permesso di interrompere il grande Fuksas è stato zittito in modo arrogante e volgare.

Poi il bravo giornalista ha chiamato in causa Facci rivolgendogli la domanda:

Senta, si dice che Berlusconi sia un mafioso,che si sia fatto un sacco di leggi pro domo sua,che sia una mezza macchietta,che ha portato l'Italia sull'orlo del ridicolo, lei cosa ne pensa?

E Facci, " ma non diciamo sciocchezze, io penso che in Italia..............

Ed il bravo giornalista," ok va bene sentiamo cosa dice Ruotolo ecc. ecc.

 

Chi mai potrebbe dire che il bravo giornalista non abbia rivolto una domanda alla......concorrenza?

 

E passiamo ora al comico miliardario Beppe Grillo ( mica fesso lui!" ) che, sempre dal bravo giornalista , ha avuto modo di far sapere al mondo cosa pensa del Presidente Napolitano, del luminare Umberto Veronesi e di tanti altri e tutto questo in modo da configurare il reato di calunnia nei confronti di Veronesi e di vilipendio al Capo dello Stato. A proposito vi è qualche magistrato che abbia incriminato il comico genovese oppure grazie al dogma della libertà di informazione tutto è permesso? Avrei voluto vedere  come sarebbe andata a finire se qualcuno avesse rivolto a qualche magistrato,preferibilmente di area democratica, le stesse espressioni usate nei confronti del nostro Presidente della Repubblica!

Questa bella e democratica performace del bravo giornalista ha scatenato de ire di Claudio Petruccioli, che pare non sia di area di centro-destra o meglio berlusconiana , e che ha detto testualmente:

2008-05-03 09:04 ansa

PETRUCCIOLI, FACCIO AMMENDA PER SANTORO

ROMA - "A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto, di fatto, della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente": Claudio Petruccioli, presidente della Rai, interviene sulla puntata di 'Annozero' che Santoro ieri ha dedicato a Beppe Grillo. "Ieri sera - dice in una nota - Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi".

Basta così? No, cari amici, non basta!

Michele Santoro vuole la beatificazione e punta decisamente al titolo S.Michele da Salerno,protettore dei giornalisti liberi e democratici!

Nel clima mutato tra maggioranza ed opposizione ( da questa si dissocia il forcaiolo Di Pietro ) si è pensato di avvelenare l'atmosfera e far di tutto per agevolare le esternazioni più o meno colorite e pertinenti di qualche esponente del centro destra per poi gridare all'imbavagliamento, al regime, ai fascisti che. completata la novella marcia su Roma, si apprestano ad affossare ogni anelito di libertà.

Nei panni di Berlusconi, così come ho scritto alla STAMPA, faciliterei al massimo le esternazioni deliranti di Michele e della sua corte in modo da assicurarsi almeno un'altra decina di anni di governo.

Per coloro che sono arrivati fin qui possono, se lo desiderano, vedersi il filmato della lite SANTORO-SGARBI-TRAVAGLIO.

Arriverderci alla prossima puntata.

14/5/2008

Rai, Agcom apre un'istruttoria

Per dichiarazioni Travaglio su Schifani

L'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha deciso a maggioranza di aprire un'istruttoria nei confronti della Rai per le trasmissioni "Annozero" del primo maggio e "Che tempo che fa" del 10 maggio. Al centro, in quest'ultimo caso, le dichiarazioni di Marco Travaglio relative al presidente del Senato, Renato Schifani. L'esponente del Pdl aveva dato mandato ai suoi avvocati di agire giudizialmente nei confronti del giornalista.

L'Agcom in una nota ha precisato che vengono contestate "alla Concessionaria pubblica la presunta violazione dell'articolo 4 (diritti fondamentali della persona) e dell'articolo 48 (compiti del servizio pubblico) del Testo unico della radiotelevisione". I procedimenti così aperti "si svolgeranno nel rispetto delle garanzie procedurali previsti dalla legge e dai regolamenti dell'Autorità", conclude la nota.