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Spero di ampliare il più possibile queste pagine anche con ricordi, storie, foto e suoni che qualcuno di voi avrà ancora a portata di mano. - Radio Sfinge - nata: 21 marzo 1978, morta: 11 Aprile 1994 (uccisa dalla legge Mammì). Un saluto a tutti e un pensiero a chi non c'è più, in particolare ad Annamaria e ai miei genitori. (E' come se, foste con me!!)
Camillo D'Amico
Da Radio Freccia: Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock'n roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non sia giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un c.... della vita degli altri. Da Radio Sfinge: Credo nella libertà di sognare. Credo nell’amore verso gli altri anche se nulla ritorna. Credo nella musica per tutti e non per pochi. Credo nel piccolo aiuto che ti può sollevare dalla melma. Credo che la voglia di scappare da un paese con diecimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare dalla tristezza e dal buio che ti circonda, e non da te stesso, perché con te stesso ci sarai per tutta la vita, anche se ti chiami Michael Shumacher. Se scappi, lo fai solo per salvarti!!! Credo che nessuno possa bloccarti il cervello solo perché non fai intrallazzi o non hai i mezzi. Credo in "Papì" (nome di fantasia), perché tu, Mammì, sei stato crudele verso chi credeva nella libertà di sognare.
Ad Annamaria. Vorrei dedicarti una canzone da irradiare nell’etere infinito, illudendomi che possa raggiungerti; vorrei immaginare l'eco della tua voce su una frequenza fuori banda dove nessuno possa ascoltarla, al di fuori di chi ti ha veramente apprezzato.
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