CORTEGGIAMENTO E FIDANZAMENTO
Le donne giovani ed anziane lavoravano con lago: le une per preparare la
dote, le altre rammendavano la biancheria.
Di solito gli uomini costruivano scoe de conostrela e scoe de sorc(h)
(scope di sanguinella e di saggina).
Di domenica non lavoravano, ma giocavano alla tombola o con mucchi di
semola (crusca) dove venivano nascosti cinque
centesimi e fortunato era chi li trovava!
E nelle stalle gruppi di giovani
andavano in fila (a corteggiare)
..
Ogni sera tre, quattro gruppi si alternavano nella stalla. Ogni gruppo rimaneva a
chiacchierare e a cantare, mentre quello successivo aspettava pazientemente allesterno.
Il gruppo che si trovava allinterno non poteva rimanere più del tempo
stabilito, altrimenti iniziavano fischi e colpi
alla porta e poteva degenerare anche in rissa.
Sembra che i gruppi entrassero uno alla volta per la scarsità di sedie o panche.
I morosi (fidanzati) potevano rimanere fino a quando i genitori della
ragazza andavano a letto.
A volte, più tardi, i giovani ritornavano per le serenate. Le ragazze non potevano farsi vedere, perché era considerato poco serie.
Queste sono alcune villotte che venivano cantate
Chista stradela la vuoe passegiâ
Quanc che la bela lè maridada
chista stradela resta bandonada.
Su sta stradela vuoe plantâna rosa
par la
me bela, par fâla sposa.
Su
sta contrada vuoe plantâla vit
par vede la me bela vendemà.
la sgorla el cotolin che lâ
consola.
In questa stradina voglio passeggiare
finché la mia bella è sposata
Quando la mia bella è sposata
questa stradina resta abbandonata.
Su questa stradina voglio piantare una rosa
per la mia bella, per farla sposa.
In questa contrada voglio piantare una vite
per vedere la mia bella vendemmiare.
La mia fidanzata è di Valle Croda (in questo caso)
muove la gonnellina che consola.