Il Prof. Gennaro Straziuso, esponente della Margherita(PPI),
primario di chirurgia all’Ospedale San Carlo di Potenza ed Assessore
regionale alla Sanità, si è iscritto al “COMITATO
ITALIANO ED EUROPEO, PER LA PROTEZIONE DEL POPOLO DEGAR (MONTAGNARD),
E PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA IN VIETNAM”.
L’iscrizione del Prof. Straziuso, che è atto politico e
non mera testimonianza, è un altro mattone che contribuisce a
rendere più solida, più forte la battaglia per l’affermazione
delle libertà politiche, religiose e di espressione in Vietnam.
Vietnam, che in barba a quanto previsto anche dagli accordi di cooperazione
economica, continua imperterrito a violare i più elementari diritti
della persona e non ha fatto un solo passo avanti per gettare le basi
di una democratizzazione del Paese, dopo oltre 30 anni di dittatura comunista.
Pochi giorni fa, gli europarlamentari radicali hanno presentato un’interrogazione
alla Commissione europea per chiedere l’adozione di “misure
serie ed efficaci in merito alle sempre peggiori condizioni umanitarie
dei rifugiati Montagnard in Cambogia e in Vietnam.”
Interrogazione che segue di poche settimane una risoluzione del Parlamento
Europeo, che ha condannato il Vietnam per le continue violazioni della
libertà religiosa, che si concretizzano in una autentica persecuzione
perpetrata nei confronti di tutti i movimenti religiosi, che non accettano
le interferenze del Partito Comunista del Vietnam nelle loro pratiche
(basti ricordare i Montagnard, obbligati ad abiurare la loro fede in
pubbliche cerimonie, nelle quali sono costretti a bere sangue animale
e a prestare giuramento di fedeltà ad Ho Chi Min).
Nell’interrogazione si chiede la sospensione degli accordi di cooperazione,
nel caso in cui i governi vietnamita e cambogiano non cessino immediatamente
le loro persecuzioni nei confronti dei Montagnard. E’ di tutta
evidenza, infatti, che il proseguirsi di tali accordi, in mancanza di
una risposta positiva da parte del Vietnam e della Cambogia, si concretizzerebbe
una volta di più, una volta di troppo, in una oggettiva complicità e
nel finanziamento di politiche che sono fortemente lesive dei più elementari
diritti umani.
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