I DEPUTATI LUCANI LETTIERI, MOLINARI E BOCCIA SOTTOSCRIVONO LAPPELLO DI MARCO PANNELLA SULLIRAQ. |
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di Maurizio
Bolognetti
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Mentre lappello del leader radicale Marco Pannella supera di slancio le 5300 sottoscrizioni continua la mobilitazione dei lucani per sostenere liniziativa radicale. I Deputati Molinari, Lettieri e Boccia hanno sottoscritto in queste ore lappello di Marco Pannella, aggiungendo la loro firma a quella di oltre 70 parlamentari italiani e di tante personalità provenienti da 75 Paesi dallAfghanistan allo Zambia, dal Brasile al Giappone. Intanto, Marco Pannella e lex Commissaria europea Emma Bonino moltiplicano gli sforzi per guadagnare alla proposta radicale possibilità di successo. Marco Pannella ha rivolto un invito ai 41 premi Nobel e ai 7 sindaci
europei, ad iniziare dal sindaco Veltroni. Il leader radicale ha dichiarato:
Stanno drammaticamente sfuggendo le settimane, forse i giorni, ancora
utili per conquistare all'Iraq e agli iracheni, in alternativa alla guerra,
democrazia, libertà, diritto e diritti. La non-guerra
non é alternativa alla guerra, né è pace per l'Iraq
e gli iracheni. Un "Governo provvisorio democratico" per iniziativa
e controllo del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, le dimissioni del Presidente
Saddam, cui sarebbe assicurato senza ombra di dubbio un salvacondotto
per l'esilio, sono queste forma e sostanza della pace possibile. Per parte nostra, come radicali di Basilicata, con gli iscritti, i simpatizzanti, i sostenitori faremo di tutto perché da questa regione possa arrivare un sostegno sempre crescente alla proposta Pannella. Occorre davvero riempire le piazze per la libertà e la democrazia
in Iraq, per scongiurare quello che ora sembra inevitabile, nella consapevolezza
che molto dipenderà da tutti noi, da quello che riusciremo a fare.
Emma Bonino ha dichiarato: SÌ allesilio di Saddam,
costringendolo a lasciare il potere; SÌ ad un governo transitorio,
diretto dalle Nazioni Unite, che prepari elezioni democratiche anche in
Iraq. Questa nostra iniziativa, ha almeno il pregio di fare lo sforzo
di uscire dalla sterile contrapposizione fra chi si fa per dire
vuole la pace e chi, invece, vuole la guerra (credo, Saddam Hussein).
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2 febbraio 2003 | ||