Tra le molte iniziative meritorie della regione Basilicata ce n’è una particolarmente importante, il finanziamento per lo meno parziale, diretto o indiretto, degli spettacoli del Buon Ulderico Pesce.

Una attività filantropica, che garantisce al Pesce di portare in scena i suoi spettacoli, spero non concordandone prima i contenuti con la Regione stessa, e ai cittadini di questa regione di poter godere, pagando s’intende, degli spettacoli così prodotti.

Siamo di fronte ad un sodalizio straordinario: Pesce e la Regione o la Regione e Pesce, tanto cambiando l’ordine dei fattori il prodotto, ahimè, non cambia.

Sarà che ho sempre diffidato di uno Stato che finanzia l’arte e di un’arte che si fa finanziare dallo Stato, correndo il rischio di diventare arte di Stato o di regime, a seconda dei casi, ma inviterei tutti a riflettere su questa pericolosa commistione.

Spero solo che non si decida di avviare anche dei corsi di formazioni in prosa o non so cosa, magari finanziati dalla Regione e dall’Unione con Pesce nel ruolo di formatore.

Il principe avrebbe detto: “e io pago!” Noi molto più semplicemente diciamo: “occhio all’artista.”