"Bubbico mi attribuisce dichiarazioni mai rilasciate,
non ho affatto pronunciato il nome della Sogin nella conferenza stampa
di ieri:
capisco il cruccio, la preoccupazione, il nervosismo, persino il senso
di solitudine politica che sta pervadendo il Presidente Bubbico in queste
ore.
Ma non comprendo perché Egli assegni ai parlamentari del centro-destra
frasi mai proferite, soprattutto in relazione "agli studi preliminari
della Sogin", trasferendoli addirittura sul piano delle "confidenze
personali".
Il quasi sempre lucido Presidente della Regione Basilicata sa che le informazioni
preliminari della Sogin e, ancor di più, gli studi dell'Enea erano
gia da tempo, almeno da alcuni anni, un bagaglio di conoscenze a disposizione
sia del Governo che della Conferenza Stato-Regioni, oltre che, come ormai
assodato, della Giunta Regionale di Basilicata.
Ciò non di meno, nel mio breve intervento di ieri, ho parlato di
tutt'altro: riferendo di un colloquio intercorso con il Presidente del
Consiglio, col quale ho avuto il piacere e la possibilità di ricostruire
alcuni particolari degli accadimenti di Scanzano che hanno tanto angosciato
la nostra comunità regionale.
Ebbene, il Presidente Berlusconi, sinceramente dispiaciuto per il disagio
vissuto dai lucani in quei giorni drammatici, mi ha autorizzato a rendere
pubblico un particolare che, oggettivamente, non sembra di scarso rilievo,
soprattutto per quel che concerne la sfera delle responsabilità
politiche.
Il Capo del Governo mi ha confermato, secondo quanto gli era stato riportato,
che i competenti enti territoriali della Basilicata erano stati anticipatamente
informati della decisione "tecnica" di trasferire le scorie
nucleari in Basilicata e che (questo è il dato veramente inquietante
e da chiarire fino in fondo!) si era raccolta una disponibilità
di massima.
Io non so "chi" abbia incontrato "chi" e neanche quali
soggetti tecnici o istituzionali abbiano raccolto queste disponibilità
per poi comunicarle al
Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti e dunque non intendo
automaticamente dire che taluni in Basilicata sapessero del Decreto.
Ma su una cosa ormai non vi è alcun dubbio: la nostra Regione,
come il dossier raccolto dai partiti della cdl conferma ampiamente, sapeva
più generalmente (e come se sapeva!), che la Basilicata era la
più seria candidata a divenire sede del sito unico. Altrimenti
non si sarebbe munita, come ha fatto, salvo poi inspiegabilmente non utilizzarlo,
di uno studio tecnico per dimostrare l'incompatibilità scientifica
con quell'orientamento prevalente di Enea e Sogin.
Varrà dunque la pena per la Giunta regionale di giocare a carte
scoperte.
Tornando poi alle precise affermazioni del Presidente Berlusconi, mi sia
consentito esprimere un franco parere: è difficile pensare che
in una sede come il Consiglio dei Ministri qualcheduno abbia mentito deliberatamente
al Premier, rassicurandolo ampiamente sulla piena consapevolezza degli
enti locali interessati.
Per altro, trattandosi di fonti istituzionali pubbliche, tutte facilmente
verificabili, non comprendo l'incredulità del capacissimo Presidente
della Regione Basilicata. Che si verifichino e si incrocino le informazioni!
Si istituisca dunque la Commissione d'inchiesta reclamata da Forza Italia.
Quello che però mi dispiace e amareggia è il verificare
come Bubbico, forse perché irritato, si scagli oggi a testa bassa
contro il Governo, dimenticando che lo stesso Governo con decisione collegiale,
anche sulla spinta di esponenti politici di spicco, degli stessi Parlamentari
lucani e dei Presidenti meridionali di Forza Italia (e degli altri partiti
del centrodestra), da Miccichè a Fitto, da Iorio a Chiaravallotti,
fino a Blasi, Ponzo, Danzi, Brienza e Viceconte, è stato capace
di fare autocritica ed ha rinunciato ad indicare la Basilicata come sito
unico per lo stoccaggio delle scorie radioattive, cancellando il nome
di Scanzano da quell'ormai famoso decreto legge.
Sarebbe per altro legittimo chiedersi quale altro governo sarebbe stato
capace di comportarsi nello stesso "nobile" modo. L'Ulivo avrebbe
avuto la sensibilità che ha dimostrato Silvio Berlusconi?
Non bisogna rinunciare, infine, ad un ultima, pertinente, attenta considerazione:
Il nostro Governatore sa bene che non sarebbe bastata solo la straordinaria
ed indimenticabile protesta popolare e sa pure che molti di noi, della
maggioranza di governo, hanno messo in discussione, in quelle ore, il
loro stesso futuro politico.
Non dico che ci aspettavamo gratitudine ma neanche tanta ostinata irriconoscenza.
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