Hok Moak Hrue No-el
Monsignor Superbo,
come certamente saprà, letnia Montagnard è soggetta
da almeno 30 anni ad una persecuzione che ha assunto i caratteri del genocidio.
Una repressione brutale, fatta di arresti, stupri, sterilizzazioni forzate.
Lapprossimarsi del Natale per letnia Degar, prevalentemente
di fede cristiana, non sarà un momento di gioia e di festa.
Ahimè, anche questanno i Degar proveranno sulla loro pelle
la viltà di una persecuzione del loro credo, che negli ultimi due
anni è diventata particolarmente feroce.
Monsignor Superbo, come sa, da sempre mi professo anticlericale, laddove
lessere anticlericale, gioverà ricordarlo, non significa
essere antireligiosi.
Da liberale e da libertario, quale sono, mi batto e sempre mi batterò,
affinché non siano mai represse le libertà. E la libertà
di poter professare il proprio credo è un diritto inalienabile
di ogni individuo, nella speranza, certo, che la religione non diventi
strumento di potere e mezzo per imporre una visione etico/morale e che
il crocifisso o il Corano non diventino un corpo contundente, con il quale
colpire i miscredenti, ma veicolo per trasmettere un messaggio
damore e di tolleranza, che sono altro rispetto allintegralismo
e al fanatismo. Tanto per intenderci, posso avere sicuramente rispetto
per chi si dice contrario al divorzio, ma non accetto che quella visione
del matrimonio, della vita di coppia, diventi legge dello Stato. La religione
non può e non deve essere religione di Stato. Così come
in Vietnam l'ideologia comunista è religione di stato, che opprime
le libertà, ad iniziare dalla libertà di culto(vedi cerimonie
in cui il regime di Hanoi impone ai Degar l'abiura e il giuramento di
fedeltà ad Ho Chi Min). Il Papa ha tutto il diritto di lanciare
anatemi contro il divorzio, l'aborto, la libera ricerca, la fecondazione
eterologa, ma quelle opinioni, quelle legittime opinioni non possono trasformarsi
in leggi dello Stato, andando a limitare la libertà di scelta in
coscienza, in scienza di cittadini, medici e ricercatori.
Vorrà convenire, Monsignor Superbo, che il rischio di una religione
che diventi non strumento di Dio, ma del "demonio", è
cosa sempre presente e da temere come la peste. A far da monito i secoli
bui abitati da inquisizioni e inquisitori e un presente fatto di uomini
bomba che si immolano in nome di Allah; tentativi di clericalizzare lo
Stato e di abbatterne la laicità; partiti che si fanno Chiesa e
Chiese che vestono i panni del partito; il tutto a detrimento della religione
e della religiosità.
Ma tornando alloggetto principale di questa mia missiva e cioè
le sofferenze dei Montagnard, voglio chiederLe, anche questanno,
di invitare tutte le Diocesi a ricordare il dramma dei Degar, anche dicendoHok
Moak Hrue No-el, che nel dialetto Rhade Montagnard significa Buon
Natale.
Sicuro di una sua risposta positiva a questa mia richiesta, che formulo
anche a nome della popolazione Montagnard, la ringrazio anticipatamente
e le auguro un sereno e felice Natale, o se vuole Hok Moak Hrue
No-el.
Con Sincero Affetto e Stima
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