“ED ORA SULLO STATUTO SARA’ COINVOLTA ANCHE LA COMUNITA"

di Maurizio Bolognetti
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L’azione esercitata da Radicali Lucani nei giorni scorsi, ha finalmente prodotto un primo risultato: per la prima volta, da quando si è costituita la Commissione per la riforma dello Statuto, un suo autorevole rappresentante ha formalizzato una proposta di riforma della legge elettorale.

Voglio, innanzitutto, dare atto al Presidente Mitidieri della chiarezza e del coraggio delle proprie opinioni e dire che, evidentemente, non posso che essere d’accordo sul mantenimento dell’elezione diretta del Governatore, sull’abolizione del Listino e del voto disgiunto. Non posso al contempo esimermi, però, dal sottolineare, che la proposta partorita dalla fervida immaginazione del Presidente è un autentico capolavoro della sottile arte del bizantinismo partitocratrico.

Ho la sgradevole sensazione che ciò che si è fatto uscire dalla porta, lo si voglia far rientrare dalla finestra.

Da quanto leggo, è del tutto evidente, che la proposta avanzata da Mitidieri mira ad accontentare tutti i partiti attualmente presenti in seno al consiglio. Essa è la materializzazione dei nostri peggiori incubi, di frasi del tipo “le riforme si fanno assieme”. Nessuno fino ad oggi aveva osato immaginare un premio di maggioranza da assegnare alla maggioranza stessa, ma anche all’opposizione. Insomma, un premio per il vincente, ma un premio anche per il perdente, e come direbbero nelle favole “tutti vissero felici e contenti”.

Non comprendo, poi, in base a quale criterio il Presidente ritenga necessario l’aumento del numero dei consiglieri. Ma volendo essere dietrologici potremmo sussurrare all’orecchio dei cittadini lucani, che l’aumento è collegato alla necessità di garantire, ai numerosi trombati e neoaspiranti consiglieri, un posto in seno al Consiglio a spese della collettività.

Un piccolo palliativo, che avrà effetto fino a quando non si ripresenterà di nuovo l’esigenza di sistemare i prossimi nuovi arrivati. Suggerirei al Presidente Mitidieri di stare attento a non innescare una spirale perversa e a non offrire la degradante immagine di partiti che lavorano, più per curare gli interessi dei propri iscritti, che quelli della collettività…ammesso che tutto questo non si stia già, e da tempo, consumando sotto i nostri occhi.

Vorrei ribadire che, a nostro avviso, l’unica vera riforma è una riforma “americana”: legge elettorale maggioritaria uninominale anglosassone (la regione divisa in trenta collegi elettorali), elezione diretta del Governatore. Presidenzialismo e bi-partitismo.

Ci sia consentito dire che l’unica filosofia, che ci sembra di scorgere nella proposta Mitidieri, è quella consociativa. Da un lato si vuole garantire ai leader di partito di maggioranza e di opposizione un seggio a vita, dall’altro accrescere ulteriormente la morsa di questi partiti sulla nostre povere collettività.

Osiamo sperare che almeno una voce, in seno al Consiglio, si levi contro questo progetto; che almeno uno dei partiti di maggioranza o di opposizione, voglia evitare ai cittadini di questa regione l’insulto di questa sedicente riforma.

14 ottobre 2003
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