PDCI, GARANTISTI O FORCAIOLI A SECONDA DELLA CONVENIENZA |
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di Maurizio
Bolognetti
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Sto guardando Excalibur, la trasmissione condotta da Antonio Socci, il tema trattato è l'affare Telekom-Serbia ed è davvero uno spasso ascoltare il capogruppo comunista, Marco Rizzo, parlare di uso politico delle inchieste giudiziarie. Spengo il televisore e inizio a chiedermi se questi non sono gli stessi che da anni agitano clave giudiziarie contro il Presidente del Consiglio, sempre pronti a dimenticare la presunzione d'innocenza e sempre pronti a dare credibilità e udienza all'Ariosto di turno. Insomma, garantisti quando qualche ombra sfiora la loro parte politica, forcaioli e pronti ad erigere ghigliottine, quando si tratta dell'avversario politico, magari dipinto come una sorta di Belzebù. Intanto, però, l'Onorevole Rizzo non ha voluto rispondere all'obiezione politica mossagli dal Segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone e, cioè, perché la Telekom decise di concludere un affare con un noto criminale di guerra e con un regime nazi-comunista. Questo gli amici della sinistra, ante e post comunista, proprio non vogliono dircelo. Che dire...ci sarebbe da ridere se non fossimo di fronte ad una situazione molto grave, che tra l'altro ha portato allo sperpero di denaro pubblico e al finanziamento di un regime protagonista e interprete di terribili crimini contro l'umanità. |
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11 settembre 2003 | ||
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