L’UNICA VOCE DISSONANTE E’ QUELLA DEL RADICALE BOLOGNETTI CHE CHIEDE LO STOP AI BLOCCHI

MAREA DI CORI UNANIMI

LA CAUSA DI SCANZANO HA ABBATTUTO TUTTI I PRESUPPOSTI IDEOLOGICI

di Maurizio Bolognetti
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Nell’articolo vengono riportate una serie di opinioni di politici locali

Consapevole che quanto sto per scrivere non potrà procurarmi popolarità, ma altrettanto consapevole, che, a volte, bisogna essere impopolari per non essere antipopolari, invito tutti coloro che stanno attuando blocchi ferroviari e stradali a porre fine a questa forma di lotta.

Non è giusto arrecare disagi alla circolazione stradale e ferroviaria.

Credo che il modo migliore di onorare una lotta, l’unico modo di condurre una lotta, risieda nel ricorso alle “armi” della nonviolenza.

Cari amici di Scanzano, voi sapete quanto ho a cuore il futuro della vostra terra, che sento mia e che amo. Sapete quanto ho scritto e ho detto anche in piazza in merito alla decisione presa dal Governo, che torno a definire insensata, unilaterale, proditoria, sbagliata.

Ma ora basta, davvero basta, non è possibile rispondere a un’ingiustizia a un provvedimento sbagliato con la violenza e con il ricatto.

Se accettassimo questo principio, chiunque pensasse di aver subito un torto potrebbe decidere da domani mattina di occupare una strada, un viottolo, un porto, uno scalo ferroviario.

I blocchi stanno aggiungendo danno al danno, anche e soprattutto alla nostra Regione.

I blocchi stanno creando disagi a migliaia di persone, che per ragioni di lavoro devono usare strade e ferrovie.

I blocchi rischiano di innescare una spirale di violenza che occorre scongiurare e che potrebbe diventare terreno fertile per i soliti noti.

E allora, liberiamo le strade e rispondiamo con le armi del dialogo, rispondiamo con atteggiamenti responsabili e con una responsabile assunzione di responsabilità a una decisione che riteniamo sbagliata.

19 novembre 2003
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