"Il Rimpasto", no, non equivocate; non voglio parlare di un vecchio film di Dino Risi (e, poi, quello era "Il Sorpasso"), ma soffermarmi con voi, per qualche secondo, sull'ennesima stucchevole crisi della Giunta Bubbico.

In questo scorcio d'estate, la temperatura all'interno della Margherita lucana si è fatta davvero rovente. Sulla stampa regionale, il confronto viene dipinto e si consuma tra titoli che ricordano vecchi western, come sfida all'OK Corral, termini "sacchiani" prestati alla politica come "Turn-over", un gergo militaresco da fare invidia al cancelliere Bismarck e l'utilizzo di un lessico che fa pensare più alla panificazione che alla politica.

Fortuna che non si è ancora tirato in ballo l'evangelica parabola dei pani e dei pesci, in relazione alla difficile quadratura del parco assessori. Ma di evangelico c'è senz'altro, in tutta questa vicenda, la sensazione di una politica fatta di farisei e sepolcri imbiancati.

Che dire, in certi momenti, è davvero uno spasso seguire questa incredibile vicenda, ma in altri diventa davvero difficile trattenere una lacrimuccia.

Concludendo, se dovessi girare un film documentario sulla Giunta Bubbico lo intitolerei, senza esitazione, "Il Rimpasto"; chissà, magari mi vince un Leone D'Oro al prossimo festival di Venezia.