NUCLEARE: RADICALI LUCANI, INSENSATA DECISIONE SU SCANZANO

di Redazione
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E' UN COLPO MORTALE ALLE ASPIRAZIONI TURISTICHE E AGRICOLE

''Meglio attivi oggi che radioattivi domani''. A ricordare il noto slogan che accompagno' la campagna anti nucleare degli anni '80 e' Maurizio Bolognetti, Segretario dei Radicali Lucani e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani. Bolognetti si dice pronto a dare battaglia sulla decisione del Consiglio dei Ministri di fare di Scanzano Jonico, sulla costa materana, il cimitero delle scorie nucleari italiane. ''Dobbiamo gridare a gran voce -dice Bolognetti- che stoccare, in quel bellissimo angolo di Basilicata, 80mila metri cubi di scorie radioattive, significa dare un colpo mortale alle aspirazioni turistiche e al comparto agricolo''. ''E davvero insensato, infatti, -continua il leader dei radicali lucani- investire centinaia di miliardi, anche o soprattutto di fondi europei, per far decollare e sostenere il comparto agricolo, per far decollare il settore turistico e poi trasformare quella stessa zona in una pattumiera per le scorie radioattive''. ''Tra l'altro, particolare non trascurabile, -sottolinea- il sito individuato, si trova in un giacimento di salgemma alla foce del fiume Cavone, che e' sito d'interesse comunitario, dunque protetto dall'Unione Europea''.

SIAMO DIFRONTE AD UN COLOSSALE CORTO CIRCUITO

Tanto protetto da spingere, il 28 agosto scorso, - ricorda Bolognetti - gli europarlamentari radicali Turco e Cappato e il sottoscritto a presentare alla Commissaria Europea per l'ambiente, Margot Wallstrom, una richiesta di procedura d'infrazione per gli insediamenti turistici che stanno sorgendo nella zona''. ''Insomma,-insiste- rimane la netta sensazione di trovarsi di fronte ad un colossale corto circuito''.''Sul finire degli anni 80 -ricorda ancora-sono stato uno dei tanti militanti radicali impegnati nella raccolta firme sul referendum che porto' alla fine dell'esperienza nucleare italiana''.

''Cio'detto, - prosegue - in merito allo stoccaggio di scorie radioattive a Scanzano non mi soffermero' sulla questione sicurezza''. ''Il sito probabilmente e' sicuro o forse non lo e', ma - conclude il radicale lucano - la discussione non puo' e non deve incentrarsi sulla sicurezza dello stesso, altrimenti qualcuno, e con una qualche ragione, potrebbe risponderci che quelle scorie da qualche parte andranno pure stoccate''.

14 novembre 2003
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