Sciopero generale, Bolognetti (Radicali) critica Nardiello |
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di Redazione
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Il segretario Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione: "Ci sembra che il Consigliere Nardiello, con la sua ultima esilarante proposta, il sostegno dello sciopero generale da parte del Consiglio regionale, confermi una volta di più di non avere un grande senso delle istituzioni. Che il Consigliere Nardiello possa pensare, che il Consiglio sia una sorta di appendice della sindacati SPA, non ci stupisce affatto; certo ci auguriamo ed auguriamo ai cittadini Lucani, che il Presidente Radice e i colleghi di maggioranza di Nardiello cerchino di farlo rinsavire, ne va del prestigio e della credibilità di una istituzione. Consigliere Nardiello, la nostra è o dovrebbe essere una moderna liberal-democrazia e non una riedizione di uno dei tanti paesi che hanno sofferto il socialismo reale". da www.basilicatanet.it 8/10/2003 NARDIELLO (PDCI): IL CONSIGLIO REGIONALE DEVE SOSTENERE LO SCIOPERO GENERALE Per il Consigliere segretario del Consiglio regionale della Basilicata,
Giacomo Nardiello, è necessario che anche quest'organismo "sostenga
l'iniziativa di lotta decisa dai sindacati, con lo sciopero generale del
24 ottobre prossimo, in particolare a tutela dei pensionati, perchè
i prezzi aumentano, le pensioni restano quelle di sempre e i pensionati
diventano più poveri". Per Nardiello è, pertanto, giunto
il momento di "porre sul tavolo del Governo questa grossa questione",
difendendo il tenore di vita degli anziani attraverso l'apertura di un
tavolo specifico di confronto sulle condizioni di reddito dei pensionati.
"Questo sarà possibile - sempre secondo l'esponente comunista
- se il Governo rinuncerà alle misure che riducono le entrate del
sistema previdenziale, con un sostanziale abbassamento della contribuzione
dei nuovi assunti, com'è previsto nella delega. Minori entrate,
minori prestazioni, - ha sottolineato Nardiello - questo sarebbe l'esito
inevitabile della scelta del governo di centro-destra. In questo caso
si aprirà un duro scontro nel Paese, come già annunciato
dalle Confederazioni sindacali e per le Regioni e le istituzioni locali
non c'è alcun dubbio sulla scelta di campo con chi schierarsi".
"Il potere d'acquisto delle pensioni è perequato, annualmente,
in modo automatico, all'andamento dell'indice dei prezzi al consumo, secondo
il paniere dei consumi delle famiglie. E' facile riscontrare, però,
che in fase di crescita dell'inflazione l'indice dei prezzi è scarsamente
sensibile ai reali consumi delle famiglie anziane. "Il Cer, il Centro
di ricerca di politiche sociali ed economiche, - ha spiegato Nardiello
- che per conto dello Spi ha svolto uno studio sulla base degli indici
Istat, ha riscontrato che negli ultimi otto anni c'è stata una
generale perdita di benessere per i lavoratori dipendenti e per i pensionati.
Da qui la richiesta di alcune modifiche del sistema di perequazione, in
modo da proteggere meglio le pensioni medio-basse che in Basilicata sono
il maggior numero". Nardiello ha ricordato, inoltre, che "c'è
poi, il cosiddetto provvedimento delle "pensioni a 516 euro"
che, di fatto, è stato applicato solo a un quarto dei potenziali
interessati, creando attese e delusioni tra tanti pensionati al minimo".
Il presidente del gruppo regionale dei Comunisti italiani, infine, ritiene
che "se si considera il rifiuto del Governo di risolvere la questione,
in un periodo di condoni generalizzati per ricchi evasori fiscali, si
ha chiaro qual è il significato e la considerazione che il Governo
ha delle cosiddette fasce deboli. Per queste ragioni, il Consiglio Regionale
deve far sentire, anche con atti concreti, ai sindacati e ai pensionati
il suo impegno per migliorare le condizioni di vita delle persone anziane".
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8 ottobre 2003 | ||
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