DOPO LE DICHIARAZIONI DEL VICE PREMIER

BOLOGNETTI ATTACCA FINI

di Nino Grasso
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POTENZA - Il segretario dei Radicali Lucani, Maurizo Bolognetti, critica aspramente il vice premier Gianfranco Fini sulla cosiddetta "soluzione finale" contro droghe e drogati. "Il proibizionismo e la repressione - spiega Bolognetti - hanno trasformato un problema socio - sanitario in una questione di ordine pubblico". Ad avviso dell'esponente radicale, invece, il "fiume di denaro investito nell'antidroga potrebbe essere utilizzato per la prevenzione ed il recupero. La legalizzazione, che tanto sembra terrorizzare gli uomini del governo nazionale, consentirebbe di indirizzare verso altre attività il lavoro di migliaia di tutori dell'ordine, oggi costretti ad inseguire i fumatori di spinelli. La legalizzazione toglierebbe alle narcomafie un mercato che nella sola Italia vale decine di migliaia di miliardi delle vecchie lire".

Secondo Bolognetti siamo ancora una volta in presenza di una grande ipocrisia, dal momento che "la distinzione tra droghe leggere e quelle pesanti non è una invenzione di demagoghi e cattivi maestri ma questioni scientifica. Infatti, l'alcol dà dipendenza fisica. La cannabis no. L'alcol ha una dose letale. La cannabis no." Rivolgendosi poi direttamente a Fini, il segretario dei radicali lucani scrive: "Ci dica signor vice-premier, perché vuole perseguire i consumatori di droghe illegali? Per salvaguardare la loro salute? Ma allora perché non proporre una dieta di Stato per evitare obesità, colesterolo alto, rischio di'infarto? Anzi, insieme alla dieta di Stato imponiamo anche il moto di Stato, perché la ginnastica si sa fa bene al corpo e alla mente".

23 settembre 2003
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