BOLOGNETTI (RADICALI): INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, "I CAHIERS DE DOLEANCE"

di Redazione
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Dal segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento. "La realtà giudiziaria italiana è qualcosa di cui certo non possiamo andare fieri. Potemmo iniziare dal sistema carcerario, che vive croniche condizioni di sovraffollamento. Potremmo parlare del 41bis, vera e propria forma di tortura. Potremmo proseguire soffermandoci su una prassi giudiziaria caratterizzata dall’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle persone sottoposte ad un procedimento penale. Potremmo continuare parlando dell’urgenza di addivenire ad una separazione delle carriere dei magistrati che ci consenta di arrivare ad una reale terzietà del giudice e ancora, potremmo raccontarci e raccontare dell’inaccettabile tentativo di far sembrare eversive opinioni che tutt’al più possono essere eterodosse, laddove l’ortodossia non fa gli interessi di una sana amministrazione della giustizia. A chi l’anno scorso ha manifestato sventolando una copia del dettato costituzionale, vorrei chiedere se trova accettabile, che in questo Paese non esista una reale responsabilità civile per quei magistrati che sbagliano per dolo o colpa grave. Anche quest’anno e con rinnovato vigore, torno a chiedere ragione dello sperpero di denaro pubblico, per imbastire processi scandalosi (Andreotti e Contrada), mentre il 50% dei detenuti è in attesa di giudizio in carceri non degne di un Paese civile. Anche quest’anno, ahimè, torniamo a sfogliare i nostri cahiers de doleance: il 95 per cento dei furti e l’87 per cento dei reati non è perseguito; su 1.654.658 furti denunciati, hanno nome e cognome di colpevoli solo il 4 per cento dei casi; quattro milioni di italiani vittime incolpevoli di azione giudiziaria; centinaia di condanne da parte della Corte Europea di Strasburgo per ingiuste detenzioni e violazione dei diritti del cittadini; rapporti di Amnesty International, che anno dopo anno ci espongono al pubblico ludibrio per le violazioni nei confronti di cittadini che hanno la sventura di avere a che fare con una giustizia ingiusta e in qualche caso addirittura medioevale. Ma non eravamo il Paese di Beccaria?"

16 gennaio 2004
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