Dal 2000 sostengo una solitaria battaglia sulla necessità di una
riforma istituzionale. Per le Regioni americane dicevamo, per i governatori
veri, per il bipartitismo e non per il bipolarismo.
Nel mese di ottobre, appena mi è giunta notizia dellinciucio
in corso in Commissione Statuto, con la decisione di aumentare il numero
dei consiglieri, collegata alloscena proposta sulla legge elettorale
avanzata dal consigliere Egidio Mitidieri, ho cercato di dare lallarme
e di provocare un minimo di dibattito. Unazione finalizzata a portare
fuori dal palazzo una questione importante. Le scelte che verranno operate
in materia istituzionale avranno inevitabilmente dei pesanti riflessi
sulla vita politica-economica e sociale della nostra comunità.
Ed è questa consapevolezza che mi spinge ad insistere su un tema
solo apparentemente lontano dagli interessi dei cittadini.
Sempre ad ottobre 2003, varammo il testo di una petizione e sulla base
di quel testo iniziammo a chiedere sostegni a tutte le forze politiche
regionali ed a singoli esponenti. Ahimè, non ci fu nessuna risposta.
Oggi, a pochi mesi da una importante tornata elettorale, è tutto
un fiorire di dichiarazioni sullo statuto, sui 40 consiglieri, sulla democrazia
referendaria negata; cè anche chi si è affrettato
a scatenare i suoi lacchè, invitandoli a promuovere una seconda
petizione popolare, nel tentativo palese di depotenziare liniziativa
che da anni portano avanti i radicali. Atti di sciacallaggio, camaleontismo,
cosa non si farebbe per una manciata di voti. E stato davvero incredibile
assistere ad inversioni di 180°: segretari di partito che smentiscono
i propri capigruppo regionali, consiglieri che rivedono, in zona cesarini,
le loro posizioni in materia.
Spero, e lo spero davvero, che non si tratti del solito stucchevole gioco
delle parti, avviato nel tentativo di gettare fumo negli occhi agli elettori,
ai cittadini di questa Regione.
Spero che qualcuno riesca a distinguere tra chi alimenta quotidianamente
il proprio agire con le ragioni della politica e la miseria umana di chi
fa politica solo per guadagnare uno zero virgola in più, una piccola
posizione di potere, una poltroncina più o meno al sole.
|