BOLOGNETTI (RADICALI LUCANI) STATUTO: SI DISCUTA SUBITO! |
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di Maurizio
Bolognetti
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Pubblichiamo un comunicato stampa diffuso in mattinata dal Segretario
dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti. Apprendo con soddisfazione
che lassessore Cataldo Collazzo ha rivisto le sue posizioni sulla
spinosa questione dellaumento dei consiglieri regionali. Ciononostante,
ritengo doveroso sottolineare, che Collazzo ha occupato uno degli scranni
della commissione Statuto, presieduta da un esponente di Forza Italia
che sta rinverdendo la tradizione Dorotea in Basilicata(non è un
complimento). Lassessore Collazzo, membro di un partito di maggioranza
e membro della commissione, avrebbe potuto far sentire prima il suo dissenso.
La richiesta dellassessore di rinviare la discussione sullo Statuto,
e segnatamente sullaumento dei consiglieri da 30 a 40, sembra, mi
si perdoni la dietrologia, essere dettata più dallesigenza
di non irritare lelettorato in prossimità di una importante
tornata elettorale, che dalla reale volontà di evitare quella che,
come radicali, avvertiamo come una scelta non necessaria. A mio avviso,
già da troppo tempo è stato negato un serio dibattito e
un coinvolgimento dei cittadini lucani in materia, un ulteriore rinvio
della discussione in Consiglio e tra i cittadini non è accettabile.
La sensazione di un rinnovato ed eterno gioco delle parti sulla questione
dei 40 consiglieri è davvero forte. Il duo Mancusi-Taddei e laccoppiata
Collazzo-Sardone da questo punto di vista sono maestri. In ogni caso,
invito lassessore Collazzo a firmare la petizione promossa qualche
mese fa da Radicali Lucani e sottoscritta, in poche uscite pubbliche,
da oltre 2000 cittadini. Voglio, infine, tornare a ricordare che nel 2000,
come candidato alla presidenza della Regione, fui lunico a sottolineare
limportanza dei poteri costituenti di cui sarebbe stato investito
il nuovo consiglio; lunico ad avanzare uno straccio di proposta
e di discussione sulla forma di governo e la legge elettorale. Mi auguro
che qualcuno conservi sufficiente memoria ed onestà intellettuale
per ricordarlo. |
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24 febbraio 2004 | ||
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