GLI INTERROGATIVI IRRISOLTI SULLA VAL D'AGRI E SUL SUO OLEODOTTO

di Maurizio Bolognetti
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Mi sia consentito esprimere alcune considerazioni sulla questione Parco della Val D’Agri-Oleodotto.

Trovo a dir poco singolare che esponenti dell’attuale maggioranza, che hanno condiviso appieno le scelte in materia di estrazione petrolifera, stiano scatenando questa offensiva sulla perimetrazione del Parco della Val D’Agri e sulla questione oleodotto. Offensiva che, mi sia consentito, ha il sapore stantio di una operazione di maquillage elettorale.

Quando leggo l’interrogazione del senatore Coviello, ho l’impressione di vedere il boia che torna sul luogo dell’esecuzione.

Se poi penso a certi ambientalisti, con e senza bollino blu, ho l’impressione che la loro concretezza consista solo nel mettere il cappello su tutti i problemi ambientali, insomma non un reale impegno in difesa dell’ambiente, possibilmente senza integralismi ideologici, ma una mera rivendicazione di “appartenenza”.

Non per andare contro corrente, ma vorrei chiedere a verdi, a certi ambientalisti, dipietristi e all’ineffabile senatore Coviello: dove eravate quando veniva deciso di consentire a centinaia di autobotti di percorrere strade peggiori di mulattiere o di impiantare un pozzo in prossimità di una diga, a rischio frana, come è successo a Marsiconuovo? Come mai, nessuno ha ritenuto di dover sollevare la questione del trasporto del Greggio attraverso le autobotti? Autobotti che circolano su strade, a volte, non degne di essere definite nemmeno carovaniere. Come ho già avuto modo di dire, non si sarebbe mai dovuto autorizzare il trasporto di greggio su gomma, ma vincolare l’estrazione al completamento degli oleodotti e invece, si è badato ad accontentare i proprietari delle autobotti, anziché salvaguardare gli interessi della collettività e dunque le elementari esigenze di tutela ambientale e di sicurezza nella circolazione.

In conclusione, ritengo che il senatore Coviello e i Verdi farebbero bene a rivolgere a se stessi qualche interrogazione, anziché al ministero dell’ambiente.

PARCO DELLA VAL D'AGRI: Come mai ci sono voluti quasi 10 anni per arrivare ad una perimetrazione a macchia di leopardo, a dir poco ridicola?

OLEODOTTO: Come mai non c’è stata nessuna sollevazione politica e popolare di fronte al rischio rappresentato dalle autobotti?

Come mai?

20 febbraio 2004
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