Vittorio Mezzomonaco 

 

Nato a Troia (FG) il 2 maggio 1936, vive ed opera nella nostra città.

Dopo la Maturità Classica al Liceo Giambattista Morgagni di Forlì, si è laureato in Giurisprudenza a Bologna con Tesi in Diritto Costituzionale.

Ha conseguito pure la Specializzazione post-lauream in Biblioteconomia ed Archivistica (Facoltà di Lettere - Università di Bologna) ed è iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Albo Pubblicisti) dal 1966, ma già attivo nel giornalismo locale fin dal 1957.

Vincitore di Pubblico Concorso per vicedirettore degli Istituti Culturali della Città di Forlì (1967), è stato fondatore e condirettore, con Raffaele Turci, del periodico di Cultura Locale "Il Melozzo", (Febbraio 1968), tuttora in pubblicazione.

Alla morte del prof. R. Turci (luglio 1968) restò Direttore unico fino alle dimissioni spontanee; vicedirettore per un decennio (1967-1986) de "Il Pensiero Romagnolo" (Settimanale del PRI), è autore di oltre tremila articoli pubblicati su "Il Resto del Carlino", "L' Avvenire d' Italia", "Il Pensiero Romagnolo", "La Piê", "Il Melozzo", "Il Nuovo Momento", "Romagna", "La Voce di Forlì" e altri periodici minori...

È pure autore di pubblicazioni di cultura varia e varia umanità: fra le più notevoli "C' era una volta la Via Bagnola", " Gli strani casi del Signor Pestapepe", "Marino Cedrino e il Portale della Chiesa del Carmine a Forlì", "Fine di una Signoria: gli ultimi giorni di Caterina Sforza a Forlì"... e poi ancora Cataloghi di Mostre, Contributi alla Storia locale inseriti in volumi di ampio respiro.

Ha collaborato con Renato Lotti nella scrittura di quella che resta tuttora la più completa biografia del drammaturgo forlivese Diego Fabbri, seguendone la complessa ricerca bio-bibliografica e ritrovando le illustrazioni che accompagnano il libro per le quali ha pure scritto le ricche didascalie. Ha curato la stampa tipografica del libro, per conto della Camera di Commercio di Forlì, fino alla sua pubblicazione (1985); al libro diede il titolo "Dal bel Campanile al Cupolone". Nel 1992-93, in occasione del secondo centenario rossiniano, rielaborò una tesi di laurea di Cia Carlini, arricchendola di integrazioni, presentazione, illustrazioni con relative didascalie, appendici bibliografiche pubblicando infine un volume sotto il titolo "Gioacchino Rossini: Lettere agli Amici".

Alla fine degli Anni Sessanta è stato il primo a portare a Forlì il Grande Teatro, dopo anni di silenzio (visto che il Teatro ufficiale dei Forlivesi era diventato il Bonci di Cesena), organizzando presso il Teatro Mazzini, senza fondi pubblici, alcune stagioni teatrali; più tardi, per l' ENDAS ha inventato, organizzato e diretto :"E Giovedì...Cabaret!", ciclo di rappresentazioni alle quali sono intervenuti alcuni dei maggiori cabarettisti italiani del momento: Maurizio Micheli, Livia Cerini, Massimo De Rossi, Adriana Martino, Lucia Poli. Dal 1975 al 1980 ha fatto parte del Comitato di gestione dell' ERT-ATER, nella programmazione delle attività della nota e potente Istituzione Teatrale Regionale con  centro e sede a Modena e Bologna.

Propone ed organizza, presso il Cinema Odeon di Forlì, cicli di Cinema d' essai; in seguito porterà questa esperienza anche nel campo delle attività culturali del Comune, del quale, nel frattempo, è diventato dipendente.  

ALTRE ESPERIENZE CULTURALI DEGNE DI NOTA  

A 16 anni entrò nella Polifonica Forlivese di Cesare Martuzzi e rimase accanto al Maestro fino alla di lui morte, diventandone uno degli allievi più amati.

A 22 anni venne chiamato da Don Francesco Ricci a collaborare con il Cineforum, che - sul finire degli Anni Cinquanta e in tutta la prima parte degli Anni Sessanta - richiamava allora, presso il Cinema dei Cappuccinini di Via Ridolfi, folle di concittadini e tutta l'intellighentsija forlivese, regolarmente impegnata in accesi dibattiti. Nel Cineforum, V. Mezzomonaco ricoprì il ruolo di presentatore del film e di moderatore del dibattito.

A 24 anni venne nominato titolare della Rubrica d'Arte e Cultura de "Il Resto del Carlino" (redazione di Forlì), imponendosi all'attenzione dei lettori come esperto di Cinema e Teatro, Musica classica, cronista di avvenimenti culturali e recensore librario.

Fu Vice di Massimo Dursi e Dario Zanelli sulla pagina nazionale del CARLINO (gli articoli pubblicati e firmati dell'intensa collaborazione degli Anni Sessanta fanno parte ormai delle raccolte).

Per molti anni fu membro fisso delle Giurie dei premi nazionali "Ippocampo d'oro" e "Fotogramma d' oro" per cineamatori (rispettivamente: a Cesenatico e a Castrocaro).

A 25 anni fu uno dei fondatori del Teatro Minimo e ci restò fin che durò questa originale e importante avventura teatrale (circa cinque anni): fu attore, regista, presentatore, rendendosi sempre e comunque utile quando e dove gli venne richiesto.

Divenuto dipendente pubblico (Comune di Forlì), dopo un breve periodo di insegnamento nelle Medie Superiori (Istituti Tecnici e Magistrali), portò le sue esperienze culturali e giornalistiche anche nel campo della Biblioteca e poi della Pinacoteca, innovando ed approfondendo temi della cultura forlivese; creò dal nulla l' Emeroteca comunale ed impostò, fin dal 1968, una banca dati di straordinaria originalità ed utilità: caratteristiche, queste, riconosciute da esperti di livello nazionale e da chiunque vi abbia fatto ricorso per ricerche bio-bibliografiche o per argomento.

Agli inizi degli Anni Ottanta venne chiamato a far parte del ristretto gruppo di specialisti (nella sua duplice qualità di Bibliotecario e di Laureato in Giurisprudenza) incaricato di redigere la nuova Legge Regionale sulle Biblioteche ed Archivi. L'elaborato venne approvato dal Consiglio regionale e la Legge entrò in funzione alla fine del 1982.

Nel 1982 organizzò, da solo e senza fondi pubblici la rievocazione del "Sanguinoso Mucchio" che registrò uno strepitoso successo cittadino, in occasione del VII centenario della BATTAGLIA DI CALENDIMAGGIO, di cui scrive Dante nella Divina Commedia (XXVII Inf.).

Inventò pure gli "Incontri in Biblioteca" secondo uno schema che riscosse il generale consenso e promosse un tipo di Visita in Pinacoteca che ogni volta richiamò un gran numero di cittadini appassionati di cultura locale e di storia forlivese; incontri che purtroppo si interruppero con l’allontanamento dall’incarico dell’ideatore. Fu l' ideatore del ciclo iconografico e l' illustratore teorico delle otto lunette di San Biagio, forse la più notevole realizzazione artistica della seconda metà del secolo XX.

È conferenziere richiesto un po' dovunque, anche fuori di Forlì (Faenza, Predappio, Forlimpopoli, Bertinoro...), e collaboratore di varie organizzazioni del Volontariato e del Tempo Libero (Endas, Auser, Vales, Clubs riservati, primo fra i quali – anche per amicizia con i responsabili e simpatia per l’impostazione dei programmi– il “Racoz”...) sempre su temi di carattere storico e culturale.

In riconoscimento pubblico della sua preparazione artistica e letteraria, la Provincia di Forlì, già nel lontano 1987, lo ha chiamato  a far parte delle Commissioni giudicatrici d' esame per l' abilitazione all' esercizio delle professioni di Guida, Interprete ed Accompagnatore Turistico; dal 1996 in poi è stato nominato Presidente delle Commissioni medesime.

Tra gli argomenti trattati nelle sue numerose conferenze ricordiamo:

1. Il Mondo di Federico Fellini

2. Olindo Guerrini, in Arte Stecchetti: il trionfo e   editoriale di   

   "Postuma"

3. Il fascino discreto delle caricature di Ettore       

    Nadiani

4. Canova in Romagna

5. Falstaff. Da Shakespeare a Verdi

6. Icilio Missiroli, autore, cronista e teorico del 

    Teatro Romagnolo

7. Guido da Montefeltro, Eroe Forlivese

8. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci in Santa Maria 

    delle Grazie a Milano

9. Segreti e misteri in alcune opere dell' Arte 

    forlivese

10. Il Cimitero Monumentale, Storia e Ideologia

11. La Disfida di Barletta e Romanello da Forlì 

  (nella ricorrenza del V centenario)

E' inoltre collaboratore ormai fisso della simpatica manifestazione bertinorese "La Domenica nel bicchiere", alla quale è stato già presente in otto edizioni, producendosi in conversazioni molto seguite su temi quanto mai vari: ben tre conferenze su Olindo Guerrini, Balthus, Francesco Talanti e la Divina Commedia, Giovanni delle Bande Nere, Il Natale nell' Arte Forlivese,....

Negli ultimi anni ha intensificato le sue collaborazioni con la gloriosa rivista di illustrazione romagnola LA PIE', sulla quale ha pubblicato vari saggi di carattere storico e letterario, divenendo Redattore ufficiale; dal 2001 è entrato nella Redazione de "LA VOCE" di Forlì-Cesena con articoli di cultura e di varia umanità. La collaborazione, dopo il trasferimento della Redazione a Imola, è divenuta saltuaria, ma continua tuttora.

Nel 1998 ha curato le celebrazioni del centenario dalla nascita di Icilio Missiroli, organizzando un Convegno di studi e pubblicando un libro sul Teatro Dialettale Romagnolo di cui il Missiroli fu un noto ed autorevole cultore; dello stesso Missiroli, che commenta illustrazioni di Ettore Nadiani, ha seguito e curato una seconda edizione (2000) di quello che i critici ritengono uno dei capolavori del folklore della nostra Terra: "Eria 'd Rumagna", con introduzioni, commenti ed integrazioni, redigendo le schede di quattordici nuove xilografie.

Nel 2001, essendo completamente esaurita la prima edizione della rievocazione storica e fotografica del passaggio del Fonte da Forlì ("1944: dolore e terrore d' un anno interminabile"), pubblica, con integrazioni e correzioni, una ristampa del volumetto, ormai entrato in tutte le bibliografie locali relative al secondo conflitto mondiale; ma il 2001 è anche l' anno della stampa  dell' inedito di Cesare Martuzzi "Una stmana in gavagn", un vero monumento della lingua romagnola destinato ad inserirsi fra i classici del genere. Del libro Vittorio Mezzomonaco cura l'edizione, contribuendo con introduzioni e saggio critico di prefazione, ricerche iconografiche e documentarie e supervisione dei testi alla sua realizzazione.

Il 2001 è anche l'anno in cui vede la luce la piccola Guida della Città di Forlì, alla quale è arriso uno straordinario successo di pubblico e di critica, al punto da registrare ben tre edizioni nel giro di cinque mesi. Attualmente nelle librerie cittadine è in vendita la IV ristampa, anche questa, come le precedenti, a cura del Comune di Forlì.

Il 2 maggio 2002, il dottor Nicola Milandri, Presidente della Libera Università per Adulti di Forlì, gli offre l'incarico di Rettore. L'offerta viene accettata, in spirito di servizio, per un biennio, dal settembre 2002 all'agosto 2004, con il pieno gradimento di docenti e discenti. Un particolare successo riscuote la pubblicazione annuale del numero unico “Un anno Insieme” particolarmente curata da V. M. e dedicata ad un tema cittadino: 2003, gli antichi palazzi forlivesi; 2004: Gli acquerelli di Romolo Liverani; 2005: Ettore Nadiani nel centenario della nascita. 2006: Il fascicolo viene dedicato ad una rievocazione, riccamente illustrata del Borgo San Pietro. Nel 2007 è di turno, assai apprezzato, Borgo Schiavonia.

Nel novembre 2002, la provincia di Forlì-Cesena lo nomina membro della Commissione giudicatrice nel Concorso per premi di studio per le tesi di laurea svolte su argomenti concernenti il territorio della Provincia di Forlì-Cesena.

Nella Primavera del 2003 avviene la presentazione ufficiale di un poderoso volume, edito da Campo Grafico, sul "Novecento in Romagna", di cui V. M. È curatore e responsabile unico e nel quale ha direttamente compilato diverse voci e rubriche.

Il Comitato Pro Forlì Storica-Artistica lo richiama alla Direzione de "Il Melozzo", perdurando lo stato di crisi del periodico; dopo 35 anni riprende in mano la rivista di cui è stato fondatore e direttore nel 1968 e firma, come responsabile, il n. 2, giugno 2003, assumendo, da questa data, in toto, le redini del giornale (che ritorna ad uscire regolarmente, dopo decenni di vita precaria). Per motivi personali, si dimette alla fine del 2005, dopo aver “chiuso”, per rispetto agli abbonati, con l’ultimo numero di dicembre.

Nel luglio 2003, l’Accademia dei Benigni lo invita a collaborare ad una serie di manifestazioni dedicate al Dialetto Romagnolo e V.M. partecipa, leggendo ed interpretando il quinto Canto della Divina Commedia nella trascrizione romagnola di Francesco Talanti. Il titolo della conferenza introduttiva è cattivante ed interessa il folto pubblico:" Una Beautiful del Duecento".

Il 14 Settembre 2003, il Comitato Culturale di Pieveacquedotto gli conferisce il Premio Letterario "Antica Pieve" per essersi "Particolarmente distinto per i suoi scritti e studi sulla storia e tradizioni della terra di Romagna". La preziosa targa argentea gli viene consegnata da Gabriele Zelli, Presidente del Consiglio Comunale di Forlì, di fronte a largo e partecipato consenso di tutti i presenti.

Nel 2005, insieme con l’amico e collega Piero Ghetti, compila le schede per un libriccino progettato dal disegnatore Sauro Rocchi, nel quale sono presentate le facciate di trenta chiese di Forlì. Il successo dell’operina (stampata in 2000 copie), che va letteralmente “bruciata” nel giro di poche settimane, è assai gratificante, oltre che sorprendente.

Il 30 marzo 2006, l’Ordine dei Giornalisti, presso la Sede di Bologna, gli assegna la medaglia d’oro per il raggiungimento di quarant’ anni di iscrizione all’ Ordine. Non più titolare di un giornale “suo”, continua tuttavia a scrivere e a pubblicare articoli d’arte, di storia, di cronaca, di cultura varia su diversi periodici e giornali romagnoli: La Lüdla, La Piè, Il Resto del Carlino, La Voce, Il Momento.

Attualmente è titolare su “La Voce di Romagna” di una rubrica quindicinale, intitolata “La Gaia Città del Piano” (che sarebbe Forlì, secondo una interpretazione di Antonio Beltramelli) e, nel corso del 2007 ha già pubblicato oltre venti articoli su varie realtà locali del territorio forlivese. Sempre nel 2007 ha tenuto diverse conferenze sul pittore Silvestro Lega (in occasione della grande Mostra tenutasi in San Domenico), su Giuseppe Garibaldi (nel secondo centenario della nascita), su Don Arturo Femicelli, per la pubblicazione di un suo libro; intervento anche per la presentazione di un volume postumo che raccoglie articoli di Elio Santarelli.

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