Vittorio Mezzomonaco
Dopo la Maturità Classica al Liceo
Giambattista Morgagni di Forlì, si è laureato in Giurisprudenza a
Bologna con Tesi in Diritto Costituzionale. Ha conseguito pure la
Specializzazione post-lauream in Biblioteconomia ed Archivistica (Facoltà
di Lettere - Università di Bologna) ed è iscritto all'Ordine dei
Giornalisti (Albo Pubblicisti) dal 1966, ma già attivo nel giornalismo
locale fin dal 1957. Vincitore di Pubblico Concorso per
vicedirettore degli Istituti Culturali della Città di Forlì (1967), è
stato fondatore e condirettore, con Raffaele Turci, del periodico di
Cultura Locale "Il Melozzo", (Febbraio 1968), tuttora in
pubblicazione. Alla morte del prof. R. Turci
(luglio 1968) restò Direttore unico fino alle dimissioni spontanee;
vicedirettore per un decennio (1967-1986) de "Il Pensiero
Romagnolo" (Settimanale del PRI), è autore di oltre tremila
articoli pubblicati su "Il Resto del Carlino", "L'
Avvenire d' Italia", "Il Pensiero Romagnolo", "La Piê",
"Il Melozzo", "Il Nuovo Momento",
"Romagna", "La Voce di Forlì" e altri periodici
minori... È pure autore di pubblicazioni di
cultura varia e varia umanità: fra le più notevoli "C' era una
volta la Via Bagnola", " Gli strani casi del Signor Pestapepe",
"Marino Cedrino e il Portale della Chiesa del Carmine a Forlì",
"Fine di una Signoria: gli ultimi giorni di Caterina Sforza a Forlì"...
e poi ancora Cataloghi di Mostre, Contributi alla Storia locale inseriti
in volumi di ampio respiro. Ha collaborato con Renato Lotti
nella scrittura di quella che resta tuttora la più completa biografia
del drammaturgo forlivese Diego Fabbri, seguendone la complessa ricerca
bio-bibliografica e ritrovando le illustrazioni che accompagnano il
libro per le quali ha pure scritto le ricche didascalie. Ha curato la
stampa tipografica del libro, per conto della Camera di Commercio di
Forlì, fino alla sua pubblicazione (1985); al libro diede il titolo
"Dal bel Campanile al Cupolone". Nel 1992-93, in occasione del
secondo centenario rossiniano, rielaborò una tesi di laurea di Cia
Carlini, arricchendola di integrazioni, presentazione, illustrazioni con
relative didascalie, appendici bibliografiche pubblicando infine un
volume sotto il titolo "Gioacchino Rossini: Lettere agli
Amici". Alla fine degli Anni Sessanta è
stato il primo a portare a Forlì il Grande Teatro, dopo anni di
silenzio (visto che il Teatro ufficiale dei Forlivesi era diventato il
Bonci di Cesena), organizzando presso il Teatro Mazzini, senza fondi
pubblici, alcune stagioni teatrali; più tardi, per l' ENDAS ha
inventato, organizzato e diretto :"E Giovedì...Cabaret!",
ciclo di rappresentazioni alle quali sono intervenuti alcuni dei
maggiori cabarettisti italiani del momento: Maurizio Micheli, Livia
Cerini, Massimo De Rossi, Adriana Martino, Lucia Poli. Dal 1975 al 1980
ha fatto parte del Comitato di gestione dell' ERT-ATER, nella
programmazione delle attività della nota e potente Istituzione Teatrale
Regionale con centro e sede
a Modena e Bologna. Propone ed organizza, presso il
Cinema Odeon di Forlì, cicli di Cinema d' essai; in seguito porterà
questa esperienza anche nel campo delle attività culturali del Comune,
del quale, nel frattempo, è diventato dipendente. ALTRE
ESPERIENZE CULTURALI DEGNE DI NOTA A 16 anni entrò nella Polifonica
Forlivese di Cesare Martuzzi e rimase accanto al Maestro fino alla di
lui morte, diventandone uno degli allievi più amati. A 22 anni venne chiamato da Don
Francesco Ricci a collaborare con il Cineforum, che - sul finire degli
Anni Cinquanta e in tutta la prima parte degli Anni Sessanta -
richiamava allora, presso il Cinema dei Cappuccinini di Via Ridolfi,
folle di concittadini e tutta l'intellighentsija forlivese, regolarmente
impegnata in accesi dibattiti. Nel Cineforum, V. Mezzomonaco ricoprì il
ruolo di presentatore del film e di moderatore del dibattito. A 24 anni venne nominato titolare
della Rubrica d'Arte e Cultura de "Il Resto del Carlino"
(redazione di Forlì), imponendosi all'attenzione dei lettori come
esperto di Cinema e Teatro, Musica classica, cronista di avvenimenti
culturali e recensore librario. Fu
Vice di Massimo Dursi e Dario Zanelli sulla pagina nazionale del
CARLINO
(gli articoli pubblicati e firmati dell'intensa collaborazione degli
Anni Sessanta fanno parte ormai delle raccolte). Per molti anni fu membro fisso delle
Giurie dei premi nazionali "Ippocampo d'oro" e
"Fotogramma d' oro" per cineamatori (rispettivamente: a
Cesenatico e a Castrocaro). A 25 anni fu uno dei fondatori del
Teatro Minimo e ci restò fin che durò questa originale e importante
avventura teatrale (circa cinque anni): fu attore, regista,
presentatore, rendendosi sempre e comunque utile quando e dove gli venne
richiesto. Divenuto dipendente pubblico (Comune
di Forlì), dopo un breve periodo di insegnamento nelle Medie Superiori
(Istituti Tecnici e Magistrali), portò le sue esperienze culturali e
giornalistiche anche nel campo della Biblioteca e poi della Pinacoteca,
innovando ed approfondendo temi della cultura forlivese; creò dal nulla
l' Emeroteca comunale ed impostò, fin dal 1968, una banca dati di
straordinaria originalità ed utilità: caratteristiche, queste,
riconosciute da esperti di livello nazionale e da chiunque vi abbia
fatto ricorso per ricerche bio-bibliografiche o per argomento. Agli inizi degli Anni Ottanta venne
chiamato a far parte del ristretto gruppo di specialisti (nella sua
duplice qualità di Bibliotecario e di Laureato in Giurisprudenza)
incaricato di redigere la nuova Legge Regionale sulle Biblioteche ed
Archivi. L'elaborato venne approvato dal Consiglio regionale e la Legge
entrò in funzione alla fine del 1982. Nel 1982 organizzò, da solo e senza
fondi pubblici la rievocazione del "Sanguinoso Mucchio" che
registrò uno strepitoso successo cittadino, in occasione del VII
centenario della BATTAGLIA DI CALENDIMAGGIO, di cui scrive Dante nella
Divina Commedia (XXVII Inf.). Inventò pure gli "Incontri in
Biblioteca" secondo uno schema che riscosse il generale consenso e
promosse un tipo di Visita in Pinacoteca che ogni volta richiamò un
gran numero di cittadini appassionati di cultura locale e di storia
forlivese; incontri che purtroppo si interruppero con l’allontanamento
dall’incarico dell’ideatore. Fu l' ideatore del ciclo iconografico e
l' illustratore teorico delle otto lunette di San Biagio, forse la più
notevole realizzazione artistica della seconda metà del secolo XX. È conferenziere richiesto un po'
dovunque, anche fuori di Forlì (Faenza, Predappio, Forlimpopoli,
Bertinoro...), e collaboratore di varie organizzazioni del Volontariato
e del Tempo Libero (Endas, Auser, Vales, Clubs riservati, primo fra i
quali – anche per amicizia con i responsabili e simpatia per
l’impostazione dei programmi– il “Racoz”...) sempre su temi di
carattere storico e culturale. In riconoscimento pubblico della sua
preparazione artistica e letteraria, la Provincia di Forlì, già nel
lontano 1987, lo ha chiamato a
far parte delle Commissioni giudicatrici d' esame per l' abilitazione
all' esercizio delle professioni di Guida, Interprete ed Accompagnatore
Turistico; dal 1996 in poi è stato nominato Presidente delle
Commissioni medesime. Tra gli argomenti trattati nelle sue
numerose conferenze ricordiamo: 1. Il Mondo di Federico Fellini 2. Olindo Guerrini, in Arte Stecchetti: il trionfo e editoriale di
"Postuma" 3. Il fascino discreto delle caricature di Ettore
Nadiani 4. Canova in Romagna 5. Falstaff. Da Shakespeare a Verdi 6. Icilio Missiroli, autore, cronista e teorico del
Teatro Romagnolo 7. Guido da Montefeltro, Eroe
Forlivese 8. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci in Santa Maria
delle Grazie a Milano 9. Segreti e misteri in alcune opere dell' Arte
forlivese 10. Il Cimitero Monumentale, Storia
e Ideologia 11. La Disfida di Barletta e Romanello da Forlì
(nella ricorrenza del V centenario) Negli ultimi anni ha intensificato
le sue collaborazioni con la gloriosa rivista di illustrazione romagnola
LA PIE', sulla quale ha pubblicato vari saggi di carattere storico e
letterario, divenendo Redattore ufficiale; dal 2001 è entrato nella
Redazione de "LA VOCE" di Forlì-Cesena con articoli di
cultura e di varia umanità. La collaborazione, dopo il trasferimento
della Redazione a Imola, è divenuta saltuaria, ma continua tuttora. Nel 1998 ha curato le celebrazioni
del centenario dalla nascita di Icilio Missiroli, organizzando un
Convegno di studi e pubblicando un libro sul Teatro Dialettale Romagnolo
di cui il Missiroli fu un noto ed autorevole cultore; dello stesso
Missiroli, che commenta illustrazioni di Ettore Nadiani, ha seguito e
curato una seconda edizione (2000) di quello che i critici ritengono uno
dei capolavori del folklore della nostra Terra: "Eria 'd Rumagna",
con introduzioni, commenti ed integrazioni, redigendo le schede di
quattordici nuove xilografie. Nel 2001, essendo completamente
esaurita la prima edizione della rievocazione storica e fotografica del
passaggio del Fonte da Forlì ("1944: dolore e terrore d' un anno
interminabile"), pubblica, con integrazioni e correzioni, una
ristampa del volumetto, ormai entrato in tutte le bibliografie locali
relative al secondo conflitto mondiale; ma il 2001 è anche l' anno
della stampa dell' inedito
di Cesare Martuzzi "Una stmana in gavagn", un vero monumento
della lingua romagnola destinato ad inserirsi fra i classici del genere.
Del libro Vittorio Mezzomonaco cura l'edizione, contribuendo con
introduzioni e saggio critico di prefazione, ricerche iconografiche e
documentarie e supervisione dei testi alla sua realizzazione. Il 2001 è anche l'anno in cui vede
la luce la piccola Guida della Città di Forlì, alla quale è arriso
uno straordinario successo di pubblico e di critica, al punto da
registrare ben tre edizioni nel giro di cinque mesi. Attualmente nelle
librerie cittadine è in vendita la IV ristampa, anche questa, come le
precedenti, a cura del Comune di Forlì. Il 2 maggio 2002, il dottor Nicola
Milandri, Presidente della Libera Università per Adulti di Forlì, gli
offre l'incarico di Rettore. L'offerta viene accettata, in spirito di
servizio, per un biennio, dal settembre 2002 all'agosto 2004, con il
pieno gradimento di docenti e discenti. Un particolare successo riscuote
la pubblicazione annuale del numero unico “Un anno Insieme”
particolarmente curata da V. M. e dedicata ad un tema cittadino: 2003,
gli antichi palazzi forlivesi; 2004: Gli acquerelli di Romolo Liverani;
2005: Ettore Nadiani nel centenario della nascita. 2006: Il fascicolo
viene dedicato ad una rievocazione, riccamente illustrata del Borgo San
Pietro. Nel 2007 è di turno, assai apprezzato, Borgo Schiavonia. Nel novembre 2002, la provincia di
Forlì-Cesena lo nomina membro della Commissione giudicatrice nel
Concorso per premi di studio per le tesi di laurea svolte su argomenti
concernenti il territorio della Provincia di Forlì-Cesena. Nella Primavera del 2003 avviene la
presentazione ufficiale di un poderoso volume, edito da Campo Grafico,
sul "Novecento in Romagna", di cui V. M. È curatore e
responsabile unico e nel quale ha direttamente compilato diverse voci e
rubriche. Il Comitato Pro Forlì
Storica-Artistica lo richiama alla Direzione de "Il Melozzo",
perdurando lo stato di crisi del periodico; dopo 35 anni riprende in
mano la rivista di cui è stato fondatore e direttore nel 1968 e firma,
come responsabile, il n. 2, giugno 2003, assumendo, da questa data, in
toto, le redini del giornale (che ritorna ad uscire regolarmente, dopo
decenni di vita precaria). Per motivi personali, si dimette alla fine
del 2005, dopo aver “chiuso”, per rispetto agli abbonati, con
l’ultimo numero di dicembre. Nel luglio 2003, l’Accademia
dei Benigni lo invita a collaborare ad una serie di manifestazioni
dedicate al Dialetto Romagnolo e V.M. partecipa, leggendo ed
interpretando il quinto Canto della Divina Commedia nella trascrizione
romagnola di Francesco Talanti. Il titolo della conferenza introduttiva
è cattivante ed interessa il folto pubblico:" Una Beautiful del
Duecento". Il 14 Settembre 2003, il Comitato
Culturale di Pieveacquedotto gli conferisce il Premio Letterario
"Antica Pieve" per essersi "Particolarmente
distinto per i suoi scritti e studi sulla storia e tradizioni della
terra di Romagna". La preziosa targa argentea gli viene
consegnata da Gabriele Zelli, Presidente del Consiglio Comunale di Forlì,
di fronte a largo e partecipato consenso di tutti i presenti. Nel 2005, insieme con l’amico e
collega Piero Ghetti, compila le schede per un libriccino progettato dal
disegnatore Sauro Rocchi, nel quale sono presentate le facciate di
trenta chiese di Forlì. Il successo dell’operina (stampata in 2000
copie), che va letteralmente “bruciata” nel giro di poche settimane,
è assai gratificante, oltre che sorprendente. Il 30 marzo 2006, l’Ordine dei
Giornalisti, presso la Sede di Bologna, gli assegna la medaglia d’oro
per il raggiungimento di quarant’ anni di iscrizione all’ Ordine.
Non più titolare di un giornale “suo”, continua tuttavia a scrivere
e a pubblicare articoli d’arte, di storia, di cronaca, di cultura
varia su diversi periodici e giornali romagnoli: La Lüdla, La Piè, Il
Resto del Carlino, La Voce, Il Momento. Attualmente è titolare su “La Voce di Romagna” di una rubrica quindicinale, intitolata “La Gaia Città del Piano” (che sarebbe Forlì, secondo una interpretazione di Antonio Beltramelli) e, nel corso del 2007 ha già pubblicato oltre venti articoli su varie realtà locali del territorio forlivese. Sempre nel 2007 ha tenuto diverse conferenze sul pittore Silvestro Lega (in occasione della grande Mostra tenutasi in San Domenico), su Giuseppe Garibaldi (nel secondo centenario della nascita), su Don Arturo Femicelli, per la pubblicazione di un suo libro; intervento anche per la presentazione di un volume postumo che raccoglie articoli di Elio Santarelli. |