Il volume si avvale di note introduttive di Roberto Balzani, Pietro Caruso e Vittorio Mezzomonaco, raccoglie gli articoli di Elio Santarelli, scomparso recentemente, frutto di onestà intellettuale e della cura illuminata attenta e profonda dell'autore verso ricerche sempre documentate da scritti o da testimonianze, come ricorda Rosanna Ricci. I temi affrontati riguardano la storia forlivese e romagnola: personaggi, situazioni, associazioni che sono il nostro patrimonio culturale e che la feconda penna di Santarelli ha tolto, in alcuni casi, dall’oblio, perché «solo l’esercizio rigoroso della memoria — scrive Roberto Balzani — può sconfiggere la vera morte, che é l’oblio». Così sono nati i ‘medaglioni’ di personaggi politici a partire da Icilio Missiroli, verso cui Santarelli nutriva grande devozione, a Gaudenti, Querzoli, Colonelli, Pacciardi, Nenni, l’amato padre Mario Santarelli, Saffi, Mazzini, Mameli, Macrelli, Tonino e Arturo Spazzoli, Cattaneo, Oberdan, La Malfa e tanti altri. L’INDAGINE si allarga poi sugli sportivi, sugli artisti, musicisti, giornalisti, tipografi, scrittori, avvocati, cuochi, donne illustri come Giorgina Saffi, Caterina Sforza, Tina Gori. Vi sono pure i ritratti di Stefano Pelloni (Il Passatore), di Aldo Spallicci, di Carlo Piancastelli, o le incursioni sulla Pinacoteca e i musei forlivesi, sulla rivista la Piè e sull'Istituto Tecnico Industriale Marconi. Tutto questo è presente in ‘Terza Pagina’ in cui la storia locale è solo una tessera della più ampia storia nazionale proposta da uno scrittore «dall’enorme, indiscussa, ineguagliabile competenza circa le vicende biografiche attraversate dai protagonisti dell’epoca trattata — scrive Vittorio Mezzomonaco —, la loro capacità di interferire negli eventi e la concatenazione dei fatti che ne trassero origine». Gli 81 articoli che compongono l’opera, i medaglioni scritti da Santarelli dal 1987 al 1994 per la terza pagina del pensiero Romagnolo sono illustrati da altrettante immagini e ritratti di Nadiani, il noto artista forlivese deceduto nel 2005, lo stesso anno di Santarelli.  

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