FRANCO GÀBICI

Giornalista pubblicista, collabora ai quotidiani “Avvenire” e “Il Resto del Carlino”. È autore di una trentina di libri di storia locale fra i quali Quella strada per Marina (1991), Ravenna: cento anni di cinema (1995), Sulle rime del don (1996), Giacomo Leopardi turista per caso (1998), Cercar Maria per Ravenna (2004). Ha pubblicato anche Didattica con il planetario (1990), Gadda, il dolore della cognizione (2002), Astronomia e letteratura in Leopardi e Pascoli (2005) e Scienziati di Romagna (2006). È direttore responsabile della rivista “Gnomonica” e redattore del settimanale diocesano “Risveglio 2000”. Appassionato di musica leggera degli anni Cinquanta, ha pubblicato Il disco e la sua copertina (1988), Buon compleanno, Only you (2005) e Una canzone al giorno (2007). Nel 2007 gli è stato conferito il Premio Guidarello per il giornalismo d’autore. Laureato in fisica, è stato direttore del Planetario di Ravenna dal 1985 al 2008.

Franco Gàbici, se proprio lo volete sapere, è nato a Ravenna il 22 maggio del 1943 e quel giorno il cielo festeggiò l'avvenimento con una Venere bellissima sul far della sera e uno straordinario Giove che brillava nei Gemelli. Si è iscritto al Liceo scientifico nell'ottobre del 1957, quando in cielo volteggiava Sputnik 1, primo satellite artificiale, e i juke box sfornavano Diana di Paul Anka. Da ragazzo suonava la chitarra e pensava di diventare un cantante famoso perché a Ravenna vinse nel 1964 il primo premio al Festival dei Cantautori. Poi, invece, andò a finire che si laureò in fisica.

È direttore del Planetario di Ravenna, ma è anche Presidente del Comitato ravennate della "Dante Alighieri" e della Associazione degli ex alunni del Liceo scientifico Oriani. È pure vice presidente della Società di Studi ravennati. Fa parte del direttivo di Italia Nostra ed è membro della Accademia degli Incamminati. Ha anche molti altri incarichi, ma ve li risparmio. Come giornalista pubblicista scrive sui quotidiani Avvenire e Il Resto del Carlino con articoli di scienza e costume. Dal 2001 cura i calendari artistici della Cassa di Risparmio. Va anche in giro per la Romagna a presentare le letture di Olindo Guerrini insieme a Giuseppe Maestri. È inutile che vi racconti tutti i libri che ho scritto perché la lista sarebbe troppo lunga. Questi, però, ve li consiglio: "Quella strada per Marina" (Essegì, 1991), "Ravenna cento anni di cinema" (Coop. Libraria e di Informazione, 1995), "Sulle rime del don" (Essegì, 1996. È la biografia del ravennate don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano), "Giacomo Leopardi turista per caso" (Danilo Montanari, 1998 ), "Scienziati di Romagna"  (con F.Toscano, Sironi, 2006) e "Omaggio a Francesco Talanti" (Fernandel, 2006), "Cercar Maria per Ravenna: storia e significati di un antico modo proverbiale" (Danilo Montanari, 2004).  Se avete del coraggio provate anche a leggere il mio "Carlo Emilio Gadda: il dolore della cognizione" (Simonelli, 2002), una lettura scientifica dell'opera gaddiana. Non sono niente male "Didattica dell'astronomia col planetario" (La Nuova Italia, 1990), "Astronomia e letteratura in Leopardi e Pascoli" (Planetario, 2005).

Mi piace la musica anni Cinquanta e Sessanta e ho scritto Only you (Simonelli, 2005) e Una canzone al giorno (Simonelli, 2007).

Nel 2007 mi hanno conferito il Premio Guidarello per il giornalismo d'autore.  

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