Racoz del 6 ottobre 2007
Racozziani in visita al castello di Teodorano Sabato 6 ottobre una sessantina di soci de 'E' Racoz' (glorioso centro di cultura romagnola, fondato nel 1972, che ha la propria sede in quel di Forlì), sono venuti in visita al villaggio minerario di Formignano. Erano stati nella mattinata alla rocca di Teodorano1 guidati dall'impareggiabìle Valeriano Viroli, appassionato cultore di storia locale ed entusiasta animatore della valorizzazione della 'sua' Teodorano e poi al ristorante 'Orchidea' di Luzzena. Gli ospiti sono stati accompagnati nel sito d'archeologia industriale formignanese da Davide Fagioli, Vania Santi, Liberto Martelli e dal sottoscritto. Era presente anche Giuseppe Croce, che con le sue 'magnifiche' lampade da minatore, collezionate con passione e competenza, ha fatto rivivere, da par suo, un momento di vita di miniera. Molto interessati alle vicende storiche che la 'solfatara" sa suscitare, hanno trascorso un pomeriggio 'diverso". Dalla gradita lettera del segretario de 'E' Racoz', maestro Urbano Bezzi, inviata di recente per ringraziarci, riporto alcuni passi : 'La storia delle nostre radici romagnole, delle miniere locali e dei minatori è stata veramente toccante! Ottimo l'intervento dì Giuseppe Croce, collezionista di lampade minerarie di tutto il mondo; la mostra in 'formato ridotta, per ovvie ragioni, è stata sufficiente per entusiasmare i 'racozziani' che hanno spesso rivolto domande ed ottenuto esaurienti spiegazioni. E ' stata veramente una giornata di grosso spessore culturale, ricca di riferimenti storici, sociali e umani; è stata superata ogni più ampia aspettativa. ' Allegata alla lettera del maestro Bezzi è giunta anche una poesia in dialetto 'E' Racoz a Tudràn’ di Arrigo Casamurata, che oltre ad essere un valente pittore è un attento poeta della classica tradizione romagnola. La poesia, che pubblichiamo a pag. 11, raccoglie piccole sfumature, assai significative, della piacevole atmosfera che quel pomeriggio si faceva sentire fra i ruderi del nostro villaggio minerario. Quelle poche gocce dì pioggia cadute, quasi alla fine della visita, entrano con efficace partecipazione a coinvolgere il tempo o meglio il ciclo che ‘u s'è cumòss e l'ha mande du gózal! '. 1 Esistente già
all'inizio dell'XI secolo, Castrimi Thodorani fu assai conteso per
la sua posizione strategica. Nel 1238 Teodorico, arcivescovo di
Ravenna, concesse alla comunità di Teodorano di erigersi a
Comune, di avere propri consoli e di esercitare il commercio e la
giustizia. Nel 1502 fu conquistato, dopo un'aspra difesa, da
Cesare Borgia che ne fece radere al suolo le mura. Rimangono la
torre e parte delle mura, che sono state restaurate una decina di
anni fa. E' stato comune autonomo sino al 1925, assorbito dal
comune di Meldola. da Paesi di Zolfo n. 7 del 15 novembre 2007
Pier Paolo Magalotti illustra le miniere di Formignano |